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Claudio Venturelli
BRESCIA
Durc è l’acronimo di Documento unico di regolarità contributiva ed
entra in vigore dal prossimo 3 gennaio. Il documento - rilasciato da Inps,
Inail e Cape (la cassa paritetica edile) - dovrà accompagnare la domanda di
partecipazione a gare d’appalto pubbliche, oppure commesse di edilizia
privata, garantendo così la massima pubblicità sulla serietà delle imprese,
favorendo così la serietà imprenditoriale contenendo l’illecito ricorso al
lavoro nero.
L’avvio del Durc è stato presentato ieri in Prefettura con la presenza dei
dirigenti di Inail, Inps e Cape, dei rappresentanti del Collegio Costruttori
di Brescia, del sindacato e delle associazioni imprenditoriali interessate
alla riforma varata dalla Legge 266 del 2002. Il documento, infatti, non
riguarda solo il comparto edile, ma anche le aziende che - in gara d’appalto
- accedono a contratti di fornitura o di servizio alla pubblica
Amministrazione, come ha tenuto a sottolineare il prefetto Anna Maria
Cortellessa Dell’Orco, convinta che il Durc non risolva tutti i problemi, ma
contribuisca in modo significativo a contenere l’illecito.
In sostanza, l’accordo sottoscritto tra gli enti previdenziali e
assicurativi, mette le imprese in condizioni di competere sul versante della
serietà, piuttosto che del ribasso. Il Durc, infatti, è il certificato che,
sulla base di un’unica richiesta, attesta la contestuale regolarità di
un’impresa per quanto concerne gli adempimenti Inps, Inail e Cape,
verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento. Le
pubbliche Amministrazioni appaltanti, gli enti privati a rilevanza pubblica
e le Soa (le società di certificazione private) dovranno richiedere il Durc
solamente per via telematica, utilizzando una password ottenibile dagli enti
interessati. Infine, il rilascio del Durc dovrà avvenire in un termine
massimo di 30 giorni dal momento in cui la richiesta risulta acquisita.
Soddisfatti sia il sindacato che le categorie imprenditoriali coinvolte.
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