 |
mercoledì 04 maggio 2005 economia pag. 29
Il Collegio (sabato l’assise) conferma la
crescita del comparto bresciano anche nel 2004
L’edilizia a 2,5 miliardi
«Al settore servono tempi brevi e più
collaborazione col Comune»
Conferma dello stato di salute del settore nel 2004, rinnovato
impegno a fianco delle imprese del comparto puntando anche
sull’accelerazione dei tempi e una maggiore collaborazione con le
istituzioni, iniziando dal Comune. Sono le sottolineature anticipate
ieri dai vertici del Collegio Costruttori di Brescia, durante
l’incontro con la stampa in vista dell’annuale assemblea in
programma sabato (7 maggio) dalle 10 alla Multisala Oz di via
Sorbanella, con gli interventi della vice presidente della Regione,
Viviana Beccalossi, del presidente della Provincia, Alberto Cavalli,
e del sindaco, Paolo Corsini; conclusioni di Claudio De Albertis,
leader dell’Associazione nazionale costruttori edili.
Con il presidente del Collegio Costruttori (1700 aziende iscritte),
Giuliano Campana, ieri, nella sede di via Foscolo, anche i vice
Giuliano Paterlini e Mario Parolini, e il direttore Angiolino
Legrenzi. «Gli elementi statistici - ha sottolineato Campana -
evidenziano anche per il 2004 un andamento positivo del comparto
edile provinciale: l’occupazione è aumentata per il settimo anno
consecutivo, anche se il trend è decisamente rallentato. Il
fatturato stimato del comparto è di circa 2,5 miliardi di euro»,
l’1,5% in più rispetto all’anno prima. «L’erogazione di mutui
fondiari - ha aggiunto - e le richieste di ristorno fiscale per le
ristrutturazioni si sono mantenute a un livello consistente».
Sostenuti anche i dati dell’immobiliare: 1,6 milioni di mq di
compravendite per un valore totale di 2,2 mld.
Le previsioni, anche se difficili, indicano una fase di assestamento
del mercato, mentre sul fronte delle opere pubbliche, come
evidenziato ieri, qualche problema in più, anche di carattere
normativo, soprattutto per le piccole e medie aziende. I vertici del
Collegio hanno lanciano ai sindacati di categoria un invito «a
lavorare uniti per cercare di raggiungere i molti e qualificati
obiettivi », tra i quali la lotta al lavoro irregolare, l’ulteriore
miglioramento della situazione infortunistica oltre che una
riduzione del divario tra costo lordo della manodopera e
retribuzione netta in busta paga. E proprio riguardo una di queste
partite il Collegio ha accolto con soddisfazione il prossimo avvio
del Documento unico di regolarità contributiva.
A livello di confronto con le istituzioni, qualche considerazione
sulle normative e sulle necessità di apportare correzioni (come nel
caso dell’utilizzo dei sottotetti), quindi l’invito al Pirellone «a
riprendere in questa legislatura - ha detto Campana -, con rinnovate
idee, anche la politica della casa. Un recente studio - hanno
aggiunto il presidente e i suoi vice - ha stimato in circa 35 mila i
bresciani che stanno cercando casa», considerando i vari fenomeno in
essere. Un tema da affrontare, tra l’altro, «ripristinando un
massiccio sistema di edilizia sociale a carico pubblico». In
aggiunta i costruttori hanno proposto «programmi misti di iniziativa
pubblico-privata».
Guardando al pubblico, tra l’altro, i vertici del Collegio hanno
sollecitato la Provincia «a procedere nella revisione, aggiornamento
e completamento del Piano territoriale di coordinamento». Al Comune
di Brescia, con il quale il «dialogo è costante» e con il quale
hanno affrontato anche il tema «ancora aperto delle convenzioni
obbligatorie», hanno ribadito la necessità di «tempi brevi. Da
quando un’azienda rileva un’area servono almeno quattro anni per
terminare i lavori». Attenzione anche oneri (medio del 20%, ma con
punte dal 50 al 92%), ma più in generale sulla ricerca di una
«maggiore collaborazione con Palazzo Loggia - hanno concluso i
vertici del Collegio -, per un dialogo sempre più costruttivo».
c.c.
|
|