Ulivo,
Asm protagonista a 360 gradi
Bino ne tesse l’elogio, Giacomelli (Costruttori) e
Lombardi (Prc) l’attaccano
L’ambiente al centro della terza puntata seminariale «L’Ulivo
ascolta la città». E con l’ambiente, sono entrati nella sala dell’Artigianelli
di via Piamarta il Prg, la mobilità, l’energia, i rifiuti, i parchi, le
aree dismesse, la Caffaro... Tema vastissimo e decisivo, attraverso il quale
la definizione di un programma di governo per Brescia (a questo serve la «cinque
giorni» di appuntamenti ulivista) deve necessariamente passare.
In premessa, prima delle relazioni degli assessori, Mario Venturini
(Urbanistica) ed Ettore Brunelli (Ambiente), il coordinatore provinciale Tino
Bino elenca le virtù di Asm «universalmente riconosciuta efficiente,
efficace, economica», di Lam e metrò, di politica dei parchi dai «risultati
ragguardevoli».
Sono le basi per un programma in nove punti che vuole un aggiornato piano di
servizi per ogni quartiere (aree verdi, scuole, parcheggi, trasporti..), uno
«strumento sovracomunale» per ridefinire l’area metropolitana e collocarvi
le grandi infrastrutture, il potenziamento delle piste ciclabili e il
contenimento del traffico, un piano sovracomunale per il monitoraggio
dell’aria, ulteriore impegno sui parchi pubblici che deve interessare anche
il Castello. Inoltre prevede sostegno ad Asm per «sviluppare servizi
nell’area metropolitana», gestione di emergenze anche in strutture non
comunali (Carcere, Stazione).
Ma è Venturini a precisare le «tre linee» su cui si muove la politica della
Loggia. Per prima, la riaffermazione del primato del potere pubblico nel
governo territoriale («non è affatto scontato») per affrontare con un «disegno»
il tema delle trasformazioni urbane ed evitare «che la città continui ad
accumulare detriti e macerie» di aree dismesse. Poi «il rafforzamento
dell’identità storica, culturale, ambientale dei luoghi» con il Parco
delle colline (restituisce identità all’area dopo l’abbandono dei roncari),
le Lam (valorizzano l’identità di assi commerciali), l’operazione piazza
Tebaldo-S. Giulia, il Carmine (con il risanamento torna all’identità
popolare smarrita).
Infine, il «recupero dell’egemonia territoriale, per riaffermare la
centralità di Brescia attraverso la complessità e la qualità delle sue
funzioni (Palagiustizia, Università, Sampolino ecocompatibile, Comparto
Milano con centro commerciale-ricreativo all’ex Atb).
Brunelli, per parte sua, sottolinea il valore ecologico della politica
ambientale e della mobilità, con la riduzione delle emissioni, il
termoutilizzatore «da mantenere alle dimensioni attuali, i progetti di
mobility manager, di controllo automatico delle ztl, la zonizzazione acustica
pronta a febbraio.
Tra gli interventi, il presidente del Collegio costruttori Alberto Giacomelli
fa notare l’«ingiustizia» di un’Asm che chiede alle imprese utenti di «pagare
subito e in anticipo» mentre poi liquida «le stesse imprese, magari, a 180
giorni quando eseguono lavori per essa». E soprattutto stigmatizza
polemicamente il modo con cui «un dirigente comunale» ha accolto le
osservazioni del Collegio al Prg, «respinte in malo modo, come se fossero
un’azione di disturbo al manovratore».
Tra gli altri, il consigliere regionale di Prc Mirko Lombardi sottolinea «la
crisi di rappresentanza politica in città, con l’accentramento di poteri
forti in consigli d’amministrazione «che diventano sempre più importanti a
scapito delle istituzioni». E anche questo riferimento è all’azienda di
via Lamarmora. Oggi si continua con «Le paure e le responsabilità»:
obiettivo su sicurezza, Carmine e immigrazione. mi.va.