giovedì 16 gennaio 2003



Continua la «cinque giorni» per «ascoltare la città». Oggi toccherà ai nodi cruciali della sicurezza, del Carmine e dell’immigrazione

Ulivo, Asm protagonista a 360 gradi

Bino ne tesse l’elogio, Giacomelli (Costruttori) e Lombardi (Prc) l’attaccano

L’ambiente al centro della terza puntata seminariale «L’Ulivo ascolta la città». E con l’ambiente, sono entrati nella sala dell’Artigianelli di via Piamarta il Prg, la mobilità, l’energia, i rifiuti, i parchi, le aree dismesse, la Caffaro... Tema vastissimo e decisivo, attraverso il quale la definizione di un programma di governo per Brescia (a questo serve la «cinque giorni» di appuntamenti ulivista) deve necessariamente passare.
In premessa, prima delle relazioni degli assessori, Mario Venturini (Urbanistica) ed Ettore Brunelli (Ambiente), il coordinatore provinciale Tino Bino elenca le virtù di Asm «universalmente riconosciuta efficiente, efficace, economica», di Lam e metrò, di politica dei parchi dai «risultati ragguardevoli».
Sono le basi per un programma in nove punti che vuole un aggiornato piano di servizi per ogni quartiere (aree verdi, scuole, parcheggi, trasporti..), uno «strumento sovracomunale» per ridefinire l’area metropolitana e collocarvi le grandi infrastrutture, il potenziamento delle piste ciclabili e il contenimento del traffico, un piano sovracomunale per il monitoraggio dell’aria, ulteriore impegno sui parchi pubblici che deve interessare anche il Castello. Inoltre prevede sostegno ad Asm per «sviluppare servizi nell’area metropolitana», gestione di emergenze anche in strutture non comunali (Carcere, Stazione).
Ma è Venturini a precisare le «tre linee» su cui si muove la politica della Loggia. Per prima, la riaffermazione del primato del potere pubblico nel governo territoriale («non è affatto scontato») per affrontare con un «disegno» il tema delle trasformazioni urbane ed evitare «che la città continui ad accumulare detriti e macerie» di aree dismesse. Poi «il rafforzamento dell’identità storica, culturale, ambientale dei luoghi» con il Parco delle colline (restituisce identità all’area dopo l’abbandono dei roncari), le Lam (valorizzano l’identità di assi commerciali), l’operazione piazza Tebaldo-S. Giulia, il Carmine (con il risanamento torna all’identità popolare smarrita).
Infine, il «recupero dell’egemonia territoriale, per riaffermare la centralità di Brescia attraverso la complessità e la qualità delle sue funzioni (Palagiustizia, Università, Sampolino ecocompatibile, Comparto Milano con centro commerciale-ricreativo all’ex Atb).
Brunelli, per parte sua, sottolinea il valore ecologico della politica ambientale e della mobilità, con la riduzione delle emissioni, il termoutilizzatore «da mantenere alle dimensioni attuali, i progetti di mobility manager, di controllo automatico delle ztl, la zonizzazione acustica pronta a febbraio.
Tra gli interventi, il presidente del Collegio costruttori Alberto Giacomelli fa notare l’«ingiustizia» di un’Asm che chiede alle imprese utenti di «pagare subito e in anticipo» mentre poi liquida «le stesse imprese, magari, a 180 giorni quando eseguono lavori per essa». E soprattutto stigmatizza polemicamente il modo con cui «un dirigente comunale» ha accolto le osservazioni del Collegio al Prg, «respinte in malo modo, come se fossero un’azione di disturbo al manovratore».
Tra gli altri, il consigliere regionale di Prc Mirko Lombardi sottolinea «la crisi di rappresentanza politica in città, con l’accentramento di poteri forti in consigli d’amministrazione «che diventano sempre più importanti a scapito delle istituzioni». E anche questo riferimento è all’azienda di via Lamarmora. Oggi si continua con «Le paure e le responsabilità»: obiettivo su sicurezza, Carmine e immigrazione. mi.va.

     (L'assessore Mario Venturini)