Grande partecipazione ieri nella sala congressi di Banca Lombarda
BRESCIA
Il Collegio Costruttori di Brescia «chiama» la politica e la politica risponde. Allinvito del presidente Giuliano Campana affinché si torni a fare squadra per il bene comune del Paese, hanno risposto la vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi; il sindaco di Brescia, Paolo Corsini; il presidente della Provincia, Alberto Cavalli.
A Corsini è spettato il ruolo di indicare le linee di sviluppo e collaborazione fra ente pubblico e comparto edile, due «blocchi» che non necessariamente debbono essere contrapposti quando la materia consiste nellindividuare progetti per un nuovo modello di città. «Si può ripensare Brescia - ha detto il sindaco - partendo proprio dallanalisi storica di quello che è stato limpegno dei costruttori per il capoluogo dilaniato dalle bombe, nel rispondere alle istanze di gente che chiedeva casa, nellassecondare poi il boom degli anni Cinquanta». Ed è per queste ragioni che «Brescia conta sul comparto edile per vivere la propria modernità attraverso il vostro esserne parte - ha aggiunto il primo cittadino -. Pensiamo quindi ad un modello di crescita europeo, ponendo quegli spazi lasciati liberi da infrastrutture dismesse (fabbriche, magazzini, caserme) come grande elemento e tema della trasformazione urbana progettata in modo unitario e consapevole». Gli indirizzi già ci sono e prendono le mosse dal rinnovato Prg approvato nel giugno del 2004. Oltre al grande progetto della metropolitana leggera «cè la riqualificazione urbana (parcheggi, spazi destinati a verde pubblico, arredo urbano). Abbiamo calcolato che in dieci anni, a partire proprio dal 2004, verranno investiti sulla città circa 290 milioni di euro (80 dei quali frutto di sinergie con i privati), mentre sono già 18 i piani attuativi approvati». Nel segno di un capoluogo destinato a cambiare Paolo Corsini cita i grandi interventi di Sanpolino (900 alloggi), come le 200 abitazioni di viale Duca degli Abruzzi.
Anche il presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, non ha mancato di sottolineare i meriti storici di una categoria che in soli tre anni, dal 45 al 48, a Brescia riuscì a costruire 30mila alloggi. È il concetto del «pane e lavoro» che può essere attualizzato. «Per questo il ruolo delledilizia è vitale per il sistema economico nel suo complesso, dobbiamo quindi confidare affinché il comparto accompagni ed assecondi, in modo decisivo, la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese».
Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia, ha voluto rendere omaggio ai costruttori bresciani sul concreto terreno della qualità tecnica. Lo ha fatto ricordando il terremoto che ha colpito Brescia, in particolare il Garda e la Valsabbia, il 25 novembre del 2004. «Dobbiamo alla serietà che anche in passato è stata sempre alla base del metodo di lavoro dei costruttori bresciani se il sisma non ha provocato vittime. E questa non è una mia affermazione, ma è quanto dichiarato dai responsabili della Protezione civile». «Fra Regione e categoria - ha aggiunto - non sono mancati momenti di scontro, ma credo non si possa dire che la Regione Lombardia non sia attore dialogante. Ma oggi nuove sfide sono da raccogliere ed esprimere attraverso lattività legislativa. Abbiamo da produrre la nuova legge sulla competitività delle imprese, mentre nellimpianto urbanistico generale abbiamo detto e ribadiremo il nostro stop deciso ai piani regolatori imposti dallalto e questo per incentivare quello spirito di squadra utile a disegnare le città del nuovo millennio».