Mercoledì 26 marzo 2003
 
 ECONOMIA E FINANZA  

I dati di Scenari Immobiliari. Anche quest’anno il mercato sarà positivo
Venduti 1,8 milioni di mq
È la superficie delle abitazioni passate di mano nel 2002 nel Bresciano

    

Gianni Bonfadini

MILANO

La crescita continua, meno pericolosamente impetuosa che nel passato prossimo ma, come detto, si continua a salire. E Brescia e la sua provincia si confermano, come già nel 2001, la terza città d’Italia quanto ad attività edilizia con 1,8 milioni di € di fatturato stimato, preceduta da Milano (che da sola vale circa il 25% dell’intera attività edilizia nazionale) e Roma. Brescia, prezzi da primato - Non solo (ed è un primato poco incoraggiante per chi intendesse acquistare casa: Brescia resta la città dove comprar casa costa caro. Anche qui siamo dopo Milano e Roma. Chi acquista un appartamento in città deve metter in conto - mediamente - di spendere 11,5 annualità di reddito: significa che occorre lavorare 11 anni e mezzo per avere un tetto rispetto, ad esempio, ai 9,4 anni di un fiorentino, gli 8,8 anni di un bolognese o il 6,7 anni di un abitante di Bari. Le valutazioni, i consuntivi e le previsioni 2003-2004 sono quelle illustrate ieri a Milano, in occasione dell’annuale presentazione del sesto rapporto sul mercato immobiliare lombardo steso da Scenari Immobiliari e dal Centro regionale dei costruttori edili. Lombardia: terzo mercato Ue - Il quadro è quello delineato agli inizi: il settore edilizio anche nel 2002 ha continuato a crescere come fa dal ’96, anche se l’impressione è che l’apice sia stato raggiunto. La Lombardia, con quasi 23 miliardi di euro di fatturato nel 2002, è diventato il terzo mercato immobiliare europeo, dopo Parigi e Londra. In tutta la regione sono stati acquisiti 12,8 milioni di metri quadrati, con un incremento, sui precedenti dodici mesi, del 3%. Più elevata è stata la crescita nei comuni capoluogo, ma sul valore medio dei comuni minori pesa il dato delle province più grandi, Brescia e Bergamo, dove l’incremento non ha raggiunto i due punti percentuali. In 3 anni, + 20% - Il mercato residenziale, nell’ultimo triennio, ha realizzato una crescita del 20% in termini di compravendite e del 35% in termini di fatturato. I segnali provenienti dalle province, emerge dalla ricerca, indicano un rallentamento dei movimenti in attesa di nuovi stimoli, in modo particolare di prodotto nuovo, indispensabile per soddisfare la domanda potenziale delle famiglie che di riflesso ha prodotto la crescita, a volte incontrollata, dei prezzi. Nel corso del 2002 l’andamento è stato disomogeneo tra un trimestre e l’altro e in particolare il terzo e il quarto sono stati caratterizzati da una generale lieve contrazione dei volumi scambiati, mentre la prima parte dell’anno è stata più brillante ed ha contribuito a chiudere il 2002 con risultati, in certi ambiti, migliori delle previsioni. Le province si trovano nella parte alta del ciclo di mercato, iniziato per quasi tutto il territorio regionale sei anni fa, anche se Lodi, Varese e Sondrio hanno intercettato la ripresa con uno sfasamento di circa un biennio. Milano continua ad essere la maggiore piazza immobiliare italiana ma il ciclo positivo, iniziato alla fine del 1996, ha probabilmente già raggiunto il proprio apice, anche se il trend si mantiene favorevole perchè, a fronte di una domanda elevata ed in ulteriore espansione, l’offerta è in diminuzione, soprattutto nelle aree centrali e con qualità sempre più scadente. Per quanto riguarda i prezzi, la loro crescita ha riguardato tutto il territorio e l’incremento medio è stato pari al 7,5%, con aree territoriali che hanno realizzato tra il 2 e il 4% e altre che hanno superato il 10%. Le previsioni a breve-medio termine sui prezzi delle abitazioni realizzate da Scenari Immobiliari vedono, per la media delle città lombarde, un aumento delle quotazioni del 5%. Brescia, la città traina i prezzi - Entrando nel dettaglio, l’analisi di Scenatri Immobiliari stima il mercato cittadino immobiliare cresciuto dell’8,1% sul fronte dei prezzi rispetto ad un più contenuto (+1%) registrato in provincia. Fra i dati correlati alla ricerca, interessante quelli relativi alla stima della domanda che si registrerà in città e provincia nel 2003-2004. Ebbene: nei due anni, la stima per Brescia e provincia è di oltre 36mila richieste di abitazioni. Una richiesta che nasce dai nuovi matrimoni (5mila l’anno), nuovi nuclei di singles, separazioni, immigrati. In totale fanno, come detto, 36mila nuove domande di alloggio che vanno sul mercato.