PREMESSA
Le modifiche al Codice dei Contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (d.lgs
n. 163/2006) apportate dal terzo decreto correttivo (d.lgs
n. 151/2008) hanno comportato numerose novità alla normativa appaltistica.
Uno degli argomenti novellati che sta
particolarmente a cuore agli operatori è quello relativo alla disciplina delle
opere di urbanizzazione c.d. "a scomputo".
Il principale mutamento introdotto
consiste nell'aver eliminato qualsiasi distinzione tra opere di urbanizzazione
primaria ed opere di urbanizzazione secondaria: indipendentemente dalla natura
e dal valore, le opere a scomputo dei contributi concessori vengono considerate
tutte nell' ambito dei lavori pubblici e, pertanto, sottoposte alla disciplina
del Codice dei Contratti; l'unica differenza è legata alla loro incidenza
economica (la soglia comunitaria) e comporta l'applicazione di diverse
procedure.
Un'altra novità sostanziale,
conseguente al timore delle censure comunitarie, consiste nella cancellazione
della possibilità per il titolare del permesso di costruire di assumere la
veste di promotore e di aggiudicarsi i lavori versando all'aggiudicatario il 3
% del valore dell' appalto aggiudicato.
Alla luce della novella, pertanto,
non essendo più consentito al privato di eseguire in proprio le opere di
urbanizzazione, vengono a configurarsi tre moduli operativi:
·le opere di urbanizzazione di importo
inferiore alla soglia comunitaria sono eseguite da impresa selezionata dagli
operatori privati mediante procedura
negoziata -altra novità- senza
pubblicazione del bando; l'invito, anziché a tre soggetti, deve essere rivolto
a cinque soggetti;
·le opere di urbanizzazione di importo
pari o superiore alla soglia comunitaria sono eseguite da impresa selezionata
dagli operatori privati mediante procedura di evidenza pubblica (aperta o
ristretta): il ruolo di stazione appaltante, dunque, viene svolto direttamente
dal privato;
• le opere di urbanizzazione di
importo pari o superiore alla soglia comunitaria sono eseguite da impresa
selezionata dal Comune mediante procedura di evidenza pubblica (aperta o
ristretta), su impulso progettuale degli operatori privati: l'Amministrazione,
cioè, indice la gara sulla base del progetto preliminare redatto a cura dell'
operatore privato che indica anche il tempo massimo di esecuzione e che allega
uno schema di contratto di appalto.
* * *
ANCE Lombardia, accogliendo le
preoccupazioni dei suoi associati, ha deciso di curare la redazione di una
sorta di "manuale" esplicativo contenente una serie di indicazioni
relative alla possibilità per l'operatore e per l'Amministrazione Comunale di
realizzare opere di urbanizzazione a scomputo.
Il manuale contiene anche un bando
tipo e la schematizzazione degli adempimenti che precedono e che seguono la gara
(nell'ipotesi, ovviamente, di gara bandita dal titolare del permesso di
costruire).
Poiché l'argomento comprende aspetti
che riguardano sia la materia urbanistica, che quella appaltistica,
la redazione del documento è stata curata da un gruppo di lavoro formato da
alcuni funzionari del sistema lombardo dell' ANCE.
Un particolare ringraziamento a
Battista Bosetti, dello Studio Bosetti e Gatti di Brescia, della cui consulenza
e grande esperienza con le pubbliche amministrazioni ci si è avvalsi.
Milano, 17 ottobre 2008
Arch.
Angelo Maiocchi Ing.
Roberto Mangiavacchi
Coordinatore Coordinatore
Commissione referente Commissione referente
Opere Pubbliche Edilizia e Territorio
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