PROROGA DELLE NORME SULLE COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
- NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
In tale provvedimento viene disposta
la proroga di ulteriori tre mesi al periodo transitorio di cui all’art.2 comma
2 dell’Ordinanza n.3274/03, che veniva a scadere l’8 maggio prossimo e vengono
modificati gli allegati 2 e 3 della precedente ordinanza che trattano delle
norme specifiche per gli edifici e per i ponti.
L’Ordinanza, giunta dopo numerose e
pressanti sollecitazioni da parte sia dell’Ance che di altri soggetti
utilizzatori delle norme sismiche, nell’esporre le motivazioni a base della proroga
concessa, esplicitamente riporta la considerazione che non hanno ‘‘ancora
trovato compiuto e definitivo espletamento i complessi adempimenti necessari a
dare attuazione al quadro normativo organico preordinato con carattere di
generalità nel settore”, in riferimento al Testo Unico predisposto dal
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
È bene osservare che la durata della
proroga, sicuramente contenuta, dovrebbe essere sufficiente per l’approvazione
del Testo Unico per la Normativa Tecnica recentemente licenziato dal Consiglio
Superiore dei LL.PP. e che al momento sta completando l’iter approvativo.
Proprio tramite il Testo Unico, di
cui si allega il documento approvato dal Consiglio superiore dei lavori
pubblici, sarà possibile, come più volte auspicato dall’Ance, fare chiarezza
sul quadro legislativo e pervenire ad un’unica normativa antisismica,
prevedendo un congruo periodo transitorio già indicato in 18 mesi.
In tale periodo sarà facoltà del
progettista e del committente scegliere se adoperare il Testo Unico o le norme
preesistenti, permettendo di svolgere una corretta sperimentazione e di
adottare gli eventuali correttivi.
Si pubblica, in allegato, il testo
dell’Ordinaza n. 3431 del 3 maggio 2005.
Gli allegati che sostituiscono
quelli della precedente Ordinanza del 2003, tra cui quello in materia di norme
per gli edifici e norme per i ponti, come pure il Testo Unico “Norme tecniche
per le costruzioni” così come approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici in data 30 marzo 2005 sono a disposizione presso gli uffici che, a
richiesta, lo possono inviare anche per posta elettronica. Sono consultabili
anche sul portale dell’Ance (www.ance.it) con l’utilizzo dei codici di accesso
in possesso a ciascuna impresa. Si ritiene peraltro utile riportare il sommario
delle tematiche trattate dalle norme tecniche per il progetto, la valutazione e
l’adeguamento sismico degli edifici.
Presidenza del Consiglio dei
ministri
Ordinanza n. 3431 del 3
maggio 2005
Ulteriori modifiche ed
integrazioni all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n,. 3274
del 20 marzo 2003 recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le
costruzioni in zona sismica”.
. . .
omissis . . .
Art. 1
Agli allegati 2 e 3 dell’Ordinanza
del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 n. 3274 e
successive modifiche sono apportate le modifiche indicate negli allegati 1 e 2
alla presente ordinanza.
Art. 2
Il periodo di cui all’art. 2, comma
2, dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20
marzo 2003, già prolungato con l’art. 6, comma 1, dell’Ordinanza del Presidente
del Consiglio dei Ministri n. 3379 del 5 novembre 2004, è prolungato di
ulteriori 3 mesi.
Art. 3
Entro 6 mesi dalla pubblicazione
della presente Ordinanza il Dipartimento della Protezione Civile, di concerto
con il ministero per i beni e le attività culturali, definisce le linee guida
per l’applicazione della normativa tecnica di cui alla presente Ordinanza in
relazione alle peculiari esigenze della salvaguardia del patrimonio culturale.
Testo integrato dell
‘Allegato 2 - Edifìci - all ‘Ordinanza 3274 come modificato dall ‘OPCM 3431 del
3/5/05
NORME TECNICHE PER IL
PROGETTO, LA VALUTAZIONE E L’ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI
1 OGGETTO DELLE NORME
2 REQUISITI DI SICUREZZA E CRITERI
DI VERIFICA
2.1 sicurezza nei confronti della
stabilità (stato limite ultimo- slu)
2.2 protezione nei confronti del
danno (stato limite di danno - sld)
2.3 soddisfacimento dei requisiti
generali
2.4 prescrizioni relative ai terreni
di fondazione
2.5 livelli di protezione
antisismica
3. AZIONE SISMICA
3.1 categorie di suolo di fondazione
3.2 calcolo dell’azione sismica
3.2.1 Zone sismiche
3.2.2 Descrizione dell’azione
sismica
3.2.3 Spettro di risposta elastico
3.2.4 Spostamento e velocità del
terreno
3.2.5 Spettri di progetto per lo
stato limite ultimo
3.2.6 Spettro di progetto per lo
stato limite di danno
3.2.7 Impiego di accelerogrammi
3.3 combinazione dell’ azione
sismica con le altre azioni
4 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE
4.1 sistemi costruttivi
4.2 distanze ed altezze
4.3 caratteristiche generali degli
edifici
4.3.1 regolarità
4.3.2 elementi strutturali secondari
4.4 modellazione della struttura
4.5 analisi
4.5.1 aspetti generali
4.5.2 Analisi statica lineare
4.5.3 Analisi dinamica modale
4.5.4 Analisi statica non lineare
4.5.4.1 Generalità
4.5.4.2 Legame forza-spostamento
generalizzato
4.5.4.3 Sistema bi-lineare
equivalente
4.5.4 4 Risposta massima in
spostamento del sistema equivalente
4.5.4.5 Conversione della risposta
equivalente in quella effettiva dell’edificio
4.5.5 Analisi dinamica non lineare
4.6 combinazione delle componenti
dell’azione sismica
4.7 fattori di importanza
4.8 valutazione degli spostamenti.
4.9 considerazione di elementi non
strutturali
4.10 impianti
4.11 verifiche di sicurezza
4.11.1 Stato limite ultimo
4.11.1.1 Resistenza
4.11.1.2 Duttilità e capacità di
spostamento
4.11.1.3 Fondazioni
4.11.1.4 Giunti sismici
4.11.1.5 Diaframmi orizzontali
4.11.2 Stato limite di danno
5 EDIFICI CON STRUTTURA IN CEMENTO
ARMATO
5.1 principi generali
5.2 caratteristiche dei materiali
5.2.1 Conglomerato
5.2.2 Acciaio
5.3 tipologie strutturali e fattori
di struttura
5.3.1 Tipologie strutturali
5.3.2 Fattori di struttura
5.4 dimensionamento e verifica degli
elementi strutturali
5.4.1 Travi
5.4.1.1 Sollecitazioni di calcolo
5.4.1.2 Verifiche di resistenza
5.4.2 Pilastri
5.4.2.1 Sollecitazioni di calcolo
5.4.2.2 Verifiche di resistenza
5.4.3 Nodi trave-pilastro
5.4.3.1 Definizioni
5.4.3.2 Verifiche di resistenza
5.4.4 Diaframmi orizzontali
5.4.4.1 Verifiche di resistenza
5.4.5 Pareti
5.4.5.1 Sollecitazioni di calcolo
5.4.5.2 Verifiche di resistenza
5.4.6 Travi di collegamento
5.4.7 Elementi di fondazione in
cemento armato
5.4.7.1 Sollecitazioni di calcolo
5.4.7.2 Collegamenti orizzontali tra
fondazioni
5.4.7.3 Pali di fondazione
5.4.7.4 Verifiche di capacità
portante
5.5 particolari costruttivi
5.5.1 Generalità
5.5.2 Travi
5.5.2.1 Limiti geometrici
5.5.2.2 Armature longitudinali
5.5.2.3 Armature trasversali
5.5.3 Pilastri
5.5.3.1 Limiti geometrici
5.5.3.2 Armature longitudinali
5.5.3.3 Armature trasversali
5.5.4 Nodi trave-pilastro
5.5.4.1 Limiti geometrici
5.5.4.2 Armature
5.5.5 Pareti
5.5.5.1 Definizione e limiti
geometrici
5.5.5.2 Armature
5.6 requisiti addizionali per
edifici con tamponamenti in muratura
5.6.1 Criteri generali
5.6.2 Irregolarità provocate dai
tamponamenti
5.6.3 Effetti locali
5.6.4 Limitazioni dei danni ai
tamponamenti
5.7 edifici con struttura
prefabbricata
5.7.1 Oggetto della norma
5.7.2 Tipologie strutturali e
fattori di struttura
5.7.3 Collegamenti
5.7.4 Dimensionamento dei
collegamenti
5.7.4.1 Strutture intelaiate
5.7.4.2 Strutture a pilastri
isostatici
5.8 edifici in zona 4
6 EDIFICI IN ACCIAIO
6.1 generalità
6.1.1 premessa
6.1.2 principi di progettazione
6.2 materiali
6.3 tipologie strutturali e fattore
di struttura
6.3.1 tipologie strutturali
6.3.2 criteri di dimensionamento
6.3.3 fattore di struttura
6.4 analisi strutturale
6.5 regole di progetto e di
dettaglio per strutture dissipative
6.5.1 generalità
6.5.2 regole di progetto
6.5.3 regole di dettaglio per tutte
le tipologie strutturali
6.5.3.1 parti compresse delle zone
dissipative
6.5.3.2 parti tese delle zone
dissipative
6.5.3.3 collegamenti in zone
dissipative
6.5.3.4 fondazioni
6.5.3.5 diaframmi e controventi
orizzontali
6.5.4 regole di dettaglio per le
strutture intelaiate
6.5.4.1 classi di duttilità
6.5.4.2 requisiti comuni alle due
classi di duttilità
6.5.4.3 telai a bassa duttilità
6.5.4.4 telai ad alta duttilità
6.5.5 regole di dettaglio per i
controventi concentrici
6.5.5.1 classi di duttilità
6.5.5.2 requisiti comuni alle due
classi di duttilità
6.5.5.3 controventi concentrici a
bassa duttilità
6.5.5.4 controventi concentrici ad
alta duttilità
6.5.6 regole di dettaglio per i
controventi eccentrici
6.5.6.1 definizione di «link»
6.5.6.2 resistenza ultima dei «link»
6.5.6.3 classi di duttilità
6.5.6.4 requisiti comuni alle due
classi di duttilità
6.5.6.5 controventi eccentrici a
bassa duttilità
6.5.6.6 controventi eccentrici ad
alta duttilità
6.5.6.7 dettagli costruttivi
6.5.7 strutture a mensola o a
pendolo invertito
6.5.8 strutture intelaiate controventate
6.6 edifici in zona 4
7 EDIFICI IN STRUTTURA COMPOSTA
ACCIAIO-CALCESTRUZZO
7.1 generalità
7.1.1 premessa
7.1.2 principi di progettazione
7.2 materiali
7.2.1 calcestruzzo
7.2.2 acciaio per armatura
7.2.3 acciaio strutturale
7.3 tipologie strutturali e fattore
di struttura
7.3.1 tipologie strutturali
7.3.2 criteri di dimensionamento
7.3.3 fattori di struttura
7.4 analisi strutturale.
7.4.1 diaframmi orizzontali
7.4.2 rigidezza della sezione
trasversale composta
7.5
criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative
7.5.1 generalità
7.5.2 criteri di progetto per le
strutture dissipative
7.5.3 resistenza plastica delle zone
dissipative
7.6 regole per le membrature
7.6.1 generalità
7.6.2 travi composte
acciaio-calcestruzzo con soletta collaborante
7.6.2.1. Resistenza di progetto di
connettori a piolo
7.6.3 la larghezza efficace
7.6.4 membrature composte
parzialmente rivestite di calcestruzzo
7.6.5 colonne composte completamente
rivestite di calcestruzzo
7.6.6 colonne composte riempite di
calcestruzzo
7.7 regole specifiche per strutture
intelaiate
7.7.1 analisi strutturale
7.7.2 regole di dettaglio per travi
e colonne
7.7.3 collegamenti trave-colonna
7.7.4 collegamenti colonna-fondazione
7.7.5 regole specifiche per travi
progettate senza considerare l’azione composta
7.7.6 telai ad alta duttilità
7.8 regole specifiche per le
strutture con controventi concentrici
7.9 regole specifiche per le
strutture con controventi eccentrici
7.9.1 analisi strutturale
7.9.2 i link nei telai composti
7.9.3 membrature che non contengono
link
7.10 edifici in zona 4
7.11 fondazioni
8 EDIFICI CON STRUTTURA IN MURATURA
8.1 regole generali
8.1.1 Premessa
8.1.2 Materiali
8.1.3 Modalità costruttive e fattori
di struttura
8.1.4 Criteri di progetto e
requisiti geometrici
8.1.5 Metodi di analisi
8.1.5.1 Generalità
8.1.5.2 Analisi statica lineare
8.1.5.3 Analisi dinamica modale
8.1.5.4 Analisi statica non lineare
8.1.5.5 Analisi dinamica non lineare
8.1.6 Verifiche di sicurezza
8.1.7 Principi di gerarchia delle
resistenze
8.1.8 Fondazioni
8.1.9 Edifici semplici
8.2. Edifici in muratura ordinaria
8.2.1 Criteri di progetto
8.2.2 Verifiche di sicurezza
8-2.2.1 Pressoflessione nel piano
8.2.2.2 Taglio
8.2.2.3 Pressoflessione fuori piano
8.2.2.4 Travi in muratura
8.2.3 Particolari costruttivi
8.3 edifici in muratura armata
8.3.1 Criteri di progetto
8.3.2 Verifiche di sicurezza
8.3.2.1 Pressoflessione nel piano
8.3.2.2 Taglio
8.3.2.3 Pressoflessione fuori piano
8.3.3 Particolari costruttivi
8.4 edifici in zona 4
8.5. Strutture miste con pareti in
muratura ordinaria o armata
9 EDIFICI CON STRUTTURA DI LEGNO
9.1 generalità
9.1.1 campo diapplicazione
9.1.2 definizioni
9.1.3 aspetti concettuali della
progettazione
9.2 materiali e proprietà delle zone
dissipative
9.3 classi di duttilità e fattori di
struttura
9.4 analisi strutturale
9.5 disposizioni costruttive
9.5.1 generalità
9.5.2 disposizioni costruttive per i
collegamentì
9.5.3 disposizioni costruttive per
gli impalcati
9.6 verifiche di sicurezza
9.7 controllo del progetto e della
costruzione
9.8 fondazioni
10 EDIFICI CON ISOLAMENTO SISMICO
10.1 scopo
10.2 definizooni e simboli
10.3 requisiti generali e criteri
per il loro soddisfacimento
10.4 caratteristiche e criteri di
accettazione dei dispositivi
10.4.1 isolatori elastomerici
10.4.2 isolatori a scorrimento
10.4.3 dispositivi ausiliari a
comportamento non lineare
10.4.4 dispositivi ausiliari a
comportamento viscoso
10.4.5 dispositivi ausiliari a
comportamento lineare o quasi lineare
10.5 indicazioni progettuali
10.5.1 indicazioni riguardanti i
dispositivi
10.5.2 controllo di movimenti
indesiderati
10.5.3 controllo degli spostamenti
sismici differenziali del terreno
10.5.4 controllo degli spostamenti
relativi al terreno e alle costruzioni circostanti
10.6 azione sismica
10.6.1 spettri di progetto
10.6.2 impiego di accelerogrammi
10.7 modellazione e analisi
strutturale
10.7.1 proprietà del sistema di
isolamento
10.7.2 modellazione
10.7.3 metodi di analisi
10.7.4 anausi statica lineare
10.7.5 analisi dinamica lineare
10.7.6 analisi dinamica non lineare
10.8 verifiche
10.8.1 stato limite di danno (sld)
10.8.2 stato limite ultimo (slu)
10.9 aspetti costruttivi, manutenzione,
sostituibilità
10.10 collaudo
ALLEGATO 10.A - VERIFICA ALLO SLU
DEGLI ISOLATORI ELASTOMERICI
ALLEGATO 10.B - MODALITÀ DI PROVA
DEI DISPOSITIVI DI ISOLAMENTO
10.B.1 isolatori in materiale
elastomerico ed acciaio
10.B.2 isolatori a scorrimento
10.B.3 dispositivi a comportamento
non lineare e lineare
10.B.4 dispositivi a comportamento
viscoso
11 EDIFICI ESISTENTI
11.1 generalità
11.2 valutazione della sicurezza di
edifici in cemento armato e in acciaio
11.2.1 Requisiti di sicurezza
11.2.2 Criteri di verifica
11.2.2.1 Verifica con lo spettro
elastico
11.2.2.2 Verifica con l’impiego del
fattore di struttura q
11.2.2.3 Caratteristiche dei
materiali da impiegare nelle verifiche di sicurezza
11.2.2.4 Definizione degli Stati
Limite (SL)
11.2.3 Dati necessari per la
valutazone
11.2.3.1 Generalità
11.2.3.2 Dati richiesti
11.2.3.3 Livelli di conoscenza
11.2.4 Fattori di confidenza
11.2.5 Valutazione della sicurezza
11.2.5.1 Livelli di protezione
antisismica e fattori di importanza
11.2.5.2 Azione sismica
11.2.5.3 Modellazione della
struttura
11.2.5.4 Metodi di analisi
11.2.5.5 Combinazione delle
componenti dell’azione sismica
11.2.6 Verifiche di sicurezza
11.2.6.1 Analisi lineare (statica o
dinamica)
11.2.6.2 Analisi non lineare
(statica o dinamica)
11.2.6.3 Riassunto dei criteri di
analisi e di verifica della sicurezza
11.2.7 Criteri per la scelta
dell’intervento
11.2.7.1 Indicazioni generali
11.2.7.2 Tipo di intervento
11.2.7.3 Elementi non strutturali ed
impianti
11.2.8 Progetto dell’intervento
11.3 edifici in cemento armato
11.3.1 Identificazione della
geometria, dei dettagli costruttivi e dei materiali
11.3.2 Modelli di capacità per la
valutazione
11.3.2.1 Travi, pilastri e pareti:
flessione con e senza sforzo normale
11.3.2.2 Travi e pilastri: taglio
11.3.2.3 Nodi trave-pilastro
11.3.3 Modelli di capacità per il
rinforzo
11.3.3.1 Incamiciatura in c.a.
11.3.3.2 Incamiciatura in acciaio
11.3.3.3 Placcatura e fasciatura in
materiali fibrorinforzati (FRP)
11.4 edifici in acciaio
11.4.1 Identificazione deila
geometria, dei dettagli costruttivi e dei materiali
11.4.2 Modelli per la valutazione di
capacità
11.4.2.1 Travi e pilastri: flessione
con e senza sforzo normale
11.4.2.2 Travi e pilastri: taglio
11.4.2.3 Collegamenti
11.5 valutazione della sicurezza di
edifici in muratura
11.5.1 Requisiti di sicurezza e
criteri di verifica
11.5.2 Dati necessari e
identificazione del livello di conoscenza
11.5.2.1 Geometria.
11.5.2.2 Dettagli costruttivi
11.5.2.3 Proprietà dei materiati
11.5.3 Livelli di conoscenza
11.5.4 Valutazione della sicurezza
11.5.4.1 Livelli di protezione
antisismica e fattori di importanza
11.5.4.2 Azione sismica
11.5.4.3 Modellazione della
struttura
11.5.4.4 Metodi di analisi
11.5.4.5 Combinazione delle
componenti dell’azione sismica
11.5.5 Verifiche di sicurezza
11.5.5.1 Verifica globale
semplificata per gli edifici in aggregati edilizi
11.5.6 Criteri per la scelta dell
‘intervento
11.5.6.1 Indicazioni generali
11.5.6.2 Tipo di intervento
11.5.6.3 Elementi non strutturali ed
impianti
11.5.7 Progetto dell’intervento
11.5.8 Modelli di capacità per la
valutazione
11.5.8.1 Pareti murarie
11.5.8.2 Solai
11.5.9 Modelli di capacità per il
rinforzo
11.5.10 Edifìci semplici
11.6 edifici in zona 4
ALLEGATO 11.A - VALUTAZIONE DELLE
ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTI DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO
ALLEGATO 11.B - VALUTAZIONE DELLE
ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTI DI STRUTTURE IN ACCIAIO
ALLEGATO 11.C - ANALISI DEI
MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO IN EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA
ALLEGATO 11.D - TIPOLOGIE E RELATIVI
PARAMETRI MECCANICI DELLE MURATURE
ALLEGATO 11.E - CRITERI PER GLI
INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DI EDIFICI IN MURATURA