ULTERIORE RINVIO DELLE NORME SULLE COSTRUZIONI IN ZONE
SISMICHE
Con l’Ordinanza n° 3452 del 1 agosto
2005 ‘‘Disposizioni urgenti di protezione civile”, il Presidente del consiglio
dei ministri ha prorogato di ulteriori due mesi l’obbligo dell’applicazione di
quanto previsto dall’Ordinanza 3274 del marzo 2003 ‘‘Primi elementi in materia
di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e
di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.
Pertanto il termine dell’8 agosto è
spostato all’8 ottobre 2005.
La proroga è contenuta nell’articolo
6 che prevede: ‘‘Il termine di cui all’art. 2, comma 2, dell’ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, già prolungato
con l’art. 6, comma 1, dell’ordinanza di protezione civile n. 3379 del 5
novembre 2004 e successivamente con l’art. 2, comma 1, dell’ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3431 del 3 maggio 2005, è
ulteriormente prolungato di ulteriori due mesi.’’
In tale provvedimento viene disposta
la proroga di ulteriori tre mesi al periodo transitorio di cui all’art. 2 comma
2 dell’Ordinanza n. 3274/03, che veniva a scadere l’8 maggio prossimo e vengono
modificati gli allegati 2 e 3 della precedente ordinanza che trattano delle
norme specifiche per gli edifici e per i ponti.
L’Ordinanza, giunta dopo numerose e
pressanti sollecitazioni da parte sia dell’Ance che di altri soggetti
utilizzatori delle norme sismiche, nell’esporre le motivazioni a base della
proroga concessa, esplicitamente riporta la considerazione che non hanno
‘‘ancora trovato compiuto e definitivo espletamento i complessi adempimenti
necessari a dare attuazione al quadro normativo organico preordinato con
carattere di generalità nel settore”, in riferimento al Testo Unico predisposto
dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
È bene osservare che la durata della
proroga, sicuramente contenuta, dovrebbe essere sufficiente per l’approvazione
del Testo Unico per la Normativa Tecnica recentemente licenziato dal Consiglio
Superiore dei LL.PP. e che al momento sta completando l’iter approvativo.
Proprio tramite il Testo Unico sarà
possibile, come più volte auspicato dall’Ance, fare chiarezza sul quadro
legislativo e pervenire ad un’unica normativa antisismica, prevedendo un
congruo periodo transitorio già indicato in 18 mesi.
In tale periodo sarà facoltà del
progettista e del committente scegliere se adoperare il Testo Unico o le norme
preesistenti, permettendo di svolgere una corretta sperimentazione e di
adottare gli eventuali correttivi.