Cinzia Dabrassi Prandi
Antonio Porteri
Renato Camodeca
BRESCIA - Lattuazione degli accordi sottoscritti a Basilea, prevista per il 2007, sono limpulso che ha portato il Collegio dei Costruttori Edili, insieme alla Camera di Commercio di Brescia ad effettuare una dettagliata analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane dal 2001 al 2005.
Gli accordi di Basilea, riguardano la gestione del credito bancario ed i criteri valutativi per la sua erogazione. Inevitabilmente, questa regolamentazione va a mutare i criteri di valutazione del rating delle imprese che richiedono credito agli istituti bancari. Il punto focale del nuovo rapporto banca-impresa è quindi rappresentato dal rating, ossia da quel giudizio in grado di sintetizzare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dellimpresa.
Il primo accordo di Basilea risale al 1988 e prevede lobbligo, per le banche, di accantonare risorse pari all8 per cento del capitale erogato, al fine di garantire solidità alla loro attività. Nel 2001 è stato poi pubblicato un secondo documento di consultazione (da cui nasce il concetto Basilea 2 nel quale è definita la regolamentazione relativa ai requisiti patrimoniali delle banche. Lattuazione di questaccordo è prevista per la fine del 2006. Gli istituti bancari per aderire devono però dimostrare di possedere da almeno tre anni i parametri conformi alle regole previste dal comitato svizzero.
Il rapporto fra imprese di costruzione e sistema bancario è destinato quindi a trovare nuovi motivi di interesse perché limprenditore deve riuscire a presentare la sua azienda in modo tale che emerga la positività della propria posizione finanziaria e di conseguenza la banca risulti più propensa a concederle credito in prospettiva dei risparmi che la stessa potrà ottenere rispetto al caso di un finanziamento di imprese con un più alto livello di rischio.
Per giungere alla determinazione del rating le banche utilizzeranno il documento
contabile per eccellenza: il bilancio d’esercizio, che da una visione a 360
gradi della situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa.
L’analisi per indici, quozienti e flussi dei 1.300 bilanci (con valore della
produzione superiore ad un milione di euro) elaborati dal Collegio evidenziano,
infatti, alcuni profili che costituiscono sicuramente un fattore di riferimento
per l’applicazione delle regole di Basilea 2.