Giornale di Brescia
Domenica 9 maggio 2004

 

 
 ECONOMIA E FINANZA  

  Ieri l’assemblea del Collegio costruttori edili per il rinnovo delle cariche interne
Edili, Giacomelli lascia
Ha guidato la categoria per 16 anni. Domani il successore

    


BRESCIA


 

L’analisi dettagliata dell’andamento economico del comparto e le proiezioni in chiave 2004; il dialogo con le istituzioni; la verifica critica della politica fiscale. Sono questi i temi proposti nel corso dei lavori dell’assemblea del Collegio Costruttori Edili di Brescia. L’assise, che si è svolta a porte chiuse in ottemperanza alle procedure per il rinnovo delle cariche (il risultato dello spoglio verrà reso noto nella giornata di lunedì), ha visto la partecipazione di numerosi iscritti. Al tavolo dei relatori (gli interventi sono stati coordinati dal presidente della Scuola Edile, Franco Donati), il presidente uscente Alberto Giacomelli con i vicepresidenti Arturo Dotti, Vitaliano Gaidoni e Mario Parolini. Nel suo dettagliato intervento, Giacomelli ha preso atto dei significativi e positivi dati che hanno contraddistinto il 2003, un altro periodo eccezionale per il settore delle costruzioni, ma non ha sottaciuto i primi segnali di controtendenza che porteranno l’edilizia a chiudere l’anno corrente con un trend di crescita inferiore rispetto al passato. «I segnali del rallentamento - ha sottolineato Giacomelli - incideranno anche sull’occupazione. Sarà quindi difficile ripetere il record dello scorso esercizio, che ha chiuso con oltre 23mila dipendenti iscritti». Ciò detto, Giacomelli ha posto anche l’accento sui temi che riguardano il rapporto fra le imprese e le istituzioni. «Sul fronte delle opere pubbliche - ha detto - non avvertiamo quei segnali di rilancio concreto che ci saremmo attesi, probabilmente sulla capacità di investire dello Stato pesa un deficit pubblico pesante, che ingessa i bilanci». «Se è vero che il Fisco ha un poco cambiato rotta, riducendo il prelievo sulla rivalutazione dei cespiti ed ha confermato le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione - ha detto ancora il presidente del Collegio - non sono state attuate quelle riduzioni utili a premiare ancor meglio l’investimento immobiliare». Mentre il settore attende ancora la nuova legge urbanistica della Regione Lombardia, a Brescia si prende atto delle modifiche apportare al nuovo Prg del capoluogo che consentono una maggiore chiarezza operativa, dell’approvazione in Provincia sia del Piano Territoriale di Coordinamento («che semplifica e ottimizza le procedure»), sia del Piano Cave («che mette a disposizione dei costruttori la materia prima, ossia gli inerti»). Tornando alla questione delle infrastrutture, Alberto Giacomelli ha manifestato viva preoccupazione per il destino del progetto che riguarda il collegamento con la Valtrompia («servono nuove iniziative»), mentre ha auspicato tempi rapidi per la Direttissima Brescia-Milano. Tra gli argomenti non poteva mancare l’accenno al forte turn-over delle imprese che - come Giacomelli ha ricordato in altre occasioni - denota un’eccessiva facilità nell’accesso alla professione. «Il Collegio di Brescia - ha ribadito - è fatto di persone serie e di costruttori seri. Escludo, anche per il futuro, che la nostra realtà possa farsi tramite e tutelare quella pur minima parte di operatori che non rispondano ai requisiti propri della professionalità, soprattutto oggi, alla vigilia di una riforma che implicherà la certificazione contributiva anche per i lavori privati». Alberto Giacomelli lascia la presidenza del Collegio dopo un’esperienza che lo ha visto al vertice dell’associazione, pur se non continuativamente, per sedici anni. Durante l’assemblea sono intervenuti Giuliano Campana (presidente della Cassa Assistenziale Paritetica Edile), Franco Donati (presidente uscente della Scuola Edile), Enrico Mazzucchi (presidente del Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione Infortuni) e Alberto Silvioli (Comitato dei revisori dei conti).