Edizione: 05/09/2006   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA
IL COMITATO PARITETICO EDILE 
La sicurezza in sei lingue 
Il presidente Aldo Pollonio
Il presidente Aldo Pollonio
BRESCIA - Inglese, francese, arabo, sloveno e albanese, oltre all’italiano; il Comitato paritetico edile ha iniziato una campagna antinfortunistica distribuendo una guida pratica alla sicurezza e all’antinfortunistica nei cantieri, redatta in sei lingue e comprensibile a tutti i lavoratori. Mentre ai datori di lavoro viene consegnato un manuale dove attraverso semplici illustrazioni vengono analizzate le misure di sicurezza da applicare nelle più svariate situazioni di cantiere.
Il Comitato è un organismo fondato con l’intento di sensibilizzare imprese e lavoratori edili cercando di prevenire i numerosi infortuni in cantiere. Questo è l’obiettivo principale del Comitato Paritetico Territoriale di Brescia e Provincia con sede in Via Garzetta.
Il Cpt è composto da 12 consiglieri: sei nominati dal Collegio dei costruttori edili e altri sei provenienti dai sindacati edili, rispettandoo così la natura paritetica del Comitato «a difesa sia delle imprese che dei lavoratori» come giustamente precisa il presidente Aldo Pollonio «perché la sicurezza sul lavoro è un problema che riguarda entrambe le parti in causa».
Costituito nel settembre del 1974, il Cpt ha largamente anticipato l’applicazione degli adempimenti obbligatori previsti col decreto 626 (il vademecum datato ’94 e attualmente utilizzato da tutti gli enti per il rispetto delle norme in tema di sicurezza nell’ambiente lavorativo) ed agisce effettuando visite in tutti i cantieri edili della nostra provincia.
«Preso contatto con il datore di lavoro» spiega il direttore del Comitato, Obizio Pandocchi, «un nostro tecnico inizia la visita del cantiere redigendo un verbale nel quale sono descritte le eventuali carenze o inosservanze antinfortunistiche».
Per l’impresa che presenta inadempienze, il comitato provvede in primis a mandare un sollecito di ripristino delle condizioni previste dalle normative vigenti, successivamente (entro venti giorni) effettua una seconda visita e se opportuno anche una terza. Se le imprese visitate mostrano assoluto disinteresse e totale inerzia verso la prevenzione degli infortuni il Comitato segnala il caso all’Asl competente, cosicché possa applicare tutti i provvedimenti necessari.
Raffaele Merigo, vice presidente del Cpt e segretario Feneal-Uil, dice che «è necessario un cambiamento culturale perché il rispetto delle norme in tema di sicurezza sul lavoro non dev'esser visto come una spesa, ma un investimento per l’impresa».
e. bis.