«Minaccia» accampamento, ottiene 5mila euro
AL RISCHIO DELLE ROULOTTE SCINDE IL PRELIMINARE E PAGA
Messo a segno nei giorni scorsi l’ennesimo raggiro ai danni di un
imprenditore immobiliare. Ad essere imbrogliato da un insospettabile acquirente
è stato un costruttore gardesano, costretto - secondo copione - a pagare una
grossa somma per sciogliere un preliminare «scomodo».
Questi i fatti. Il cliente, un distinto signore di mezza età, si era presentato
qualche giorno fa nell’ufficio dell’imprenditore bresciano con l’intenzione di
acquistare un appartamento in un nuovo complesso nella zona di Gavardo. Dopo una
visita veloce dell’appartamento, l’uomo aveva subito dimostrato interesse e -
con grande stupore del costruttore - aveva firmato quasi senza batter ciglio il
preliminare di vendita. Poche domande, nessuna richiesta di rivedere la
struttura e tanto meno obiezioni alle condizioni contrattuali. Anzi una manciata
di banconote per pagare l’anticipo di 5mila euro.
Qualche giorno dopo, però, lo stesso distinto signore si era ripresentato in
cantiere insieme alla numerosa famiglia per fare un sopralluogo della proprietà,
comunicando anche all’imprenditore la volontà di installare negli spazi esterni
alcune roulotte, nelle quali i parenti avrebbero risieduto per buona parte
dell’anno, trasformando di fatto il giardino in un campo nomadi improvvisato. La
notizia ha sconvolto l’imprenditore, consapevole che questo «inconveniente»
avrebbe reso difficile la vendita degli altri appartamenti. L’uomo si è dunque
rivolto ad un avvocato ed alle autorità senza ottenere risposte esaurienti:
l’acquirente non aveva infatti infranto nessuna legge. Per scongiurare il
rischio di perdere eventuali acquirenti e l’intero ammontare della somma
investita nella costruzione del complesso, l’imprenditore ha deciso di
sciogliere il contratto preliminare con il cliente consegnandogli il doppio
della somma versata alla firma del documento.
i. ro.