Edizione: 21/03/2006   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA
 
La Cape compie sessant’anni e non li dimostra  
Sabato scorso la cerimonia con targhe per i 35 anni di iscrizione alla Cassa
Salone del Palatenda gremito per il 60esimo compleanno della Cape
Salone del Palatenda gremito per il 60esimo compleanno della Cape
Alberto Silvioli
Alberto Silvioli
Antonio Lazzaroni
Antonio Lazzaroni


Giuliano Campana

Claudio Venturelli

BRESCIA

La Cape (cassa assistenziale paritetica edile) ha compiuto 60 anni. E lo ha fatto con una cerimonia alla quale hanno partecipato non meno di 400 fra imprenditori e addetti dell’edilizia. Due categorie che sono i pilastri del concetto di «pariteticità» (la cogestione delle parti sociali) proprio della Cape.
L’iniziativa si è svolta sabato al Palatenda. Al tavolo dei relatori il presidente della Cape, Alberto Silvioli; quello del Collegio Costruttori, Giuliano Campana; il vicepresidente della Cape, Antonio Lazzaroni; Francesco Cisarri (Fillea-Cgil); Pierandrea Aggujaro (Commissione nazionale paritetica casse edili), Raffaele Merigo (Femea-Uil). All’ingresso è stato distribuito il volume «L’elogio della fatica» di Camillo Facchini e Gigi Bellometti.
Alberto Silvioli ha ricordato chi... «partecipando da protagonisti dell’evoluzione economica italiana ha fatto dell’edilizia uno dei fattori trainanti dell’economia del Paese». «La cassa nel suo lungo itinerario ha fatto tanta strada - ha sottolineato ancora Silvioli - rivelandosi strumento essenziale ed insostituibile per una efficiente tutela dei diritti contrattuali dei lavoratori, l’esecutore fedele ed attrezzato per dare provvida attuazione alle decisioni raggiunte con i contratti di lavoro fra le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro. Nel 2005 le aziende in attività a Brescia iscritte alla Cape erano 4.210, i lavoratori iscritti erano 23.818; la cassa ha un giro d’affari annuo intorno a sessanta milioni di euro». Tra i nuovi servizi rientra anche la gestione del Durc (documento unico di regolarità contributiva), un atto che vede la Cape assumere una funzione pubblica di controllo delle irregolarità contributive che alterano le regole di mercato.
Antonio Lazzaroni dal canto suo ha voluto sottolineare lungimiranza e valori di quanti «vollero dare vita ad un ente bilaterale, ancora oggi attuale a supporto di un’attività come quella edile che implica un elevato livello di flessibilità».
Giuliano Campana, presidente del Collegio Costruttori di Brescia, ha sottolineato la «serietà e correttezza della Cape, al servizio delle imprese e delle maestranze. Desidero però aggiungere e sottolineare una testimonianza di apprezzamento per i servizi resi nell’applicazione degli accordi, dei contratti e dei protocolli sottoscritti dalle parti sociali e per l’utilità di questo ente per le imprese edili bresciane. Per loro natura i contratti sindacali sono spesso frutto di mediazioni e compromessi. Da tutto ciò nascono problemi di attuazione che in larga parte si scaricano sulla Cassa edile».
Infine, Campana ha voluto portare un’esperienza personale: «Da due anni rivesto la carica di presidente del Collegio Costruttori. È un impegno ma anche un arricchimento grazie al confronto con numerosi colleghi, che ho ripetutamente incontrato. Alcuni imprenditori, non molti in verità, mi hanno illustrato un punto di vista che concludeva con la richiesta della chiusura dalla Cassa edile, vista come una realtà burocratica inutile ed onerosa. Non è stato difficile dimostrare a questi colleghi i tanti ed articolati servizi della Cape, il lavoro svolto a favore delle aziende, i risparmi ottenuti».
Durante i lavori sono stati premiate le aziende e i dipendenti con almeno 35 anni di iscrizione alla Cape. Hanno portato il loro saluto il sindaco di Brescia, Paolo Corsini; il presidente della Provincia, Alberto Cavalli; il presidente della Camera di Commercio, Francesco Bettoni.
Non per ultimo è stato anche ricordato il raccordo che la Cape svolge nel raccordo con la Seb, la Scuola Edile Bresciana. Non a caso al tavolo dei relatori è stato chiamato anche il presidente della realtà formativa di via Garzetta, l’imprenditore Tiziano Pavoni.