IMPOSTA SUL PATRIMONIO
NETTO DELLE IMPRESE - POSSIBILE INCOMPATIBILITA' CON LA DIRETTIVA COMUNITARIA -
ISTANZA DI RIMBORSO
La Corte di Giustizia
dell'Unione europea dovrΰ pronunciarsi sulla compatibilitΰ dell'imposta sul
patrimonio netto delle imprese, introdotta con D.L. 394/92, con la direttiva
comunitaria n. 69/335/Cee.
In base alla sopracitata
direttiva, infatti, il conferimento di capitale in societΰ non puς essere
tassato oltre il limite massimo dell'uno per cento del capitale conferito.
Il legislatore italiano,
con la tassazione a titolo di imposta di registro nella misura dell'uno per
cento del capitale conferito, ha completamente assorbito il limite comunitario
e, pertanto, non sarebbe ammissibile nell'ordinamento nazionale un'altra
imposta indiretta che colpisca il capitale conferito.
Oggi, infatti, il capitale
conferito viene tassato una prima volta al momento del conferimento, a titolo
di imposta di registro nella misura dell'uno per cento, e successivamente,
nella misura dello 0,75% previsto dall'imposta sul patrimonio netto. La
tassazione complessiva del capitale conferito θ, pertanto, di gran lunga
superiore alla misura massima stabilita dalla direttiva comunitaria.
Il dubbio di
"equivalenza economica" e quindi di incompatibilitΰ fra l'imposta
patrimoniale del 7,5 per mille e quella di registro pagata sul conferimento di
capitale nella societΰ, sul quale la Corte dovrΰ pronunciarsi, θ stato
sollevato dalla Commissione tributaria provinciale di Firenze con l'ordinanza
18/10/96.
Nell'attesa della
pronuncia della Corte europea puς essere opportuno presentare un'istanza di
rimborso (secondo il facsimile allegato) al fine di interrompere la
prescrizione prevista dall'art. 38 del D.P.R. 602/73 (18 mesi).
Nell'istanza θ
consigliabile indicare tutti i versamenti effettuati dall'istituzione
dell'imposta patrimoniale (esercizio 1992).
Con tutta probabilitΰ
decorreranno infruttuosamente i 90 giorni del c.d. silenzio rifiuto.
Successivamente, nel termine di 10 anni, se lo si riterrΰ opportuno, potrΰ
essere presentato ricorso avanti alla competente Commissione tributaria
provinciale.
Raccomandata R.R. (Bollo
L.20.000)
Spett.le Direzione
Regionale delle Entrate per la Lombardia
Sezione staccata di Brescia
Via Marsala, 29 - 25100 -
Brescia
Il sottoscritto
..
nato a
.
il
codice fiscale
quale legale
rappresentante della
.
con sede in
.
n.
.
codice fiscale
premesso
di aver effettuato i
seguenti versamenti al Concessionario per la riscossione di Brescia a titolo di
imposta sul patrimonio:
anno di riferimento data di versamento importo in lire
Totale
considerato
che tale imposta θ da
ritenere illegittima perchι in contrasto con la Direttiva del Consiglio della
Comunitΰ europea n. 69/335/CEE del 17/7/69, riguardante le imposte indirette
sulla raccolta di capitali, che vieta agli Stati membri di applicare qualsiasi
altra imposta sui capitali raccolti oltre all'imposta sui conferimenti (nella
misura massima dell'1%);
che l'imposta sul
patrimonio netto di cui al D.L. 30/9/92, n. 394, convertito nella legge
25/11/92, n. 461, altro non θ che un'ulteriore imposta sui conferimenti
percepita annualmente;
chiede
a codesta spettabile
Direzione il rimborso della complessiva somma di lire
. versata a
titolo di imposta sul patrimonio netto, oltre agli interessi maturati e
maturandi, in quanto trattasi di imposta non dovuta.
Con osservanza.
. li
.
Allegati: fotocopia n°
quietanze di versamento.