NUOVO REGOLAMENTO
REGIONALE PER LE CASE POPOLARI E CANONE MODERATO
Il nuovo Regolamento, approvato dal Consiglio della Regione
Lombardia in data 3 febbraio 2004, recante "Criteri generali per
l'assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica", definisce le nuove procedure per l'assegnazione degli
alloggi di edilizia residenziale pubblica (erp), cioè gli alloggi realizzati o
recuperati da enti pubblici a totale carico o con il concorso/contributo dello
Stato o della Regione, ma anche quelli acquisiti, realizzati o recuperati dagli
Enti Locali e da enti pubblici per le finalità sociali proprie dell'erp.
Il nuovo Regolamento definisce, inoltre, tre tipologie abitative:
· l'edilizia residenziale a canone moderato;
· l'edilizia residenziale a canone sociale;
· la locazione temporanea.
Edilizia residenziale a canone moderato
Il "canone moderato" rappresenta la novità assoluta di
questo Regolamento, che va ad affiancarsi al più tradizionale canone sociale.
E' un canone rivolto ad una tipologia di utenti che vivono in
condizioni economiche non tanto basse da poter rientrare nella fascia del
canone sociale, ma nemmeno tanto alte da poter sostenere un canone a valori di
mercato.
Possono accedere a questa nuova tipologa di edilizia residenziale i
nuclei familiari aventi un reddito non superiore a 17.000 € - calcolato secondo
le regole ISEE ((Indice valutativo della condizione socio economica che tengono
conto di una serie di parametri che vanno dalla condizione familiare a quella
abitativa, da quella economica a quella dell'anzianità di residenza in Regione
Lombardia.
La Giunta regionale emanerà appositi bandi per realizzare edilizia
residenziale da assoggettare a questa nuova tipologia di canone.
Edilizia residenziale a canone sociale
E' la più tradizionale edilizia residenziale destinata alle famiglie
che si trovano in particolare stato di bisogno.
Il nuovo Regolamento ha provveduto ad innalzare i limiti massimi di
reddito per accedere alle graduatorie per l'assegnazione di questa tipologia di
alloggi. Grazie a questa novità, il limite di reddito, espresso come valore
ISEE, viene fissato sui 14.000 € annuali. Potranno così accedere alle
graduatorie fasce di popolazione che, nonostante abbiano un lavoro, non sono
nelle condizioni di trovare un alloggio.
Locazione temporanea
La Regione Lombardia estende questa tipologia di locazione
(originariamente prevista dalla legge 431/98 solo per i lavoratori con
contratto temporaneo) anche ad altre categorie di persone aventi l'esigenza di
soggiornare in Regione Lombardia per un periodo di tempo limitato.
Una serie di altre novità introdotte dal Regolamento riguardano:
· le procedure di accesso all'edilizia residenziale pubblica: i
bandi saranno sempre aperti e le graduatorie aggiornate con cadenza semestrale
da parte dei Comuni;
· le procedure per l'assegnazione degli alloggi: non saranno più
curate dalle Commissioni Comunali, ma redatte con l'utilizzo di un software
informatico. Le case rese libere dovranno essere riassegnate dai Comuni entro
30 giorni, al fine di ottimizzarne l'utilizzo;
· i criteri per la valutazione della situazione socio-economica del
richiedente e della sua famiglia: un indice considera la condizione familiare
(ossia la presenza di anziani, portatori di hsndicap, figli minori, ecc.), la
condizione economica (calcolata attraverso la parametrazione del reddito e del
patrimonio familiare), la condizione abitativa (ossia la presenza di sfratto
esecutivo, la convivenza in alloggi sovraffollati o inagibili, ecc.) e l'
"anzianità di residenza" in Lombardia;
le misure per la lotta
all'abusivismo: non è più prevista alcuna sanatoria per chi occupa senza titolo
una casa di edilizia residenziale pubblica. Chi ha occupato abusivamente case
popolari non può presentare nuove domande di erp per un periodo di 5 anni.