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venerdì 29 aprile 2005 pag. 28
Il bilancio Cape. Anche l’anno scorso in
aumento sia le aziende, che i lavoratori del settore (molti gli
extracomunitari)
L’edilizia conferma la crescita
Silvioli: 2004 positivo. Prospettive ok,
nonostante qualche perplessità
Un
altro anno di crescita, prospettive sostanzialmente positive
nonostante qualche perplessità. È la sintesi del 2004 e del futuro
di breve periodo per il comparto edile bresciano: un quadro emerso
ieri durante il tradizionale incontro nella sede della Cassa
assistenziale paritetica edile (Cape) di Brescia, per la
presentazione del bilancio consuntivo dell’attività. Con il
presidente, Alberto Silvioli, sono intervenuti anche il vice
presidente, Antonio Lazzaroni (segretario generale della Filca-Cisl)
e il direttore della Cape, Dario Paroni. L’occasione è servita anche
per ricordare la storia della Cassa paritetica, che l’anno prossimo
taglierà l’importante traguardo dei 60 anni.
Numeri in crescita. «Il 2004 è stato un buon anno, direi
ottimo», ha sottolineato il presidente, Alberto Silvioli,
aggiungendo che «l’entusiasmo non manca e le prospettive sono ancora
all’insegna dell’ottimismo, nonostante qualche perplessità», in
alcuni settori cui contrappone l’avvio di grandi opere destinate a
produrre comunque effetti positivi. Una performance del comparto
edile che può trovare conferma nei numeri della Cassa assistenziale
paritetica edile. Nello scorso esercizio (va da ottobre a settembre,
lo ricordiamo) le aziende iscritte e attive sono state 4.239, in
crescita rispetto alle 4.084 dell’anno prima, la media mensile di
imprese attive è stato di 3.384 sostanzialmente in linea con le
3.386 dell’anno prima. Le nuove imprese iscritte alla Cape sono
state 717 (cui si contrappongono 559 che hanno cessato), mentre gli
addetti in più sono stati 200. In dettaglio il numero di lavoratori
attivi presenti nell’esercizio è passato da 23.217 a 23.411, mentre
la media mensile degli occupati da 16.327 a 16.102. È dal 1998 - è
stato sottolineato - che si registra un aumento della manodopera.
Anche nei primi quattro mesi del 2005 non si è registrata la temuta
flessione nel numero di lavoratori, a ulteriore conferma dello stato
di salute del settore. In aumento anche l’imponibile salariale,
passato da 190,264 milioni a 195,047 milioni nel 2004: l’incremento
del 2,51% è dovuto soprattutto agli aumenti salariali derivanti dal
rinnovo del contratto nazionale.
Stranieri boom. Rilevante - ha sottolineato il presidente
Silvioli - è la presenza di lavoratori con nazionalità estera:
nell’esercizio 2004 sono stati 6.987 contro i 6.645 dell’anno prima.
«La loro mobilità rimane notevole, considerato che a fine anno - ha
detto Silvioli - risultano in forza meno della metà». Un altro dato
sottolineato dalla Cape è rappresentato dalla loro permanenza media
nel settore, quantificata in soli 95 giorni lavorativi. L’attenzione
della Cape è particolare considerato anche l’ingresso nel settore -
come sottolineato ieri - di imprese con titolare straniero, con
un’incidenza percentuale di insolvenza quadrupla (35% contro l’8,25%
sul totale delle aziende) rispetto a quelle guidate da imprenditori
italiani.
Cape senza limiti. La Cassa assistenziale paritetica edile è
attenta anche al sociale - lo conferma l’impegno economico in
occasione dell’evento sismico del novembre scorso - senza per questo
venir meno alla sua mission. Che, tra l’altro, come ha ricordato
Antonio Lazzaroni, si concretizza nell’«organizzare all’interno del
settore le imprese che cercano di farsi solo una concorrenza leale.
La Cape - ha aggiunto - è un ente bilaterale ed è l’unico capace di
rendere univoco un sistema fatto di tante piccole e piccolissime
aziende: è un esempio da seguire». Una realtà «matura che si rinnova
ogni anno per soddisfare le esigenze delle parti interessate», ha
ricordato il presidente, impegnata da sempre anche nel combattere il
lavoro nero: un fenomeno da contrastare anche attraverso il nuovo
«Documento unico di regolarità contributiva».c.c.



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