TRASPORTI - PERIODI DI GUIDA/RIPOSO DEI CONDUCENTI E TACHIGRAFO DIGITALE
Il
Consiglio UE ha adottato, mediante procedura scritta:
-
un regolamento che stabilisce regole comuni sui periodi di guida, le
interruzioni e i periodi di riposo dei conducenti professionisti e che impone
l’uso di un tachigrafo digitale nei veicoli adibiti
al trasporto su strada al fine di misurare tali periodi e che abroga il
regolamento n. 3820/85;
-
una direttiva che aggiorna e abroga la direttiva n. 88/599/CEE sui controlli
relativi all’attuazione delle disposizioni in materia sociale nel settore dei
trasporti su strada.
Conducenti professionisti: periodi di guida e interruzioni
Il
regolamento mira a migliorare le condizioni sociali dei conducenti
professionisti e la sicurezza stradale in generale, sulla base dei tempi limite
di guida per un giorno (fissati in 9 ore) e per due settimane (non superiori a
90 ore), introducendo un tempo di guida massimo settimanale
di 56 ore. Sono previsti periodi di riposo giornalieri e settimanali (con
obbligo per il conducente di effettuare almeno un periodo di riposo settimanale
regolare di 45 ore per un periodo di due settimane consecutive); un periodo di
riposo giornaliero non può in nessun caso essere inferiore a un periodo
ininterrotto di 9 ore.
Tutti
i nuovi veicoli immessi in circolazione dopo il ventesimo giorno successivo
alla pubblicazione del regolamento in G.U.U.E.
(prevista per
maggio 2006) devono essere inoltre muniti del tachigrafo
digitale, l’utilizzo del quale - per i nuovi veicoli - sarà pertanto
obbligatorio dall’inizio di maggio 2006.
Controlli su strada e nei locali delle imprese
La
direttiva mira ad aumentare la quantità e a migliorare la qualità dei
controlli, nonché a promuovere
una migliore collaborazione fra le autorità nazionali incaricate di effettuare
tali controlli. Inoltre, la direttiva obbliga gli Stati membri a raccogliere
statistiche sui controlli e a presentarle ogni due anni alla Commissione. Vengono inoltre fissati gli elementi da contemplare nei
controlli su strada, gli elementi da controllare nei locali delle imprese, la
strumentazione standard da fornire alle unità di controllo e un elenco - non
esaustivo - delle infrazioni.