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Giovedì 22 Dicembre 2005
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Al debutto nel 2006 il
Documento di regolarità contributiva. Prefettura, Inps,
Inail e sindacati tengono a battesimo lo strumento:
«Garanzia per tutti»
Appalti edilizi, più
trasparenza con il Durc
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«Un primo passo importante nella lotta all’intermediazione
abusiva per la trasparenza degli appalti, la regolarità
contributiva e il contenimento del fenomeno
infortunistico». Parola di Maria Teresa Cortellessa
dell’Orco, Prefetto di Brescia che, ieri in Broletto, ha
partecipato all’illustrazione di una pratica innovativa
nell’ambito della concessione degli appalti edilizi.
Il
«Durc» (Documento unico di regolarità contributiva) è il
certificato che attesta la regolarità di un’impresa per
quanto concerne gli adempimenti Inps, Inail e Cassa edile.
Una procedura che diverrà operativa a partire dal 2 gennaio
2006 e riguarderà gli appalti pubblici e privati
dell’edilizia, con la possibilità di essere estesa anche ai
settori dei servizi e delle forniture.
«Un passaggio
che consente di semplificare il lavoro e le incombenze
degli enti pubblici - commenta Cortellessa Dell’Orco -, ma
anche di monitorare la realtà del settore edile,
ostacolando forme di concorrenza sleale basate sulla
riduzione dei costi di produzione derivata dal lavoro
nero».
La pratica introdotta dal decreto legislativo
276 del 2003 demanda a Inail, Inps e Cassa Edile,
attraverso una particolare convenzione, la possibilità di
stabilire le effettive modalità di rilascio del documento,
che può essere richiesto via internet attraverso lo
Sportello unico telematico e i portali Inail e Inps.
Obbligatorio per qualsiasi tipo di appalto pubblico e per
gran parte di quelli privati, il Durc (disponibile entro
trenta giorni dalla richiesta) «semplifica le procedure ed
è garanzia dei contributi versati dalle imprese» commenta
Emanuele Amarù, direttore dell’Inail di Brescia, che
rilancia anche sulla prevenzione degli infortuni sul
lavoro: «più numerosi dove è utilizzata la pratica del
lavoro nero».
Angelo Gallucci, presidente dell’Inps di
Brescia, tocca il tasto del controllo dell’evasione
contributiva, reso più facile dall’introduzione del Durc e
dalle nuove tecnologie che consentono all’istituto di
aggiornare entro 60 giorni tutte le posizioni contributive.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da tutti: da
Confedilizia al Collegio costruttori di Brescia, presieduto
da Giuliano Campana, fino ai sindacati di categoria che
hanno sottolineato la necessità di un’informazione
capillare (rivolta soprattutto ai privati). Sull’onda
dell’attenzione alla formazione preventiva nel campo della
lotta all’evasione contributiva, Renato Zaltieri,
segretario generale della Cisl, auspica la necessità di
maggiori controlli e spinge per la creazione di un
coordinamento che comprenda, oltre alle associazioni di
categoria, anche la stessa Prefettura di Brescia: «dobbiamo
spiegare che l’evasione non conviene nè alle imprese nè ai
lavoratori affrontando il problema anche dal punto di vista
culturale».
Francesco Apostoli
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