Giornale di Brescia
Domenica 8 maggio 2005

   

 ECONOMIA E FINANZA  

BILANCI 2004. I costruttori bresciani del Collegio in assemblea: il mercato è favorevole, ma qualche incertezza resta
La solidità da cementare
Campana e De Albertis: l’edilizia regge l’Italia, va sostenuta

 

Claudio De Albertis

La platea dell’assemblea del Collegio costruttori, svoltasi alla multisala Oz di via Sorbanella
  


Gianni Bonfadini


BRESCIA


 

L’edilizia sta sostenendo l’Italia, sostenete l’edilizia, please. Non l’hanno detta proprio così, ma così hanno detto. Potrebbe sembrare un paradosso, ma forse non lo è . Il ragionamento è semplice: l’edilizia e il mattone sono gli unici settori che oggi "tirano" in Italia. Fatti due conti, fra chi lavora nei cantieri e chi nelle fabbriche a preparare materiali che poi vanno a finire nei cantieri, siamo al 20% del Pil, il prodotto interno lordo. Ovverossia: un quinto della ricchezza e del lavoro che oggi vengono prodotti e conseguiti in Italia hanno a che fare con l’edilizia. Un settore - oltre tutto - che almeno per ora non deve fare i conti con le concorrenze delle tigri asiatiche. E quindi, perchè mai non consolidare questa crescita? Claudio De Albertis e Giuliano Campana, presidenti dell’Associazione nazionale costruttori il primo e del Collegio bresciano il secondo, hanno trovato facile sintonia ieri alla multisala Oz, sede deputata per l’annuale assemblea degli impresari bresciani. Suggerimenti, critiche, anche apprezzamenti beninteso, espressi davanti alla platea affollata come capita solo alle prime visioni di grido, con in platea e alla presidenza il mondo della politica bresciana e lombarda: il vicepresidente del Pirellone, Viviana Beccalossi, il presidente della provincia, Alberto Cavalli, il sindaco della città, Paolo Corsini, più un nutrito drappello di deputati nazionali e regionali. Pur se con ottiche diverse, De Albertis e Campana hanno convenuto sulla proposta: l’edilizia va sostenuta, perlomeno non penalizzata. De Albertis ha voluto solo fare un esempio, anzi due, per dire di come incoraggiando il settore si faccia girare al meglio la macchina dell’intera economia. Se è vero - ha convenuto De Albertis con le analisi del Governo - che la partita vera è quella del recupero di competitività, uno degli aspetti per fare recuperare competitività al sistema nazionale è quello, ad esempio, di favorire la mobilità sul lavoro, di incoraggiare la flessibilità negli insediamenti. E quindi servirebbe - in particolare in Italia - un mercato più ampio degli affitti. Non è la richiesta (che pur resta) di avere maggiori abitazioni "pubbliche", semmai si chiede una politica a favore di chi (privato) potrebbe investire in case da affittare se solo una politica fiscale lo consentisse. Quel che sorprende - lo ha ribadito Campana - è che si è imboccata una strada opposta: non solo non si è agevolato l’investimento immobiliare, ma la Finanziaria 2005 - «che pur ricorderemo come essere la prima a ridurre le imposte sui redditi» - è andata in direzione opposta con l’aumento di bolli, concessioni governative, di registro, ipotecarie e via andando. Ecco: una politica di questo tipo è anti-competitiva perchè non incoraggia la nascita di nuovi mercati (quello dell’affitto), mentre una direzione opposta incentiverebbe il settore con benefici a ricaduta su quell’altro aspetto. Ad evitare equivoci: non sono state solo lamentazioni verso terzi. Campana, e prima di lui i presidenti della Cassa edile Alberto Silvioli e del Comitato paritetico Aldo Pollonio, con diverse accentuazioni aveva ricordato il buon momento che il comparto sta attraversando. Pollonio e Silvioli, hanno voluto fra l’altro ricordare davanti a tutti anche alcuni limiti delle stesse imprese: la sicurezza migliora, ma poco poco; e a livello generale il comparto continua ad avere un alto tasso di irregolarità. Ma non sono state solo lamentazioni per orecchie lontane. Alla Regione (e quindi alla Beccalossi), il presidente Campana, ha riconosciuto coraggio nell’approvare la nuova legge (la Moneta) che riordina di sana pianta l’impianto della legislazione urbanistica: molte cose sono positive, altre no. Un esempio: la legge sui sottotetti, oggetto oggi «di un confronto forse troppo acceso», e uscita dalla Commissione stravolta e bisognosa di una «rivisitazione» sulla quale la stessa Beccalossi ha convenuto, ma che appare aspetto marginale rispetto alla portata innovativa della legge che trasferisce competenze alle Province e ai Comuni che diventano più responsabili del proprio territorio. Già - ha ammesso Campana - più responsabili, ma anche sguarniti rispetto alle nuove incombenze. Da Milano al Broletto. Qui il problema, fra gli altri, è quello dello staff tecnico che deve gestire il Piano territoriale di cordinamento, accanto alle non-novità costituite dal permanere degli handicap infrastrutturali, viari in primis: Brebemi, Aeroporto, Tangenziale e via andando anche qui. In realtà - ha commentato nel suo intervento Alberto Cavalli - la novità di questi giorni è l’appalto per la terza corsia della Tangenziale Sud. Cento e rotti milioni di euro per trasformare la carreggiata da 16 a 30 metri lungo i 5 chilometri e mezzo. Non solo. Cavalli ha riassunto le cifre dell’impegno "viario" della Provincia: 485 milioni dal 2002 al prossimo 2007 mentre per le scuole supeiori l’impegno nei sei anni sarà complessivamente di poco inferiore ai 100 milioni.