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 Luigi Morgano
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BRESCIA
Dalla «manovra» sugli oneri il Comune di Brescia (l’assessore
alla partita è il vicesindaco Luigi Morgano) si attende, nel 2005, un
maggiore introito di 1,8 mln di euro che, rispetto al totale 2004 di 14,5
mln di euro, rappresenta un incremento medio del 12,4%. La stima è
ovviamente prudenziale e tiene conto anche del fatto che, probabilmente, le
tariffe non dovrebbero essere ulteriormente ritoccate se non dopo almeno un
triennio. Le ragioni dell’Amministrazione comunale sono spiegate nella
delibera che ha in oggetto l’adeguamento tariffario. «Decorsi tre anni dalla
precedente determinazione, i costi delle opere di urbanizzazione sono
sensibilmente accresciuti sia per il processo inflativo (mediamente il 14%),
sia per un più elevato livello prestazionale che ormai viene richiesto in
tutte le realizzazioni: spazi aperti più curati, materiali più pregiati,
spazi aperti più curati, livelli di finitura e simili». Da qui la decisione
di procedere ai rincari che, a dire il vero, non erano inattesi. Inaspettata
semmai è stata la quantificazione degli aumenti che, come mostriamo nella
tabella a fianco, presenta delle punte di incremento significative,
giustificate dallo stesso testo con il rincaro dei costi attribuibili
appunti all’incidenza delle opere di urbanizzazione sulle casse comunali.
«L’adeguamento del sistema tariffario relativo ai contributi di
urbanizzazione - ha sottolineato Luigi Morgano - comporterà dal prossimo
anno un aumento del costo di costruzione, in base alle variazioni registrate
sull’indice Istat dal 2001 al 2004 e degli oneri di urbanizzazione, in
misura mediamente pari al 18, 20% delle tariffe precedentemente praticate».
Il rincaro - spiega sempre il vicesindaco - «è essenziale al sostegno delle
politiche di investimento e al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio».
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