IN REGIONE LOMBARDIA APPROVATO IL PROGRAMMA PER L’EDILIZIA
RESIDENZIALE PUBBLICA 2007-2009
Con
Deliberazione del Consiglio regionale del 5 dicembre 2006 n. VIII/272 è stato approvato il Programma Regionale per l’Edilizia
Residenziale Pubblica (PRERP) 2007/2009, varato dalla Giunta lo scorso giugno,
proposta dall’Assessore alla Casa e Opere Pubbliche Mario Scotti.
Il
Piano stanzia 512 milioni di euro nel triennio (cifra
che comprende anche i fondi statali), per la realizzazione di 1825 alloggi a
canone sociale (destinati a famiglie con grave disagio socio-economico), 1812
alloggi a canone moderato (per famiglie che non sono in condizioni da sostenere
i canoni al valore di mercato), 1044 posti letto a locazione temporanea
(destinati a studenti, lavoratori, ricercatori, ecc) e 340 posti letto
destinati per l’inclusione sociale (detenuti e lavoratori stranieri).
Nello
stanziamento sono compresi circa 165 milioni di euro
per il Fondo sostegno affitti (è stimato che circa 210 famiglie potranno
contare sull’integrazione del canone di locazione privato), la cui gestione
verrà sempre più attribuita alla responsabilità degli enti locali, e 90 milioni per l’acquisto della prima casa
(circa 10mila famiglie interessate). Introduce un fondo per l’acquisto delle
aree (poco più di 13 milioni di euro) e stanzia quasi
700 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche.
Tra
gli obiettivi si citano anche: contributi economici, aree e formazione per
consentire l’autocostruzione della casa a proprietà
differita; manutenzione dell’esistente.
Oltre alle misure indicate la Regione intende attivare
un fondo, con l’obiettivo di favorire l’apertura a soggetti pubblici e privati
in grado di innescare processi generatori di risorse. Tale fondo sarà destinato a realizzare offerta di alloggi in affitto a canoni inferiori a quelli di
mercato, attraverso la concessione di agevolazioni per abbattere il costo di
mutui assunti per costruire tali alloggi, e le necessarie risorse potranno
trovare copertura sul Fondo Unico per gli investimenti previsto nel bilancio
pluriennale regionale per gli anni 2007/2009.
Il
nuovo PRERP, pur sostenendo soltanto gli insediamenti di edilizia
residenziale pubblica in locazione, promuoverà l’integrazione urbana e sociale
degli interventi attraverso la promozione dell’offerta abitativa (locativa e in
proprietà) in modo da:
-
soddisfare tutte le esigenze abitative;
-
realizzare il mix sociale;
-
realizzare una leva finanziaria finalizzata all’ERP.
Viene
specificato che in questo articolato quadro anche la locazione con patto di
futura vendita costituisce un elemento positivo in quanto risponde ad alcune
necessità di flessibilità connesse al nuovo modello di sviluppo ed anche al
soddisfacimento di quel particolare segmento del fabbisogno costituito da
famiglie di giovani, con lavoro atipico, le quali non sono ritenute dal sistema
creditizio sufficientemente solvibili e quindi sopportano un aggravio di oneri
nell’attivazione di mutui fondiari.
Avendo
verificato i limiti del “bando” quale strumento attuativo
classico, la Regione ha inteso incentivare il ricorso
allo strumento dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST), a cui viene
data
Esso
potrà prevedere :
1)
integrazione delle risorse allocate sui singoli AQST già sottoscritti, sulla
scorta delle richieste aggiuntive formulate dai Comuni in
relazione a fabbisogno e disponibilità di aree e immobili;
2)
programmi di interventi a valenza strategica anche a
livello sovracomunale, con particolare riferimento ai
Comuni con fabbisogno in aumento, elevato, critico e acuto;
3)
programmi in comuni a fabbisogno in aumento che prevedano:
a)
interventi anche di piccole dimensioni e/o manutentivi
purchè favoriscano la differenziazione dell’utenza
all’interno del singolo insediamento;
b)
intervento su unità alloggiative
disseminate sul territorio, purchè fortemente
integrate con altri servizi a carico dell’ente locale;
c)
interventi con minor intensità di aiuto per unità di
superficie per una qualsiasi delle tipologie locative di ERP;
4)
interventi per particolari fasce di utenza.
Viene
incentivato il ricorso ai contratti di quartiere, da utilizzarsi in altri
quartieri urbani degradati, in quanto giudicata positiva esperienza della
passata legislatura. Si tratta di uno strumento di governo locale delle politiche abitative delle realtà urbane consolidate,
capace di integrare fra loro politiche abitative, di welfare,
sicurezza, formazione e lavoro.
Tra
gli strumenti si cita l’autoristrutturazione: per
favorire la mobilità relativa agli interventi sugli
alloggi esistenti si potrà utilizzare lo strumento dell’esclusione di alloggi
dall’ERP, nei limiti consentiti dalle vigenti norme, collegandolo con la
procedura di autoristrutturazione.
Viene
previsto a titolo sperimentale la creazione del Fondo acquisto aree. Poiché nei
Comuni a
fabbisogno medio e basso gli strumenti di programmazione, tipici delle realtà
urbane caratterizzate da forte tensione abitativa, possono non essere adeguati
ad affrontare le punte acute di fabbisogno abitativo la Regione costituirà un
Fondo di rotazione per l’acquisto di aree o immobili da destinare ad alloggi
per l’Edilizia Residenziale Pubblica.
L’Osservatorio
regionale sulla condizione abitativa, come principale strumento di supporto
informativo utile per la programmazione regionale, dovrà essere
integrato e coordinato con altri osservatori per una maggiore sua
efficacia.
L’attuazione
del PRERP avverrà attraverso programmi annuali, che dovranno prevedere
la
ricognizione degli interventi ammessi a finanziamento per l’anno di
riferimento, una verifica dello stato di avanzamento di ciascuna misura, gli
eventuali adeguamenti programmatici e di stanziamento.
Sul
fronte delle iniziative di carattere legislativo il piano regionale sottolinea
come rimangano ancora da definire alcuni strumenti,
per supportare e qualificare il nuovo sistema di edilizia residenziale
pubblica.
Si
tratta di provvedimenti con riflessi non indifferenti per gli operatori del
settore:
-
la disciplina dei canoni di locazione (questo soprattutto nella
prospettiva del canone moderato, sociale e della locazione temporanea).
La modifica del regime dei canoni dovrebbe favorire l’uscita dall’ERP dei
soggetti che possono spostarsi sul mercato;
-
la semplificazione - relativamente alle procedure di
assegnazione nell’ambito del canone moderato e, in generale, alle procedure per
avvalersi del servizio casa - e responsabilizzazione dei soggetti attuatori, attraverso un sistema di accreditamento per la
partecipazione dei diversi attori al sistema regionale dell’edilizia
residenziale pubblica;
-
le semplificazioni urbanistiche, attribuendo agli operatori dell’edilizia
residenziale pubblica semplificazioni di procedure, in caso di
interventi non conformi al PRG, e benefits
volumetrici nelle more delle adozioni dei Piani di Governo del Territorio;
-
la valorizzazione del patrimonio ERP (in funzione
della sua cessione);
-
il riassetto delle ALER;
-
la definizione di un Testo Unico per l’edilizia residenziale pubblica
E’
possibile richiedere il testo del Programma Regionale per l’Edilizia
Residenziale Pubblica (PRERP) 2007/2009 agli uffici del Collegio Costruttori.