INPS - CONGEDI
PARENTALI - ADOZIONE E AFFIDAMENTO - ULTERIORI CHIARIMENTI DELL’ISTITUTO - CIRCOLARE N.
33/2004
L’Inps, con circolare n. 33 del 17 febbraio 2004, ha fornito
ulteriori chiarimenti in ordine alla disciplina relativa all’indennità per
congedo parentale riconosciuta nel caso di adozione e affidamento.
In particolare,
modificando parzialmente le precedenti indicazioni, l’Istituto ha precisato che
l’indennità in parola è erogabile al compimento dei 6 anni di età del bambino
adottato/affidato per complessivi 6 mesi indipendentemente dalle condizioni di
reddito. Invece, dopo il compimento dei 6 anni e fino al compimento degli 8
anni, il periodo di congedo parentale è indennizzabile per complessivi 6
mesi indipendentemente dalle condizioni reddituali se richiesto entro i 3
anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato, ovvero
subordinatamente alle condizioni reddituali per qualsiasi periodo richiesto
dopo 3 anni dall’ingresso. Infine, l’Inps ha chiarito che in caso di bambini
che all’atto dell’adozione o dell’affidamento abbiano un’età compresa tra i 6 e
i 12 anni, il congedo e a relativa indennità sono riconoscibili solo se il
beneficio di cui trattasi sia richiesto per complessivi 6 mesi entro i 3
anni dall’ingresso in famiglia.
Di seguito si pubblica il testo della circolare in parola. I
modelli richiamati dalla circolare sono reperibili sul sito internet dell’Inps,
all’indirizzo www.inps.it, sezione modulistica.
Inps
Circolare n. 33 del 17 Febbraio 2004
Oggetto:
Congedo parentale in caso di adozione o di affidamento. Chiarimenti.
In relazione alla Circolare n. 8 del 17 gennaio 2003,
paragrafo 7 (congedo parentale in caso di adozione o di affidamento), si
forniscono, a seguito di ulteriore disanima della problematica, le seguenti
indicazioni, alcune delle quali comportano una parziale modifica delle istruzioni
contenute nel paragrafo stesso.
1) Bambini fino ai 6 anni di età.
In caso di adozione o di affidamento, l’indennità di cui
all’art. 34, comma 1, del D. Lgs. 151/2001 (T. U. sulla maternità), pari al 30
% della retribuzione, è riconoscibile, ai sensi dell’art. 36, comma 2, del
decreto medesimo, indipendentemente dalle condizioni di reddito del
richiedente,per un periodo di congedo parentale complessivo di sei mesi tra i
due genitori, fino al compimento dei 6 anni di età del bambino adottato o
affidato.
Per i periodi eccedenti i sei mesi (fino ad 11 mesi
complessivamente spettanti ai due genitori) l’indennità è riconoscibile
subordinatamente alle condizioni reddituali.
Se il reddito è superiore ai limiti stabiliti, il richiedente
ha diritto al congedo, ma non alla indennità.
2) Bambini tra i 6 e gli 8 anni di età.
L’art. 36 sopra citato dispone inoltre che il congedo
parentale può essere fruito, in ogni caso, nei primi tre anni dall’ingresso in
famiglia del minore.
Ciò significa che, dopo il compimento dei 6 anni di età e
fino al compimento degli 8 anni, il congedo è indennizzabile indipendentemente
dalle condizioni reddituali, per un periodo complessivo di sei mesi tra i due
genitori, se richiesto entro i 3 anni dall’ingresso in famiglia del minore
adottato/affidato e, fermo restando il suddetto limite temporale,
subordinatamente alle condizioni reddituali, se richiesto per
periodi eccedenti i sei mesi.
Laddove, invece, il congedo parentale sia richiesto dopo i 3
anni dall’ingresso in famiglia del minore, qualsiasi periodo (e cioè, sia che
si tratti dei primi 6 mesi che dei periodi eccedenti questi ultimi, vale a dire
ulteriori rispetto a quelli fruiti fino a 6 anni) è indennizzabile, fermi
restando gli altri requisiti, subordinatamente alle condizioni reddituali,
mentre se il reddito è superiore ai limiti stabiliti, il richiedente ha diritto
al congedo, ma non all’indennità.
3) Bambini tra i 6 e i 12 anni (al momento dell’adozione
o dell’affidamento).
Per quanto riguarda, infine, i bambini che all’atto
dell’adozione o dell’affidamento abbiano un’età compresa tra i 6 e i 12 anni di
età (comma 3 dello stesso art. 36), il congedo parentale e la relativa
indennità spettano nella sola ipotesi in cui il congedo stesso sia richiesto
entro i 3 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato
(indipendentemente dalle condizioni reddituali per complessivi 6 mesi, ovvero
subordinatamente alle condizioni reddituali per periodi eccedenti i 6 mesi). In
caso di richieste successive ai 3 anni dall’ingresso, l’indennità e il congedo
non spettano neppure subor-dinatamente alle condizioni reddituali.
4) Modulario.
Si allega “facsimile” del mod. Ast. Fac., relativo ai soli
lavoratori dipendenti, aggiornato secondo le indicazioni della presente
circolare.
Con riguardo alle richieste di congedo parentale delle lavoratrici autonome, va utilizzato il modello AST. FAC. LAV. AUT., la cui versione aggiornata sarà al più presto resa nota alla Sedi mediante l’inserimento in apposita circolare.