GESTIONE DEL
PATRIMONIO E FINANZIAMENTO INFRASTRUTTURE
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile u.s. è stato pubblicato
il Decreto Legge n. 63 del 15 aprile 2002 che, tra l'altro, detta le linee
guida per la costituzione di due società, una per la gestione del patrimonio
dello Stato, l'altra per il finanziamento delle infrastrutture.
Art. 7 - Patrimonio dello Stato S.p.a.
L'art. 7 prevede l'istituzione di una società per azioni denominata
"Patrimonio dello Stato Spa" con il fine di valorizzare, gestire e
alienare il patrimonio dello Stato.
Le azioni della società sono attribuite al Ministero dell'economia e
delle Finanze che può trasferirle, a titolo gratuito, in tutto o in parte alla
Cassa DD e PP, alla società "Infrastrutture Spa" di cui al successivo
articolo 8 del Decreto, oppure ad altre società di cui il Ministero comunque
detenga,direttamente o indirettamente, l'intero capitale sociale.
Alla nuova società possono essere trasferiti diritti pieni o
parziali sui beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile,
indisponibile e del demanio dello Stato, e, comunque, sugli altri beni compresi
nel conto generale del patrimonio dello Stato.
Modalità e valori di trasferimento e di iscrizione dei beni nel
bilancio della società sono definiti con decreto del Ministro dell'economia.
Il trasferimento non modifica il regime giuridico dei beni demaniali
trasferiti e restano comunque fermi i vincoli gravanti sui beni trasferiti e i
diritti di godimento spettanti a terzi.
La Società può effettuare operazioni di cartolarizzazione secondo le
norme della L. 410/2001.
L'ultimo comma del d.d.l. prevede inoltre la possibilità che i beni
della Società siano trasferiti a titolo gratuito alla Società
"Infrastrutture Spa".
Osservazioni:
La società opera secondo gli indirizzi strategici stabiliti dal
Ministro, ma, essendo formalmente una società di diritto privato sarà
necessario approfondire la sua natura giuridica per valutare se sussistono le
condizioni affinché sia sottoposta alla normativa sui lavori pubblici nelle sue
attività di valorizzazione e gestione del patrimonio.
Inoltre, proprio in merito alla valorizzazione e alla gestione del
patrimonio, occorre rilevare che nella legge non vengono specificati i criteri
sulla base dei quali svolgere tali attività.
Articolo 8 - Società "Infrastrutture S.p.a"
La seconda società prevista dal Decreto, la "Infrastrutture
S.p.a. ", costituita su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti,
erogherà finanziamenti, sotto qualsiasi forma, per la realizzazione delle
infrastrutture e delle grandi opere pubbliche, nonché per investimenti per lo
sviluppo economico.
La Società raccoglierà le risorse necessarie mediante l'emissione di
titoli e l'assunzione di finanziamenti garantiti dallo Stato.
Ai sensi dell'articolo 7 del Decreto, la Società Patrimonio S.p.a.,
costituita dal Ministero dell'economia per la valorizzazione, gestione ed
alienazione del patrimonio dello Stato, potrà trasferire a titolo gratuito
immobili del proprio patrimonio alla Infrastrutture S.p.a., per essere
utilizzati come garanzia per le operazioni di finanziamento.
La società potrà assumere partecipazioni, detenere immobili ed
esercitare ogni attività strumentale, connessa o accessoria ai suoi compiti
istituzionali.
Le modalità di funzionamento della Società saranno emanate con un
apposito Decreto del Ministro dell'economia.
Osservazioni:
L'obiettivo che il Governo intende raggiungere è quello di reperire
risorse finanziarie per il finanziamento di opere infrastrutturali senza che
tali impegni finanziari gravino sul bilancio dello Stato. In questo modo le
risorse non contribuiranno ad aumentare il debito pubblico utilizzato per il
calcolo dei parametri di Maastricht.
Sulla fattibilità tecnica di tale possibilità vi è un acceso
dibattito, incentrato sulla contabilizzazione nel bilancio dello Stato delle
garanzie prestate a vantaggio dei finanziamenti richiesti dalla società sul
mercato.
Al di là dei problemi contabili, il tentativo di raccogliere il
denaro necessario alla realizzazione di infrastrutture senza che tale
operazione incrementi il debito dello Stato, è un elemento senz'altro positivo.
Vi sono, però, degli aspetti del dettato normativo che impongono
un'attenta riflessione, per evitare che questo strumento alteri le regole del
mercato, attraverso un'attribuzione di finanziamenti ad alcuni soggetti invece
che ad altri, senza che i primi garantiscano una maggiore capacità di
realizzazione e gestione.
Sarebbe una grave alterazione della concorrenza se in una gara, sia
essa di appalto con affidamento a general contractor, o di realizzazione di
opere con capitale privato, la Cassa intervenisse nella fase competitiva
alterando la parità di opportunità tra soggetti che partecipano alla
competizione.
L'erogazione dei finanziamenti da parte della Società, quindi,
dovrebbe avvenire a vantaggio dell'amministrazione aggiudicatrice oppure ai
soggetti privati vincitori di una competizione trasparente per l'aggiudicazione
delle opere. Solo una volta ottenuta la concessione potrà essere concesso loro
il finanziamento, e, naturalmente, chiunque sia il vincitore avrà questo
diritto.
In questo modo gli operatori potranno contare sulla disponibilità
delle risorse a parità di condizioni, senza che l'apporto della Cassa a
vantaggio di qualcuno modifichi gli equilibri della competizione.
In caso contrario, e cioè se la Società intervenisse a monte della
gara a vantaggio di questo o quel soggetto, la parità di condizioni tra i
diversi soggetti sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Tali preoccupazioni sono state evidenziate agli esponenti sia del
Governo sia del Parlamento, i quali hanno assicurato che nella gestione delle
risorse saranno evitate attività che possano nuocere alla parità di trattamento
tra i competitori.
Inoltre appare necessario che nella legge di conversione venga precisato che la detenzione di partecipazioni di altre società non potrà essere in nessun caso di maggioranza o di controllo, per evitare la commistione di ruoli tra un istituto pubblico, qual è la Cassa Depositi e Prestiti, e il ruolo sul mercato che sarebbe chiamata a la società Infrastrutture.