Giuliano Campana
BRESCIA
Lagenda predisposta per la visita del presidente del Consiglio a Brescia, non ha consentito ai costruttori bresciani la possibilità di incontrare direttamente lon. Romano Prodi per manifestargli le esigenze della categoria.
Il presidente del Collegio dei Costruttori, Giuliano Campana, «è peraltro certo - commenta una nota del Collegio - che la contrarietà e la preoccupazione che gli imprenditori edili bresciani hanno, in più occasioni, manifestato sulla complessiva politica finanziaria perseguita dallattuale Esecutivo dovrebbero essere ben note allon. Prodi. Tra le tante, almeno due le questioni particolarmente importanti per i costruttori bresciani: la prima «è lacredine con la quale è trattata limprenditoria edile sia nel Decreto Bersani-Visco sia nella Finanziaria». Campana porta due esempi di tale atteggiamento: gli ostacoli che verranno frapposti ai pagamenti delle opere pubbliche in presenza di contenziosi con lAmministrazione finanziaria, senza specificare i tempi per le necessarie verifiche e poi la fissazione, per legge, del prezzo delle compravendite immobiliari, applicata solo nei confronti delle imprese edili che determinerà un aumento delle liti, come già ampiamente sperimentato e provato fino a dieci anni fa».
«Ma lelenco delle nuove norme, particolarmente preoccupanti, che condizioneranno negativamente tutto il settore delle costruzioni, è purtroppo lunghissimo, e al momento - commenta Campana - non risulta alcuna intenzione di modifica o di ravvedimento da parte del Governo.
Il secondo tema è quello, già evidenziato dallintera società bresciana al ministro Di Pietro, della necessità di infrastrutture. «Lascia perplessi - conclude la nota del presidente del Collegio - che le parole ottimistiche del ministro non abbiano trovato riscontro nelle successive dichiarazioni, ad esempio, di dirigenti dellAnas».