Edizione: 20/10/2006   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA
Contratti in regola col Fisco: il concetto di valore normale 
Tutto ruota intorno al «valore normale». Per effetto delle novità fiscali emanate dal Governo, le imprese che pongono in essere una compravendita immobiliare dovranno confrontarsi con la regola del valore normale che, per le imposte sui redditi e l’Iva, prende il posto dei corrispettivi dichiarati (o della rendita catastale) e, in tema di imposta di registro, sostituisce la valutazione effettuata con il calcolo automatico.
Secondo il Dpr 633/72 (che regola l’intera disciplina Iva), il valore normale di un immobile è da considerarsi come il prezzo o il corrispettivo del bene, mediamente praticato in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui è stata effettuata l’operazione. D’ora in avanti, gli uffici finanziari potranno procedere a rettificare gli imponibili dichiarati, e il maggior fatturato per l’Iva, direttamente sulla base del valore di mercato eccedente il corrispettivo (o la rendita) e ciò senza che debbano essere fornite le ulteriori dimostrazioni previste per gli accertamenti induttivi. Infatti, spesso fino ad ora, la sproporzione con il valore corrente del bene scambiato, ha costituito per gli uffici tributari, un parametro per presumere la simulazione del corrispettivo dichiarato. Gli organi competenti hanno proceduto a rettificare tale reddito, ma molti di questi accertamenti hanno dato luogo a contenzioso. Per ciò che concerne l’imposta di registro, è stata ripristinata la possibilità di effettuare l’accertamento sul presunto maggior valore. 

 

ACCERTAMENTO PER COMPRAVENDITE DI IMMOBILI
SOGGETTE AD IVA

Art.35, c. 2, legge 248/2006 
Modifica l’art. 54, comma 3 del D.P.R. 633/1972, ampliando i 
poteri di rettifica delle dichiarazioni IVA 
L’ufficio, in caso di cessione di beni immobili e relative pertinenze, 
può rettificare direttamente la dichiarazione annuale IVA se il corrispettivo 
dichiarato risulta inferiore al “valore normale” del bene.