APPALTI PUBBLICI -
TENSOSTRUTTURE: INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE E INQUADRAMENTO NELLA CAT. OS3
(T.A.R. Umbria, 14 maggio 2003, n. 364)
La declaratoria prevista nel d.P.R. 34/2000 per la categoria
OS 3 (:" Coperture speciali - Riguarda la costruzione e la manutenzione di
coperture particolari comunque realizzate quali per esempio le tensostrutture,
le coperture geodetiche, quelle copri-scopri, quelle pannellate e
simili"),per "tensostruttura" si intende strutture realizzate
con un materiale leggero e flessibile (tela, rete, pelli, materiali sintetici
analoghi) mantenuto "teso" da tiranti o da ancoraggi fissi: gli
esempi di scuola sono le tende da
accampamento, i tendoni da circo, gli ombrelloni, e via dicendo. Sicché,
essendo quello in discorso un telone di PVC di 900 mq, teso (o quanto meno
disteso) sopra un'intelaiatura, non sembrerebbe inappropriato - ferme le
suesposte riserve - chiamarlo "tensostruttura";
. . . . omissis . . . .
per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, del
bando in data 4 marzo 2003, con il quale il Comune di Bastia Umbra ha indetto
una gara, mediante pubblico incanto, per l'affidamento dei lavori e delle
forniture necessari per la realizzazione in Località XXV Aprile di uno spazio
da adibire allo svolgimento delle attività rionali, comprendente una "tensostruttura"
della superficie coperta di mq. 900 ed un manufatto prefabbricato in legno,
indicando come categoria prevalente la OS33 ed esigendo, ai fini
dell'ammissione, il possesso della relativa attestazione S.O.A., nonché di ogni
altro atto e/o provvedimento presupposto, connesso, conseguente e/o collegato,
tra cui - in quanto occorra - la delibera di indizione e quelle di approvazione
dei progetti e degli atti di gara (tutte di estremi e contenuti ignoti), il
disciplinare di gara, il capitolato speciale d'appalto, la nota firma del
Progettista (vistata dal Responsabile del procedimento) in data 21 marzo 2003,
il verbale relativo alla seduta pubblica del 31 marzo 2003, ogni determinazione
cui si deve l'esclusione della C. s.r.l. dalla gara, nonché gli eventuali
provvedimenti di aggiudicazione (provvisoria e definitiva) assunti a beneficio
della controinteressata.
Considerato che:
- l'opera oggetto della gara è la realizzazione di una
copertura consistente in un telone di 900 mq e della correlata tamponatura
laterale mobile, ambedue in teli di PVC, il tutto sostenuto da uno scheletro di
strutture di legno, in guisa da definire uno spazio coperto per manifestazioni
pubbliche, spettacoli, ecc.;
- l'opera stessa è stata considerata dall'ente appaltante,
con riferimento alle classificazioni di cui al D.M. n. 34/2000, come una
copertura speciale e, più in particolare, come una "tensostruttura";
- di conseguenza l'ente appaltante ha richiesto, per la
partecipazione alla gara, la qualificazione OS 33 ("coperture speciali"),
non posseduta dalla ricorrente, che per questo è stata esclusa;
- nel gravame si sostiene l'erroneità della qualificazione
dell'opera e dell'inerente richiesta della qualificazione OS 33, affermando che
la natura prevalente dell'opera medesima sarebbe quella di struttura
prefabbricata in legno per la cui realizzazione sarebbe quindi necessaria la
qualificazione OS 32 ("strutture in legno"), posseduta (solo)
dalla ricorrente, e non la OS 33;
- si profilano così due distinte questioni:
a) se sia corretta la classificazione dell'opera come "copertura
speciale" e più precisamente "tensostruttura", con la
conseguente richiesta della qualificazione OS 33;
b) se, indipendentemente da ciò, la qualificazione OS 32 sia
comunque pertinente all'opera e quindi utile per la partecipazione alla gara;
- riguardo alla prima questione, il Collegio osserva che,
almeno in prima approssimazione, sembra difficile negare che l'opera in
progetto sia, in effetti, una "copertura speciale", atteso che
la declaratoria di questa categoria nel d.P.R. 34/2000 ("OS 33:
Coperture speciali - Riguarda la costruzione e la manutenzione di coper-ture
particolari comunque realizzate quali per esempio le tensostrutture, le
coperture geodetiche, quelle copri-scopri, quelle pannellate e simili"),
siccome formulata a titolo dichiaratamente esemplificativo, si presta ad una
interpretazione relativamente estensiva. In questa luce potrebbe risultare di
secondaria importanza stabilire se sia puntualmente corretta la denominazione
di "tensostruttura" usata negli atti progettuali: ed invero,
dato e non concesso che non si tratti di "tensostruttura" in
senso stretto, ciò non basterebbe ad escludere che l'opera rientri tuttavia
(come in realtà sembra) fra le "coperture speciali".
Va notato, al riguardo, che la parte ricorrente si diffonde
nel criticare la correttezza della denominazione "tensostruttura",
come se in ciò si esaurisse la discussione, ma non porta alcun contributo
rivolto a dimostrare che l'opera in progetto, oltre a non rientrare (a suo
avviso) nella species "tensostrutture" non rientri nemmeno nel
genus "coperture speciali" ovvero "coperture particolari
comunque realizzate".
Peraltro, sempre in prima approssimazione, e nei limiti in
cui competa a questo Collegio pronunciarsi su tali questioni tecniche, la
denominazione "tensostruttura" non risulta ictu oculi errata:
la documentazione tecnica prodotta dalla parte ricorrente (cfr. doc. 25:
estratto da "La piccola Treccani", vol. XI) dimostra che si
denominano così le strutture realizzate con un materiale leggero e flessibile
(tela, rete, pelli, materiali sintetici analoghi) mantenuto "teso"
da tiranti o da ancoraggi fissi: gli esempi di scuola sono (sempre secondo la
citata documentazione di parte ricorrente) le tende da accampamento, i tendoni
da circo, gli ombrelloni, e via dicendo. Sicché, essendo quello in discorso un
telone di PVC di 900 mq, teso (o quanto meno disteso) sopra un'intelaiatura,
non sembrerebbe inappropriato - ferme le suesposte riserve - chiamarlo "tensostruttura";
- a parte tutto ciò, è risolutiva ed assorbente l'altra
questione: se la qualificazione OS 32, posseduta dalla ricorrente, sia pertinente
all'opera in progetto. La risposta, ad avviso del Collegio, non può essere che
negativa. La declaratoria della OS 32 è la seguente: "Strutture in
legno. Riguarda la produzione in stabilimenti industriali ed il montaggio in
situ di strutture costituite di elementi lignei pretrattati".
Nel caso in esame, è bensì previsto uno "scheletro"
in legno, ma l'opera non consiste solo in questo; essa è caratterizzata, al
contrario, dalla copertura in PVC (oltre che dalle analoghe pannellature
laterali). Quest'ultima non può essere considerata irrilevante ai fini della
qualificazione, quasi fosse una mera rifinitura ovvero un accessorio: è,
invece, l'elemento primario e caratteristico, ed è semmai la struttura in legno
l'elemento servente rispetto a quella;
- di qui deriva l'infondatezza della pretesa sostanziale
avanzata nel gravame giacché la qualifica OS 32 non avrebbe potuto essere
richiesta dal bando, come sostenuto dalla ricorrente; essa non sarebbe stata
abilitante alla completa esecuzione dell'opera in questione, ma, a tutto
concedere, alla realizzazione della sola parte lignea della stessa.
Per tali ragioni il ricorso deve essere rigettato.