TARSU - DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE -
PROVVEDIMENTO DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO
L’Agenzia del Territorio, con
Provvedimento del 9 agosto 2005 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del
23 agosto 2005), ha fornito le attese indicazioni per la determinazione della
superficie di riferimento delle unità immobiliari, da assumere quale base
imponibile ai fini della Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani), in adempimento a quanto previsto dalla legge Finanziaria 2005 (L.
311/2004).
Come noto, infatti, l’art.1, comma
340, della legge 311/2004 ha stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2005,
per le unità immobiliari urbane di proprietà privata a destinazione ordinaria
(quindi rientranti nei gruppi catastali A, B e C), la superficie di
riferimento, ai fini della Tarsu, non può essere inferiore all’80% della
superficie catastale.
A tal fine, la medesima disposizione
normativa prevede che i Comuni provvedano a modificare d’ufficio le superfici
denunciate dai contribuenti ai fini della Tarsu, che risultino inferiori alla
predetta percentuale, dandone comunicazione agli interessati. Diversamente,
qualora non sia possibile, attraverso gli atti catastali, determinare la
superficie, i Comuni richiedono, direttamente ai soggetti privati intestatari,
la presentazione agli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio della
planimetria catastale del relativo immobile.
Al riguardo, con il citato
Provvedimento, è stato precisato che la superficie deve essere calcolata sulla
base di quanto previsto dall’Allegato C al D.P.R. 138/1998, che detta le norme
tecniche per la determinazione della superficie catastale delle unità a
destinazione ordinaria. Tuttavia, tenuto conto che quest’ultimo decreto (che in
generale ha previsto la riforma del catasto, ad oggi non ancora completamente
attuata), si basa sulla classificazione delle unità in gruppi e categorie
catastali non ancora vigenti, sono stati forniti i necessari criteri operativi
per il raccordo con le categorie attualmente in vigore.
Nella Tabella si riporta il
prospetto di corrispondenza delle categorie specificato dall’Agenzia del
Territorio (Allegato A al Provvedimento in esame, valevole comunque ai soli
fini dell’attuazione dell’art.1, comma 340, della legge Finanziaria 2005), ed
alcuni criteri di calcolo delle rispettive superfici catastali, sulla base di
quanto stabilito dal citato Allegato C al D.P.R. 138/1998.
In tal ambito, l’Agenzia del
Territorio ha ulteriormente precisato che, in deroga ai criteri previsti dal
D.P.R. 138/1998:
- per le unità immobiliari
classificate nelle categorie vigenti da A/1 ad A/9 e A/11, non sono considerate
le superfici delle aree scoperte relative a:
•
balconi, terrazzi e simili comunicanti o meno con i vani principali
•
aree scoperte, o comunque assimilabili, di pertinenza esclusiva;
- per tutte le unità immobiliari non
sono considerate:
•
le superfici residue non riconducibili a vani principali, accessori e ad
aree scoperte ad uso esclusivo;
•
le superfici dei locali principali e degli accessori, o di loro porzioni,
aventi altezza inferiore a 1,50 metri.
Entro 30 giorni dalla richiesta del
Comune, gli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio mettono a
disposizione dell’Ente locale i dati, risultanti dagli archivi informatizzati
del catasto, riguardanti la superficie (determinata in base ai criteri di cui
sopra), l’ubicazione, l’identificativo catastale, l’indirizzo, i dati metrici
(ossia le superfici dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte
delle unità immobiliari a destinazione residenziale) e gli intestatari
catastali per ciascuna unità accertata.
I contribuenti hanno la possibilità di presentare al Comune le istanze
per la correzione di eventuali errori contenuti nei dati trasmessi dagli uffici
provinciali, tra i quali anche quelli connessi al calcolo della superficie
delle unità immobiliari. In questo caso, gli Enti locali segnalano le istanze
dei contribuenti agli uffici dell’Agenzia del Territorio che, effettuate le
relative verifiche, possono aggiornare i dati catastali risultanti errati.
Gruppi di categorie DPR 138/1998 |
Categorie attuali |
Calcolo Superficie (Allegato C, DPR 138/1998) |
R ``Unita`
immobiliari a destinazione abitativa di tipo privato e locali destinati a
funzioni complementari`` |
§ A/1 - Abitazioni
di tipo signorile § A/2
- Abitazioni di tipo civile § A/3
- Abitazioni di tipo economico § A/4
- Abitazioni di tipo popolare § A/5
- Abitazioni di tipo ultrapopolare § A/6
- Abitazioni di tipo rurale § A/7
- Abitazioni in villini § A/8
- Abitazioni in ville § A/9
- Castelli, palazzi di pregio artistico e storico § A/11
- Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi § C/6 - Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse |
Somma della
superficie dei: a) vani principali e accessori a
servizio diretto (bagni, ripostigli, ingressi, corridoi, etc); b) vani accessori a servizio
indiretto dei principali (soffitte, cantine e simili) in misura pari al 50%
se comunicanti con i vani principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili di
pertinenza esclusiva in misura pari al 30%, fino a 25 mq e al 10% per la
quota eccedente, se comunicanti con i vani principali (negli altri casi
rispettivamente al 15% fino a 25 mq e al 5% per la quota eccedente); d) area scoperta o assimilata di
pertinenza esclusiva dell`unita` immobiliare, nella misura del 10% fino alla
superficie dei vani principali e accessori a servizio diretto e del 2% per la
parte eccedente; e) vani accessori a servizio
diretto dei posti auto in misura pari al 50%. |
P ``Unita`
immobiliari a destinazione pubblica o di interesse collettivo`` |
§ B/1 - Collegi e
convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, caserme, conventi,
seminari § B/2 - Case di
cura e ospedali § B/3 - Prigioni e
riformatori § B/4 - Uffici
pubblici § B/5 - Scuole e
laboratori scientifici § B/6 - Biblioteche,
pinacoteche, musei, gallerie, accademie § B/7 - Cappelle ed
oratori |
Somma della
superficie dei: a) vani principali e accessori a
servizio diretto (bagni, ripostigli, ingressi, corridoi, etc); b) vani accessori a servizio
indiretto dei principali (soffitte, cantine e simili) in misura pari al 50%
se comunicanti con i vani principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili di
pertinenza esclusiva in misura pari al 10%; d) vani accessori a servizio
diretto dei posti auto in misura pari al 50%. |
T ``Unita`
immobiliari a destinazione terziaria`` |
§ A/10 - Uffici e
studi privati § B/8 - Magazzini
sotterranei per deposito di derrate § C/1 - Negozi e
botteghe § C/2 - Magazzini e
locali di deposito § C/3 - Laboratori
per arti e mestieri § C/4 - Fabbricati e
locali per esercizi sportivi § C/5 - Stabilimenti
balneari e di acque curative § C/7 - Tettoie
chiuse o aperte |
Somma della
superficie dei: a) locali aventi funzione
principale nella specifica categoria e locali accessori a servizio diretto
degli stessi; b) locali accessori a servizio
indiretto dei principali in misura
pari al 50% se comunicanti con i principali o 25% se non comunicanti; c) balconi, terrazzi e simili in
misura pari al 10%; d) area scoperta o assimilabile di
pertinenza esclusiva alla singola unita` immobiliare in misura pari al 10%. |