Venerdì 4 Ottobre 2002
  
 
Il mondo produttivo bresciano scende in campo per il raccordo della Valtrompia: «Un’arteria necessaria alle imprese»
L’economia ha bisogno dell’autostrada
Appello ai ministri Lunardi e Urbani e ai parlamentari: opera prioritaria

di Sergio Botta


L'unione fa la forza: solo così si potrà vincere la sfida per l’autostrada della Valtrompia. Il mondo imprenditoriale bresciano, riunito ai massimi livelli, ha illustrato la sua posizione sul progetto della Ospitaletto-Lumezzane, sul tappeto dal 1996 e per il quale si vuole una realizzazione in tempi rapidi.
Per sancire l'importanza di questa riunione, nella sede dell'Associazione Industriale Bresciana, con il presidente Aldo Bonomi a fare gli onori di casa, erano presenti anche Alberto Cavalli, presidente della Provincia, e l'assessore ai Lavori Pubblici Mauro Parolini.
Dagli interventi - qualcuno ha definito la riunione di portata storica per la presenza di tutte le associazioni imprenditoriali di categoria - è emersa una comune volontà: l'economia bresciana ha bisogno di un'arteria moderna, funzionale, scorrevole e al passo con i tempi. L'attuale rete viaria è ormai al collasso ed è inconcepibile una strada sulla quale la velocità media dei veicoli è di 15 chilometri orari, che comporta pesanti ripercussioni sia per le imprese che per i lavoratori e gli studenti. Tutti d’accordo: la situazione è insostenibile.
Erano presenti i rappresentanti di: Associazione Artigiani, Associazione Commercianti-Confcommercio, l'Associazione Industriale Bresciana, Collegio Costruttori, Confartigianato, Confagricoltura, Confesercenti, Federazione Autotrasportatori Italiani, Unione Agricoltori, Unione Provinciale Artigianato, Unione Provinciale Cooperative, Lega Cooperative.
Il massimo impegno della Provincia è arrivato dal presidente Alberto Cavalli che ha ricostruito l'iter progettuale, avviato dalla Giunta Lepidi: «Da parte nostra - ha spiegato - ci siamo mossi su tre fronti: coinvolgimento degli Enti locali, a livello ministeriale, concertazione con il ministero delle Politiche comunitarie e la Commissione Europea».
Cavalli ha poi sottolineato perchè è giusto definire il percorso un raccordo e non un'autostrada soggetta, per la relizzazione, all'indizione della gara d'appalto. «Non ha autonomia funzionale e neppure economica come la direttissima Brescia-Milano. Il pedaggio previsto non copre nemmeno le spese di manutenzione ordinaria. La spesa ha passato ogni tipo di vaglio: accordo quadro Stato-Regioni, Legge Obiettivo come opera strategica di interesse nazionale, registrata alla Corte dei Conti. C’è pure il parere favorevole dell'Avvocatura dello Stato. Mai intervento ha avuto più timbri e sigilli».
Ma quale sarebbe il passo successivo per l'iter burocratico? «La firma del ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani. Esiste già il parere positivo».
Proprio riallacciandosi a questo, le associazioni di categoria hanno scritto tre distinte lettere ad Urbani, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, ai parlamentari bresciani. Esse lanciano un appello pressante affinchè «si arrivi alla conclusione urgente dell'istruttoria per la Valutazione d'Impatto Ambientale, pur giudicando positivamente il passo avanti compiuto».
Le associazioni di categoria chiedono inoltre che «si accelerino i tempi di approvazione del progetto da parte del Cipe, utilizzando la procedura prevista nella Legge Obiettivo». Le associazioni confidano in un incontro a breve con i ministri Lunardi e Urbani per fornire tutti gli elementi utili di conoscenza sull’importante problema.
«Chiediamo al ministro Urbani - ha sollecitato Aldo Bonomi, presidente Aib - di stringere i tempi per firmare la Via e indire in seguito la Conferenza dei Servizi. Siamo a fianco e di stimolo al Governo affinchè intervenga in sede europea per evidenziare la necessità di quest'opera».
«Tante aziende stanno lasciando la Valtrompia. Non faremo sconti sull'inefficienza e sui ritardi», ha aggiunto Enrico Mattinzoli, presidente dell'Associazione Artigiani. «La gente vuole che si migliori la qualità della vita», è stata la valutazione di Paolo Rossi, vicepresidente di Confcommercio.
Sono anche intervenuti: Alberto Giacomelli (Collegio costruttori), Andrea Rossetti (Confartigianato), Piergiorgio Piccioli (Confesercenti). Antonio Petrogalli (Fai) ha messo in chiaro: «Non vorremmo arrivare a eclatanti proteste come il blocco della merce in Valtrompia».
Giovanni Trerotola (Unione Agricoltori) e Marco Menni (Unione Cooperative) hanno garantito sostegno alla Provincia e alle comunità locali: «Brescia deve tirare fuori le unghie».
Infine l'assessore Mauro Parolini ha definito «un caso tipico di disinformazione la notizia apparsa che la Via ha di fatto derubricato il tratto cittadino fino a Concesio dell'autostrada della Valtrompia».