Edizione: 20/10/2006   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA

TRA FINANZIARIA E BERSANI Esperti a confronto per capire e valutare l’impatto delle riforme sul sistema edile  
Fisco pesante sul mattone  
Dai rincari sulle compravendite all’appaltatore come sostituto d’imposta
Il convegno, che si è svolto nella sede del Collegio costruttori di Brescia in via Foscolo in città, è stato seguito da un folto pubblico (nella foto sopra) di addetti ai lavori. Nelle foto a fianco i relatori Chiara Mezzetti e Marco Zandonà. Le modifiche introdotte dalla Legge Bersani e dalla Finanziaria danno luogo a parecchi problemi interpretativi e di mercato: i rincari, temono i costruttori, sono destinati a frenare il mercato.
Il convegno, che si è svolto nella sede del Collegio costruttori di Brescia in via Foscolo in città, è stato seguito da un folto pubblico (nella foto sopra) di addetti ai lavori. Nelle foto a fianco i relatori Chiara Mezzetti e Marco Zandonà. Le modifiche introdotte dalla Legge Bersani e dalla Finanziaria danno luogo a parecchi problemi interpretativi e di mercato: i rincari, temono i costruttori, sono destinati a frenare il mercato.

MArco Zandoną

Chiara Mezzetti

Erminio Bissolotti

BRESCIA

Capire qual è l’impatto economico della manovra Finanziaria e della legge Bersani nel settore immobiliare e delle costruzioni, esaminandone le principali misure regolamentari. Ieri, davanti ad un folto pubblico di imprenditori edili, Marco Zandonà e Chiara Mezzetti, entrambi funzionari dell’area fiscale dell’Ance, hanno analizzato «le novità fiscali introdotte dalla legge 248/2006». «Una manovra ancora protagonista» come ha detto Angiolino Legrenzi, direttore del Collegio dei costruttori edili di Brescia, introducendo la conferenza.
Il Dl 223/2006, manovra-bis , convertito poi nella legge 248/2006, presenta non solo importanti novità per le società che costruiscono, gestiscono e vendono immobili, ma anche in materia di accertamento, soprattutto in vista delle nuove regolamentazioni previste con la Finanziaria 2007. Proprio da quest’ultimo argomento è partita la relazione di Zandonà, il quale ha messo in risalto il complesso di norme, atteso all’orizzonte, a cui ogni impresario bresciano dovrà prestar attenzione. Oltre al nuovo ruolo previsto per gli studi di settore, che diventeranno un vero e proprio mezzo di prelievo, secondo il responsabile fiscale Ance, nel disegno di legge presentato alla camera dal Governo, merita una notevole considerazione il blocco dei sovvenzionamenti verso le imprese che eseguono appalti pubblici se quest’ultime hanno una situazione pendente o di contenzioso con l’Erario. In poche parole, se l’impresa che sta effettuando i lavori ha ricevuto (o è in attesa di ricevere) una cartella esattoriale, si ritrova con il contributo pubblico previsto sospeso.
Passando invece alla trattazione delle nuove misure preventivate dalla Manovra Prodi, gli imprenditori presenti hanno potuto sciogliere i propri dubbi in merito intervenendo in prima persona, ma come è stato detto nelle premesse al convegno, alcune norme non sono ancora chiare e si è in attesa di una circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate per poter eliminare ogni perplessità.
Tra i punti di maggior interesse trattati durante la conferenza: il mantenimento dell’imposta di Registro all’1 per cento per i trasferimenti di immobili in programmi (prevalentemente) di edilizia residenziale convenzionata. Dal 12 agosto 2006, insieme alle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa di 168 euro (per un totale di 336 euro) graveranno sui trasferimenti di immobili compresi in aree soggette a piani urbanistici particolareggiati. Ampio spazio è stato dato anche al nuovo regime Iva per le compravendite e le locazioni di immobili (in merito si veda articolo in basso) e alla responsabilità dell’appaltatore per i versamenti Iva dovuti dal subappaltatore (cosiddetto criterio del reverse charge).
Con la nuova procedura, il subappaltatore fatturerà i lavori all’appaltatore senza addebito dell’Iva e con l’indicazione della norma che lo esenta dall’applicazione dell’imposta. A sua volta, l’appaltatore integra la fattura ricevuta, con l’indicazione dell’aliquota e della relativa imposta dovuta e la inserisce sia nel registro della fatture emesse, sia in quello degli acquisti. C’è stato tempo anche per evidenziare il ritorno dell’Iva al 10 per cento a seguito delle manutenzioni delle abitazioni; per segnalare le nuove modifiche alla detrazione Irpef in riferimento alle spese di recupero di immobili; per le modifiche alla disciplina che regola l’accertamento delle compravendite di immobili soggette ad Iva. È stata illustrata la definizione di «area edificabile» ai fini di tutti i tributi ed infine si è preferito escludere l’ammortamento per le aree su cui insistono fabbricati strumentali.