Giornale di Brescia
Mercoledì 5 maggio 2004

 

 ECONOMIA E FINANZA  

  Collegio Costruttori all’assemblea: «Il rincaro delle aree copre il 50% del costo al mq.»

 

Il presidente Alberto Giacomelli

  

  L’ASSOCIAZIONE AL RINNOVO DELLE CARICHE, ALBERTO GIACOMELLI LASCIA LA PRESIDENZA

  BRESCIA - Si svolgerà a porte chiuse l’assemblea 2004 del Collegio Costruttori Edili di Brescia, in programma sabato 8 maggio. Il motivo è determinato dalla scadenza elettorale per il rinnovo delle cariche associative. Alberto Giacomelli, presidente del Collegio per 16 anni (dall’80 al ’90 e dal ’99 ad oggi), lascia sia per motivi di statuto sia «per favorire il necessario ricambio». Ieri, nella sede di via Foscolo, Giacomelli, con i vicepresidenti Vitaliano Gaidoni, Arturo Dotti e Mario Parolini, ha analizzato lo stato dell’arte del comparto, le prospettive, i problemi. La definitiva approvazione del Prg di Brescia «rappresenta un momento positivo quantomeno per dare delle certezze a chi opera», ha detto Giacomelli. Anche se «troppi anni di attesa hanno determinato seri problemi sia per i costruttori sia per la clientela. Un esempio? Nella zona Nord di Brescia nel ’97 l’incidenza del costo d’area sul metro quadro costruito era di circa 300 euro, oggi è di 1.500 euro. Se a questo si aggiungono altri 4/500 euro per gli oneri e il costo della costruzione, è comprensibile come un appartamento nuovo non possa costare meno di 3mila euro al metro quadro». Comunque sia, il «tanto trascurato» comparto edile, forte di un trend di crescita positivo per sei anni di seguito (fatto inedito) ha saputo creare soprattutto occupazione. Certo, ha proseguito Giacomelli, nei primi mesi del 2004 alcuni problemi iniziano a manifestarsi, soprattutto in ragione di una crisi economica diffusa che non sembra volgere al termine. Ciò detto nel 2003 le imprese edili hanno dato lavoro a 23mila dipendenti, un dato in fortissima ascesa rispetto al precedente (+11%), motivato anche dalla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari. Non è mancato un giudizio su alcune delle iniziative promosse dagli enti locali. «La Provincia ha predisposto il Piano cave dimostrandosi aperta e disponibile a contributi e pareri. Ora il Piano è in attesa dell’approvazione della Regione: il Collegio è dell’avviso che la volumetria degli inerti prevista sia soddisfacente». «Con riferimento al Ptc (Piano territoriale di coordinamento) - sottolinea ancora Giacomelli - apprezziamo pure il dialogo aperto con l’Amministrazione del Broletto, pur se manteniamo alcune perplessità su qualche elemento di dirigismo, anche se lo strumento proposto merita di essere sperimentato». Il rammarico è invece quello storico, legato all’annosa questione della mancata realizzazione dell’Autostrada della Valtrompia. «Qui serve un’accelerazione, o qualche nuova iniziativa - dice Giacomelli - ma nulla deve essere lasciato intentato per cercare di realizzare un’opera la cui necessità non ha bisogno di essere ulteriormente illustrata». L’assemblea a porte chiuse del prossimo 8 maggio, quindi, nominerà il nuovo consiglio del Collegio Costruttori Edili.