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economia pag. 11
Il Collegio di Brescia prende posizione sul Decreto legge n. 223
Costruttori allattacco: «Obblighi inattuabili»
Una decisa presa di posizione, un invito ai parlamentari. La presidenza del Collegio dei Costruttori edili di Brescia, esaminati i contenuti del Dl n. 223, in particolare gli effetti sul comparto delle costruzioni, esprime «le più vive e gravi preoccupazioni per alcune misure - si legge in una nota firmata dal presidente Giuliano Campana -, nonché stupore per taluni adempimenti che, di fatto, risultano impossibili da realizzare. Lassoggettamento allimposta di registro, anziché allIva, di alcune operazioni, come le locazioni e le cessioni di immobili, le rettifiche retroattive delle detrazioni Iva e linnalzamento, dall1 all11% dellimposta di registro per i trasferimenti di aree e di immobili da ristrutturare, avranno effetti pesantissimi sul mercato immobiliare, in alcuni casi con oneri insopportabili per le aziende». Per quanto concerne «i nuovi obblighi, per gli appaltatori, relativi ai versamenti Iva e di verifica degli adempimenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali, nonché la previsione che il committente ha la facoltà di non dar corso ai pagamenti nel caso i suddetti obblighi non fossero adempiuti», il Collegio sottolinea «che si tratta di provvedimenti non attuabili. La disciplina previdenziale e fiscale prevede denunce e versamenti unici per ogni azienda e non distinti per cantiere. Le verifiche richieste imporrebbero allappaltatore di analizzare e controllare lintera contabilità, tutti i libri paga e i documenti contributivi e fiscali, di tutte le attività del subappaltatore, cioè una verifica non praticabile». I costruttori - si legge nella nota - «condividono gli obiettivi del Governo contro levasione e lelusione fiscale, nonché per una lotta a qualunque forma di lavoro irregolare, ma chiedono norme concrete, che non li espongano alla facoltà di qualunque committente, essendo nella condizione di non poter ottemperare a forme di garanzia che una norma, a loro avviso non meditata, ha dettato». Il Collegio invita i parlamentari bresciani affinché si rendano conto della fondatezza delle gravi preoccupazioni espresse dai costruttori «e si adoperino per modificare sostanzialmente i provvedimenti denunciati», restando a disposizione per unanalisi e un confronto «che consenta di superare la grave situazione che si è creata». | |