RIFIUTI - MODELLO
UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE (MUD) - PRESENTAZIONE DELLA DENUNCIA ENTRO IL
30 APRILE 2002
Entro il 30 aprile 2002 deve essere presentato il modello di
dichiarazione ambientale per la denuncia annuale dei rifiuti prodotti e gestiti
nell'anno 2001 (MUD).
Il modello da utilizzare per la compilazione della dichiarazione
cartacea è lo stesso dell'anno scorso (approvato con DPCM del 31/3/99) mentre
il programma per la compilazione della dichiarazione su supporto magnetico è
stato aggiornato e, pertanto, non è possibile usare quello distribuito lo
scorso anno.
Si fornisce di seguito un'analisi delle procedure da osservare per
la denuncia di cui all'oggetto.
MODULISTICA E SOFTWARE DI COMPILAZIONE
I modelli e il software di compilazione sono reperibili
gratuitamente presso lo sportello ambiente della CCIAA di Brescia (Via
Orzinuovi, 3 - Tel. 0303514318) oppure presso gli uffici del Collegio
Costruttori.
Si ricorda che per la denuncia non si possono utilizzare le stampe
effettuate con i software di compilazione.
SCADENZA
Come già detto il MUD deve essere presentato entro il 30 aprile 2002
ed è riferito alle quantità prodotte, smaltite o gestite nel 2001.
SOGGETTI OBBLIGATI -
(art. 11, comma 3, del D.Lvo n. 22/97)
Deve presentare la denuncia:
1) chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e
di trasporto di rifiuti;
2) i commercianti e gli intermediari di rifiuti;
3) chiunque svolge, con impianti, le operazioni di recupero e di
smaltimento dei rifiuti;
4) le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi;
5) le imprese che producono rifiuti non pericolosi derivanti da
lavorazioni industriali o artigianali di cui all'articolo 7, comma 3, lettere
c), d), g);
6) chi, pur non avendo prodotto rifiuti nel 2001, ha smaltito una giacenza.
ESCLUSIONI
I rifiuti speciali, non pericolosi, derivanti dalle attività di
costruzioni e demolizioni, compresa la costruzione di strade (fresato),
catalogati nella categoria 17.00.00 del Catalogo europeo Rifiuti (CER), sono
esclusi dal MUD. Tale esclusione emerge dal combinato disposto degli articoli
7, comma 3, lettera b) ed art. 11, comma 3 del D.Lvo n.22/97, come modificato
dal D.Lvo n.389/97.
Sono altresì esclusi, limitatamente alla produzione di rifiuti non
pericolosi, i piccoli imprenditori artigiani di cui all'articolo 2083 del
codice civile che non hanno più di tre dipendenti.
Il numero dei dipendenti si calcola con riferimento al numero dei
dipendenti occupati a tempo pieno durante l'anno cui si riferisce la
dichiarazione (2001), aumentato delle frazioni di unità lavorative dovute ai
dipendenti a tempo parziale ed a quelli stagionali che rappresentano frazioni,
in dodicesimi, di unità lavorative annue.
Si ricorda, inoltre, che nel caso in cui i produttori di rifiuti
conferiscano i medesimi al Servizio Pubblico di raccolta (isole ecologiche e
centri multiraccolta), la comunicazione è effettuata dal gestore del servizio
(D.Lvo. 22/97, art. 11 c.3).
CODICI RIFIUTO
I rifiuti conferiti a soggetti autorizzati, per lo smaltimento o il trattamento,
che potrebbero riguardare il settore edile sono:
- rifiuti pericolosi provenienti dagli scavi. Sono pericolosi i
rifiuti non domestici precisati nell'elenco di cui all'allegato D sulla base
degli allegati G, H ed I del D.Lvo n. 22/97 modificato dal D.Lvo n. 389/97
- imballaggi in genere (classificati rifiuti speciali non
pericolosi, assimilabili ai rifiuti solidi urbani) es. cellophane, plastica
ecc. - codice europeo 150106
- oli esausti (classificati rifiuti pericolosi) - codice europeo
130202
- filtri esausti (classificati rifiuti speciali non pericolosi) -
codice europeo 150201
- pastiglie freni usurate (classificate rifiuti speciali non
pericolosi) - codice 160199
- accumulatori esausti (classificati rifiuti pericolosi) provenienti
dalla sostituzione diretta delle batterie dei veicoli - codice europeo 160601
- fanghi da trattamento (classificati rifiuti speciali non
pericolosi) es. provenienti dal convogliamento delle acque di lavaggio degli
automezzi - codice europeo 070602
- fanghi di serbatoi settici (classificati rifiuti speciali non
pericolosi) es. spurgo fosse biologiche e pozzi neri - codice europeo 200304
- manufatti contenenti amianto (classificati rifiuti speciali non
pericolosi) es. provenienti dalla rimozione dalle lastre di copertura in
cemento-amianto - codice 170105
- pneumatici usati (classificati rifiuti speciali non pericolosi) -
codice europeo 160103
- rifiuti compostabili (classificati rifiuti speciali non
pericolosi) es. provenienti dalla manutenzione del verde pubblico - codice
europeo 200201
- residui di pulizia delle strade pubbliche (classificati rifiuti
speciali non pericolosi) - codice europeo 200203
CANTIERI EDILI
Ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera i) del decreto legislativo n.
22/1997 é inteso per "luogo di produzione" uno o più edifici o
stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all'interno di un'area
delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali originano i
rifiuti.
Si segnala, però, che sul BURL del 6 febbraio 1998, n. 9, é stata
pubblicata la circolare n.4 del 26 gennaio 1998 che precisa che deve
intendersi: "... come luogo di produzione anche la sede legale od
operativa ove vengono depositati i rifiuti derivanti dall'attività svolta dal
soggetto al di fuori della propria sede (es. manutenzioni, ecc.)...".
Come precisato dalla citata circolare le imprese edili devono
compilare un solo MUD per i rifiuti non pericolosi prodotti sul territorio
nazionale indicando i propri dati nella sezione anagrafica (SA1) nella casella
"sede unità locale".
Nella sezione rifiuti (SR) non si dovrà più barrare la casella
"rifiuto prodotto fuori dell'unita' locale" e, pertanto, non dovranno
nemmeno essere più compilate le relative sezioni RE.
DESTINATARIO DELLA DENUNCIA
Ai sensi dell'art. 2 della Legge 25 gennaio 1994, n.70, la denuncia
deve essere presentata alla Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura della Provincia dove è situata l'unità locale (luogo di produzione)
alla quale la dichiarazione si riferisce.
MODALITA' DI PRESENTAZIONE
La dichiarazione può essere presentata sia utilizzando il modulo
cartaceo sia utilizzando il supporto magnetico creato dal software di
compilazione.
Il MUD deve essere presentato mediante la consegna diretta agli
uffici della CCIAA (verrà rilasciata la ricevuta di avvenuta consegna) oppure
spedito per mezzo di raccomandata senza ricevuta di ritorno allegando
nell'apposita busta l'attestazione di pagamento (c/c 330258 - CCIAA Via
Orzinuovi, 3 - 25125 Brescia) dei seguenti diritti di segreteria che, rispetto
all'anno scorso, non sono variati:
- lire 30.000 se si è utilizzato il MUD cartaceo;
- lire 20.000 se si è utilizzato il MUD informatico.
Le denunce devono essere firmate dal Legale rappresentante oppure da
un soggetto che abbia ottenuto la delega/procura con poteri di firma e
rappresentanza sociale a tale scopo.
Si ricorda che le buste sono predisposte per contenere un solo MUD e
devono essere consegnate o spedite chiuse.
Inoltre sulla busta è necessario indicare:
- l'anno della dichiarazione (2001)
- il codice fiscale, la ragione sociale e l'indirizzo dell'impresa,
oltre al tipo di dichiarazione (supporto cartaceo o supporto magnetico).
Nel caso di dichiarazione presentata su supporto magnetico deve
essere indicato il numero totale delle dichiarazioni multiple e il numero di
supporti magnetici.
REGISTRI DI CARICO/SCARICO DEI RIFIUTI
Considerato che i dati da riportare nel MUD sono desunti dai
registri di carico e scarico, si ricorda di utilizzare, per la compilazione del
MUD, i vecchi codici europei.
I rifiuti provenienti da demolizioni, costruzioni (compresa la
costruzione di strade) e scavi non pericolosi, conferiti in discariche
autorizzate, non sono soggetti alla registrazione sul registro di carico e
scarico ai sensi dell'art. 12 del D.Lvo 5-2-97, n. 22 e pertanto non devono
essere denunciati nel MUD.
Diversamente i rifiuti pericolosi che derivano delle sopracitate
attività sono soggetti sia alla registrazione sul citato registro che alla
denuncia nel MUD.
SUBAPPALTI
La denuncia MUD deve essere effettuata da colui che produce i
rifiuti nello svolgimento della sua attività e, pertanto, nell'ambito dello
stesso cantiere, i subappaltatori hanno l'obbligo di denunciare i rifiuti
prodotti per la parte di lavoro che hanno eseguito (es. rimozione lastre in
cemento-amianto ecc.).
OLI E FILTRI ESAUSTI
I produttori dei sopracitati rifiuti che hanno smaltito detti
rifiuti tramite un terzo autorizzato (trasportatore autorizzato anche a
effettuare lo stoccaggio provvisorio), devono compilare soltanto il modulo DR.
Se i sopracitati rifiuti invece sono stati conferiti a una ditta
autorizzata solo ad effettuare il trasporto, è necessario compilare, oltre al
modulo DR anche il modulo TE.
Per le officine interne, se queste ultime non sono ubicate nella
stessa sede legale dell'impresa, è necessario effettuare un apposito MUD.
Si ricorda che per effetto del D.Lvo n.22/1997 l'olio esausto è ora
classificato rifiuto pericoloso e pertanto l'impresa produttrice non può più
effettuare il trasporto in conto proprio.
SCHEDA RIF (SR)
Questa scheda deve essere compilata per ogni singola tipologia di
rifiuto.
MODULO RT
Deve essere compilato solo da coloro che esercitano impianti di smaltimento o recupero dei rifiuti.
MODULO TE
Devono essere indicati i dati relativi ai trasportatori
professionisti, diversi sia dal produttore che dal destinatario del rifiuto, ai
quali sono stati affidati i rifiuti nel 2001.
Nel caso in cui il trasporto sia stato effettuato con mezzi propri
oppure sia stato effettuato dallo stesso soggetto destinatario del rifiuto
nella dichiarazione andrà compilato soltanto il modello DR.
MODULO DR
Nel modulo vengono indicati i dati relativi ai destinatari dei
rifiuti avviati dal produttore allo smaltimento o al recupero.
IMBALLAGGI IN GENERE
Se i rifiuti sono stati prodotti in più cantieri ubicati nella
medesima provincia e regolarmente registrati sul registro di carico e scarico e
trasportati presso il magazzino per il successivo conferimento in centri di
stoccaggio o centri di cernita autorizzati è necessario compilare un apposito
MUD, indicando nella sezione anagrafica (SA1) come sede dell'unità locale
l'ubicazione del magazzino.
Se invece è stato aperto un registro di carico/scarico apposta per
il cantiere, la sede dell'unità locale da indicare sarà, ovviamente, il
cantiere.
SANZIONI
Ai sensi dell'art. 52, 1° comma, del D.Lvo n. 22/1997 e successive
modificazioni, chiunque non effettua la comunicazione di cui all'articolo 11,
comma 3 (MUD), ovvero la effettua in modo incompleto o inesatto è punito con la
sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinque milioni a lire trenta
milioni.
Per effetto della Legge 24-11-1981, n. 689, art. 16, la sopracitata
sanzione amministrativa pecuniaria viene quantificata in Lire 10 milioni
(doppio del minimo o 1/3 del massimo).
Se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla
scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25-1-94, n.70, si applica
la sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquantamila a lire
trecentomila.
Per effetto della Legge 24-11-1981, n.689, art. 16, la sopracitata
sanzione amministrativa pecuniaria viene quantificata in Lire 100.000 (doppio
del minimo o 1/3 del massimo).
Chiunque omette di tenere ovvero tiene in modo incompleto il
registro di carico e scarico di cui all'articolo 12, comma 1, è punito con la
sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinque milioni a lire trenta
milioni. Se il registro è relativo a rifiuti pericolosi si applica la sanzione
amministrativa pecuniaria da lire trenta milioni a lire centottanta milioni,
nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione da un mese ad un
anno dalla carica rivestita dal soggetto responsabile dell'infrazione e
dall'amministratore.
Chiunque effettua il trasporto di rifiuti senza il prescritto
formulario di cui all'articolo 15 ovvero indica nel formulario stesso dati
incompleti o inesatti è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da
lire tre milioni a lire diciotto milioni. Si applica la pena di cui all'articolo
483 del codice penale nel caso di trasporto di rifiuti pericolosi. Tale ultima
pena si applica anche a chi, nella predisposizione di un certificato di analisi
di rifiuti, fornisce false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle
caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti e a chi fa uso di un certificato
falso durante il trasporto.
Se le indicazioni di cui sopra sono formalmente incomplete o
inesatte ma contengano tutti gli elementi indispensabili per ricostruire le
informazioni dovute per legge si applica la sanzione amministrativa pecuniaria
da lire cinquecentomila a lire tre milioni. La stessa pena si applica nei casi
di mancata conservazione o di mancato invio alle autorità competenti dei
registri di cui all'articolo 12, commi 3 e 4, o del formulario di cui
all'articolo 15.