Giornale di Brescia
Mercoledì 15 dicembre 2004

   

 ECONOMIA E FINANZA  

GIORNATA PER LA SICUREZZA Convegno alla Scuola Edile per fare il punto sulle cose fatte e quelle ancora da fare
Cantieri più sicuri, ma lo sforzo non si ferma

      


Silvano Danesi


BRESCIA


 

 «Una manifestazione non di enfasi, ma di impegno costante, perché nonostante i numerosi sforzi i risultati non sono soddisfacenti». Sintetizza così, Angiolino Legrenzi, direttore del Collegio costruttori, il senso della «Giornata per la sicurezza nei cantieri edili», che ieri è stata celebrata in tutta Italia e che a Brescia, in via Garzetta, nella sede della Scuola edile, ha visto imprenditori, sindacalisti e responsabili dei vari enti preposti, fare il punto della situazione, dopo che sono stati costituiti oltre trecento enti paritetici e spesi ben 75 milioni di euro, pari al costo di 100mila visite di controllo, condotte da oltre 500 tecnici. I risultati sono insoddisfacenti. Il coro è unanime. Lo dice Aldo Pollonio, presidente del Comitato paritetico di Brescia, quando, dopo aver ricordato gli sforzi della categoria («che non ha mai abbassato la guardia sul tema degli infortuni»), sottolinea come il numero assoluto di incidenti nel settore edile sia alto. Un triste conteggio che va in gran parte addebitato alla struttura dell’edilizia, «composta - dice Pollonio - in larga misura da aziende piccole e piccolissime». Le affermazioni di Pollonio trovano immediata eco nelle parole di Giuliano Campana, presidente del Collegio costruttori, il quale senza mezzi termini ammette che «nel campo della sicurezza tanto è stato fatto, ma sappiamo bene che molto rimane da fare». Campana stigmatizza come «l’incidenza degli infortuni sia anche diretta conseguenza della proliferazione di forme di lavoro irregolare, cui fanno putroppo ancora ricorso alcune imprese». Nascono e muoiono, così, pseudo imprese che spesso operano nell’illegalità. Da qui l’impegno concorde di imprenditori e sindacati, negli enti bilaterali, per arginare il fenomeno. Tra i provvedimenti che Campana ha ricordato, uno dei più significativi, assunto recentemente e diventato legge, è quello che la denuncia di assunzione di un dipendente venga effettuata il giorno precedente a quello di inizio del lavoro e non, come prima, entro i cinque giorni successivi, togliendo così ogni pretesto a chi gioca sull’equivoco. Raffaele Merigo, vicepresidente del Comitato paritetico, ha messo a fuoco il tema della formazione, che secondo Merigo «presuppone un apporoccio sistematico». Anche Merigo, in accordo con gli altri oratori, segnala la presenza di «aree di lavoro precario e non regolare», spesso associate «alla microimpresa e alla frammentazione produttiva». Un aspetto, questo, che fa dire a Giuseppe Bonaiti della Cisl, che parla a nome delle tre organizzazioni sindacali, che bisognerebbe istituire una patente a punti per le imprese. Nel frattempo i dati indicano un aumento degli infortuni deununciati: 1.273 nel 2001, 1.325 nel 2002, 1.326 nel 2003, anche se l’incidenza pecentuale sugli occupati flette leggermente. Interessante anche il dato delle inadempienze riscontrate sui cantieri nel corso delle ispezioni: 16.803 nel 2000, 15.210 nel 2001, 14.304 nel 2002 e, in salita, 15.173 nel 2003.