Edizione: 05/05/2006   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA

Il punto sul comparto domani nell’assemblea del Collegio Costruttori di Brescia  
Edilizia bresciana, business da 4 mld  
Il presidente Campana: «Il fatturato diretto e dell’indotto è motore del mercato»


BRESCIA

Il comparto edile provinciale ed il suo indotto hanno in questi anni superato le 25 mila imprese, in gran parte di piccole dimensioni, con circa 80mila addetti, dei quali 60mila dipendenti. Il fatturato complessivo, comunque in crescita anche nel 2004 e nel 2005, si è attestato a circa 4 miliardi di euro. Sono dati che il presidente del Collegio costruttori edili di Brescia, Giuliano Campana, ha voluto presentare ieri in occasione della conferenza stampa organizzata in vista dell’assemblea di sabato che, oltretutto, rappresenta una tappa storica per l’associazione di via Foscolo: i 60 anni dalla fondazione.
Ma prima di entrare nel merito dell’evento, ancora una volta il presidente Campana, con i vice Giuliano Paterlini e Mario Parolini, hanno voluto fare il punto del mercato.
«A Brescia - dice ancora Campana - non si può parlare di bolla speculativa, semplicemente perché non vi è nessun segnale in tal senso. Semmai si sono allungati i tempi delle trattative per giungere alla vendita, ma il mercato è ancora in una congiuntura buona. Semmai - prosegue Campana - il problema è dettato da un altro fattore: i continui rincari degli oneri di urbanizzazione non consentono di calmierare i prezzi. Del resto, credo sia opportuno che il legislatore come l’amministratore locale tengano presente del fattore «traino» rappresentato dall’edilizia. Rallentare la nostra attività significa mettere in ginocchio anche l’indotto».
Ciò detto ci sono motivi e nuove sfide per il futuro, che implicano una piccola-grande rivoluzione del modo di costruire. Parliamo quindi di bioedilizia, di edifici realizzati in base ai crismi del basso consumo energetico. «È il nuovo mercato e lo sarà per forza. Se non sapremo impadronirci delle tecniche in tempo utile, sarà l’Unione Europea ad imporre nuovi standard. Per questo motivo - ha sottolineato il vicepresidente Giuliano Paterlini - siamo parte attiva in Agenda 21, l’organizzazione che raggruppa enti pubblici e associazioni imprenditoriale con il compito di stendere regole condivise proprio sulle metodologie regolamentari da applicare in materia di bioedilizia e che saranno fatte proprie dagli enti locali. Il mercato - prosegue Paterlini - dovrà però assorbire un rincaro sui costi che potrebbe arrivare sino a 300 euro al metro quadro. Per questo chiediamo ai Comuni la possibilità di studiare premi, in sconti sugli oneri o in maggiori volumetrie, proprio per non incidere sulle tasche dei consumatori. Potremmo anche immaginare di parametrare tali benefici in funzione della qualità tecnologica raggiunta».
Infine, ma non per ultimo, il comparto è alla vigilia di un’importante riforma legislativa legata agli appalti pubblici. «La nostra associazione è impegnata nel valutare attentamente questo passaggio - dice il vicepresidente Mario Parolini - proprio perché se ben gestito potrebbe portare una una ventata di aria nuova in grado di premiare le aziende più serie».
L’ottica verso la quale il legislatore si orienta - così almeno pare di capire - è quella che dovrebbe premiare non solo la migliore offerta, ma anche la qualità tecnica complessiva dell’impresa.
Ciò detto, è bene tornare al tema dell’assemblea in programma per sabato 6 maggio. La parte pubblica dei lavori prevede la partecipazione di ospiti istituzionali: il sindaco di Brescia, Paolo Corsini; un rappresentante dell’amministrazione provinciale; la vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi. All’intervento del presidente Giuliano Campana farà seguito la relazione del presidente nazionale dell’Ance, Claudio De Albertis. I lavori sono programmati nella sala conferenze del nuovo centro direzionale di Banca Lombarda, in piazza Mons. Almici.
Sono sessanta gli anni di storia del Collegio costruttori edili di Brescia. Per questo motivo nel corso dell’assemblea verranno premiate le aziende, e sono ben 35, che vantano un’iscrizione di dodici lustri ininterrotti al Collegio, segno di «fedeltà» all’associazione, ma anche di continuità produttiva e di mercato.
Non per ultimo, nel corso dell’assemblea verrà presentato il volume di Franco Robecchi: «Brescia fra ricostruzione e boom - Edilizia ed urbanistica dal 1945 al 1965». Un lavoro di ricerca storica - come sottolinea il presidente Campana - che rende giustizia dell’impegno profuso dai costruttori per lo sviluppo del nostro Paese. «Non ci si può solo riferire al comparto definendolo con l’appellativo di palazzinari - aggiunge Campana - perchè sono state le imprese edili a dare un vero, grande contributo, alla crescita economica della nostra provincia, soprattutto nell’immediato dopoguerra, un periodo fatto di grandi entusiasmi per un futuro che presentava la realtà di una Nazione con tanta voglia di crescere».
Nel corso dei lavori non mancherà un tocco di grazia, considerato che a svolgere il ruolo di presentatrice durante le premiazioni è stata chiamata Emanuela Folliero, volto notissimo di ReteQuattro.