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giovedě 14 dicembre 2006 cronaca pag. 15
Il convegno organizzato in collaborazione con Aidda dal gruppo bresciano dei Giovani costruttori
La presenza delle donne nellimpresa unoccasione di nuova professionalità
 Le donne rivestono ruoli un tempo riservati agli uomini con scioltezza, disinvoltura, sicurezza. Cercano di bilanciare al meglio lavoro e vita privata. Ma spunta, talvolta, qualche senso di colpa, la sensazione di stare trascurando la famiglia. Così almeno si descrivono le relatrici del convegno, organizzato in collaborazione con Aidda e Collegio provinciale dei costruttori edili - in occasione dellassemblea del Gruppo bresciano dei giovani costruttori, moderato dal giornalista Claudio Venturelli ed introdotto dal presidente del Collegio costruttori di Brescia, Giuliano Campana, e dal presidente del Gruppo giovani costruttori di Brescia, Ernesto Bruni Zani. Una serata che è stata anche occasione per presentare ai bresciani Simona Leggeri, nuovo presidente nazionale dei Giovani Ance: «Nellassociazione regionale ho trovato persone che credevano in me, al di là del mio sesso. Credo che le donne sul lavoro debbano fare le donne, non cercare di vestire panni diversi dai loro. Personalmente sono molto femminile in certi aspetti, ma decisamente ferma di fronte agli obiettivi che mi pongo». Lesecutivo di Leggeri è composto da tre colleghe donne, tra cui Paola Carron, vicepresidente, pure lei ospite del dibattito. «Sono entrata nellimpresa di famiglia così, quasi automaticamente, senza pormi obiettivi. Ho avuto un momento di crisi e ho chiesto a mio padre di potermi allontanare. Solo allora ho capito che quello era il lavoro che volevo fare». Ed è soprattutto di passione che si nutre la natura professionale delle donne. Lo dimostra lesperienza di Laura Nocivelli, architetto e socia di Aidda, che ha vissuto il «battesimo del fuoco» del cantiere quando ancora le presenze femminili si contavano sulle dita di una mano. «Solo in cantiere si ha la verifica concreta delle proprie capacità. Quando ho iniziato, le donne erano pochissime; oggi vivono questo mestiere con la massima tranquillità, apertura e pure con una certa sicurezza». Sulla stessa linea Emanuela Gastaldi, delegata provinciale di Aidda Brescia e amministratore unico premier. «Ho vissuto la fase forte dellimprenditoria in rosa. Quella della rottura degli schemi, dellaccelerazione dei cambiamenti. Oggi le donne in impresa sono tenaci, si preoccupano meno di ciò che dicono gli altri. Si concentrano soprattutto su quello che fanno, perchè a loro è richiesta leccellenza». Ora che la visione femminile avanza, lincontro con quella maschile, almeno in azienda, potrebbe creare il «meccanismo perfetto». Ma servono anche dei punti di riferimento. «Quello che facciamo, lo facciamo per passione», commenta Paola Vilardi, presidente del Consiglio provinciale, che racconta il suo percorso attraverso la professione di avvocato, e il suo impegno in politica. «Ma per poterlo fare, è fondamentale il supporto della famiglia». «E forse è proprio per il ruolo che assumono in famiglia - sostiene la presidente del consiglio comunale, Laura Castelletti - che anche in politica le donne sono portate ad avere più cura, ad ascoltare di più. Ad avere più attenzione alla persona nella sua globalità».
Natalia Danesi
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