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Il mondo
produttivo bresciano scende in campo per il raccordo della
Valtrompia: «Un’arteria necessaria alle imprese»
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L’economia
ha bisogno dell’autostrada
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Appello ai
ministri Lunardi e Urbani e ai parlamentari: opera prioritaria
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di
Sergio Botta
L'unione fa la forza: solo così si potrà vincere la sfida
per l’autostrada della Valtrompia. Il mondo imprenditoriale
bresciano, riunito ai massimi livelli, ha illustrato la sua
posizione sul progetto della Ospitaletto-Lumezzane, sul
tappeto dal 1996 e per il quale si vuole una realizzazione in
tempi rapidi.
Per sancire l'importanza di questa riunione, nella sede
dell'Associazione Industriale Bresciana, con il presidente
Aldo Bonomi a fare gli onori di casa, erano presenti anche
Alberto Cavalli, presidente della Provincia, e l'assessore ai
Lavori Pubblici Mauro Parolini.
Dagli interventi - qualcuno ha definito la riunione di portata
storica per la presenza di tutte le associazioni
imprenditoriali di categoria - è emersa una comune volontà:
l'economia bresciana ha bisogno di un'arteria moderna,
funzionale, scorrevole e al passo con i tempi. L'attuale rete
viaria è ormai al collasso ed è inconcepibile una strada
sulla quale la velocità media dei veicoli è di 15 chilometri
orari, che comporta pesanti ripercussioni sia per le imprese
che per i lavoratori e gli studenti. Tutti d’accordo: la
situazione è insostenibile.
Erano presenti i rappresentanti di: Associazione Artigiani,
Associazione Commercianti-Confcommercio, l'Associazione
Industriale Bresciana, Collegio Costruttori, Confartigianato,
Confagricoltura, Confesercenti, Federazione Autotrasportatori
Italiani, Unione Agricoltori, Unione Provinciale Artigianato,
Unione Provinciale Cooperative, Lega Cooperative.
Il massimo impegno della Provincia è arrivato dal presidente
Alberto Cavalli che ha ricostruito l'iter progettuale, avviato
dalla Giunta Lepidi: «Da parte nostra - ha spiegato - ci
siamo mossi su tre fronti: coinvolgimento degli Enti locali, a
livello ministeriale, concertazione con il ministero delle
Politiche comunitarie e la Commissione Europea».
Cavalli ha poi sottolineato perchè è giusto definire il
percorso un raccordo e non un'autostrada soggetta, per la
relizzazione, all'indizione della gara d'appalto. «Non ha
autonomia funzionale e neppure economica come la direttissima
Brescia-Milano. Il pedaggio previsto non copre nemmeno le
spese di manutenzione ordinaria. La spesa ha passato ogni tipo
di vaglio: accordo quadro Stato-Regioni, Legge Obiettivo come
opera strategica di interesse nazionale, registrata alla Corte
dei Conti. C’è pure il parere favorevole dell'Avvocatura
dello Stato. Mai intervento ha avuto più timbri e sigilli».
Ma quale sarebbe il passo successivo per l'iter burocratico?
«La firma del ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani.
Esiste già il parere positivo».
Proprio riallacciandosi a questo, le associazioni di categoria
hanno scritto tre distinte lettere ad Urbani, al ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, ai
parlamentari bresciani. Esse lanciano un appello pressante
affinchè «si arrivi alla conclusione urgente
dell'istruttoria per la Valutazione d'Impatto Ambientale, pur
giudicando positivamente il passo avanti compiuto».
Le associazioni di categoria chiedono inoltre che «si
accelerino i tempi di approvazione del progetto da parte del
Cipe, utilizzando la procedura prevista nella Legge
Obiettivo». Le associazioni confidano in un incontro a breve
con i ministri Lunardi e Urbani per fornire tutti gli elementi
utili di conoscenza sull’importante problema.
«Chiediamo al ministro Urbani - ha sollecitato Aldo Bonomi,
presidente Aib - di stringere i tempi per firmare la Via e
indire in seguito la Conferenza dei Servizi. Siamo a fianco e
di stimolo al Governo affinchè intervenga in sede europea per
evidenziare la necessità di quest'opera».
«Tante aziende stanno lasciando la Valtrompia. Non faremo
sconti sull'inefficienza e sui ritardi», ha aggiunto Enrico
Mattinzoli, presidente dell'Associazione Artigiani. «La gente
vuole che si migliori la qualità della vita», è stata la
valutazione di Paolo Rossi, vicepresidente di Confcommercio.
Sono anche intervenuti: Alberto Giacomelli (Collegio
costruttori), Andrea Rossetti (Confartigianato), Piergiorgio
Piccioli (Confesercenti). Antonio Petrogalli (Fai) ha messo in
chiaro: «Non vorremmo arrivare a eclatanti proteste come il
blocco della merce in Valtrompia».
Giovanni Trerotola (Unione Agricoltori) e Marco Menni (Unione
Cooperative) hanno garantito sostegno alla Provincia e alle
comunità locali: «Brescia deve tirare fuori le unghie».
Infine l'assessore Mauro Parolini ha definito «un caso tipico
di disinformazione la notizia apparsa che la Via ha di fatto
derubricato il tratto cittadino fino a Concesio
dell'autostrada della Valtrompia».
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