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L’ASSOCIAZIONE AL RINNOVO DELLE CARICHE, ALBERTO GIACOMELLI LASCIA LA
PRESIDENZA
BRESCIA - Si svolgerà a porte chiuse l’assemblea 2004 del Collegio
Costruttori Edili di Brescia, in programma sabato 8 maggio. Il motivo è
determinato dalla scadenza elettorale per il rinnovo delle cariche
associative. Alberto Giacomelli, presidente del Collegio per 16 anni
(dall’80 al ’90 e dal ’99 ad oggi), lascia sia per motivi di statuto sia
«per favorire il necessario ricambio». Ieri, nella sede di via Foscolo,
Giacomelli, con i vicepresidenti Vitaliano Gaidoni, Arturo Dotti e Mario
Parolini, ha analizzato lo stato dell’arte del comparto, le prospettive, i
problemi. La definitiva approvazione del Prg di Brescia «rappresenta un
momento positivo quantomeno per dare delle certezze a chi opera», ha detto
Giacomelli. Anche se «troppi anni di attesa hanno determinato seri problemi
sia per i costruttori sia per la clientela. Un esempio? Nella zona Nord di
Brescia nel ’97 l’incidenza del costo d’area sul metro quadro costruito era
di circa 300 euro, oggi è di 1.500 euro. Se a questo si aggiungono altri
4/500 euro per gli oneri e il costo della costruzione, è comprensibile come
un appartamento nuovo non possa costare meno di 3mila euro al metro quadro».
Comunque sia, il «tanto trascurato» comparto edile, forte di un trend di
crescita positivo per sei anni di seguito (fatto inedito) ha saputo creare
soprattutto occupazione. Certo, ha proseguito Giacomelli, nei primi mesi del
2004 alcuni problemi iniziano a manifestarsi, soprattutto in ragione di una
crisi economica diffusa che non sembra volgere al termine. Ciò detto nel
2003 le imprese edili hanno dato lavoro a 23mila dipendenti, un dato in
fortissima ascesa rispetto al precedente (+11%), motivato anche dalla
regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari.
Non è mancato un giudizio su alcune delle iniziative promosse dagli enti
locali. «La Provincia ha predisposto il Piano cave dimostrandosi aperta e
disponibile a contributi e pareri. Ora il Piano è in attesa
dell’approvazione della Regione: il Collegio è dell’avviso che la volumetria
degli inerti prevista sia soddisfacente». «Con riferimento al Ptc (Piano
territoriale di coordinamento) - sottolinea ancora Giacomelli - apprezziamo
pure il dialogo aperto con l’Amministrazione del Broletto, pur se manteniamo
alcune perplessità su qualche elemento di dirigismo, anche se lo strumento
proposto merita di essere sperimentato». Il rammarico è invece quello
storico, legato all’annosa questione della mancata realizzazione
dell’Autostrada della Valtrompia. «Qui serve un’accelerazione, o qualche
nuova iniziativa - dice Giacomelli - ma nulla deve essere lasciato intentato
per cercare di realizzare un’opera la cui necessità non ha bisogno di essere
ulteriormente illustrata».
L’assemblea a porte chiuse del prossimo 8 maggio, quindi, nominerà il nuovo
consiglio del Collegio Costruttori Edili.
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