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 Il presidente Giuliano Campana
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Un confronto... costruttivo. Pur nella franchezza delle posizioni.
Incontro tra il Collegio costruttori, rappresentato dal neo-presidente
Giuliano Campana, ed il Comune, nelle vesti dell’assessore all’Urbanistica,
Mario Venturini, e del presidente della commissione consiliare, Fausto
Baresi. Oggetto i parametri ed i criteri per l’edilizia residenziale
convenzionata, secondo le norme tecniche del nuovo Piano regolatore,
definiti dal Consiglio comunale il 7 giugno.
Il Prg prevede che gli interventi, in aree di trasformazione, superiori a
7.000 mq di superficie destinata alla residenza devono prevedere una
convenzione che riservi una quota all’affitto od alla vendita a prezzi e
condizioni, appunto, «convenzionati» con il Comune. Per la città antica, le
«zone A», l’obbligo della convenzione dovrebbe scattare con i 1.200 mq di
superficie.
Il Collegio costruttori ha esaminato i provvedimenti e raccolto numerose
istanze degli associati, preoccupati - come già era emerso dopo l’adozione
del Piano - che i vincoli possano rallentare, rendere non economiche o
addirittura paralizzare alcune iniziative.
Il presidente Campana ha, pertanto, illustrato i timori e le perplessità
della categoria all’assessore Venturini ed a Baresi, sottolineando che i
maggiori interrogativi si appuntano sulla parte relativa alla città antica,
per la quale «l’indeterminatezza degli oneri di convenzione, l’inaccettabile
connessa discrezionalità nonchè gli oneri finanziari, tecnici ed
organizzativi ostacoleranno fortemente, e talvolta potranno impedire,
investimenti su immobili di dimensioni non molto rilevanti». «Senza contare
- ha aggiunto il geom. Campana - che innegabilmente la norma può offrire il
fianco a qualche ricorso al giudice amministrativo, aggiungendo così
un’ulteriore, e molto pesante, incertezza».
Venturini ha confermato che tra gli obiettivi primari dell’Amministrazione
vi è quello di favorire il recupero e la rivitalizzazione del tessuto
urbano. È in quest’ottica che il Consiglio comunale ha fissato le regole
dell’edilizia convenzionata nelle aree di trasformazione (mentre nulla è
ancora definito per la città antica). Un atto che, per il Comune, «non
dovrebbe impedire né ostacolare gli interventi convenzionati nelle aree
esterne, in tutto una decina». L’assessore ha ribadito la convinzione che il
provvedimento sia nell’interesse della cittadinanza, ma ha assicurato che
intende tener conto delle istanze degli operatori e che l’applicazione della
nuova normativa verrà periodicamente monitorata, con la piena apertura alle
osservazioni: «Qualora, alla prova dei fatti, si manifestasse l’esigenza di
correttivi, l’Amministrazione valuterà le relative proposte con la massima
disponibilità».
Tale disponibilità sarà ancora maggiore per la città antica. Venturini si
prefigge di seguire con particolare attenzione le prime istanze che verranno
presentate per le zone A, senza scartare a priori alcuna opzione né
ostacolare iniziative praticabili e realizzabili.
Anche l’arch. Baresi ha ribadito che il provvedimento si propone di
coniugare le trasformazioni più significative con un indirizzo politico che
privilegia forme di calmieramento dei prezzi di vendita; nel contempo, ha
riconosciuto le difficoltà e la delicatezza connesse con l’applicazione di
forme di edilizia convenzionata nelle aree della città antica.
Al termine, Campana ha assicurato che l’azione di stimolo del Collegio
costruttori nei confronti dell’Amministrazione comunale proseguirà con
spirito collaborativo.
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