Edizione: 28/04/2007   testata: Giornale di Brescia   sezione:CRONACA
GRAZIE AL PROTOCOLLO FIRMATO DA PROVINCIA E SCUOLA EDILE BRESCIANA 
In arrivo la «patente» per i conduttori di macchine da cantiere 
La firma del protocollo condiviso da Provincia e Seb
La firma del protocollo condiviso da Provincia e Seb
È stato firmato ieri, nella sede della Scuola edile bresciana, in via Garzetta, il protocollo di riconoscimento dei crediti formativi degli operatori dei mezzi da cantiere. A sottoscrivere il documento, con il quale per la prima volta viene accreditata ufficialmente l’attività acquisita nel settore delle costruzioni e delle macchine operatrici, sono intervenuti il presidente e vicepresidente della Scuola Edile, Tiziano Pavoni e Fausto Savoldi, con il presidente dell’Amministrazione provinciale, Alberto Cavalli; l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione e Formazione professionale, Giampaolo Mantelli e i rappresentanti degli altri soggetti coinvolti: Giuliano Campana, presidente del Collegio costruttori, e Francesco Cisarri per le organizzazioni sindacali Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil.
Un atto importante, quello che s’è realizzato nella casa della Seb, ha sottolineato il direttore Antonio Crescini. Innanzitutto, per avvalorare legalmente la professionalità di quanti lavorano nel settore edile e compiendo così un passo avanti verso una formazione all’insegna della sicurezza.
«Questo passaggio è fondamentale non solo per le possibilità di carriera che chiaramente apre - ha rilevato Savoldi -, ma anche perché avviene in un comparto in cui, fino ad ora, ci sono state poche possibilità di formazione esterna alle aziende». Prioritario resta il tema della sicurezza, tanto più trattandosi di percorsi riferibili a luoghi densi di pericoli come quelli dei cantieri edili. A tutti i corsisti che intraprendono il cammino per la certificazione delle loro competenze - che spaziano dalla conduzione di macchine operatrici, di mezzi di sollevamento e di macchine per la movimentazione dei carichi alle operazioni con macchine sondatrici - viene consegnato un manuale contenente le normative in materia per la preparazione agli esami.
Il percorso prende avvio con un colloquio di orientamento, per poi procedere con un test ed una prova pratica, nella quale il candidato deve dimostrare di possedere la competenza necessaria alla mansione che si accinge a svolgere.
L’iniziativa risponde ad una precisa richiesta di qualificazione avanzata dalle aziende del settore edilizio. «Molti lavoratori - osserva Pavoni - sono già in grado di mettere in atto le procedure per il corretto utilizzo delle macchine: il problema è che non c’era alcun documento che lo attestasse».
Proprio per rispondere a tale carenza è stato implementato un progetto sperimentale che, presentato solo un mese fa in Regione, è giunto rapidamente e felicemente all’epilogo grazie - hanno rimarcato Cavalli e Mantelli - ad una condivisione d’impegno da parte di una pluralità di attori. «Il 22 per cento dei giovani si propone ancora al mercato del lavoro senza altro titolo in tasca che il diploma di scuola media inferiore» ha ricordato il presidente della Provincia. Mentre «solo l’investimento in capitale umano - ha aggiunto Mantelli - può contribuire a rilanciare il nostro sistema di imprese, sia in Italia, sia all’estero».
Il traguardo è salutato con soddisfazione anche dalle parti sociali: «Tre punti principali vanno posti per un cantiere di qualità - ha affermato Cisarri -: avere un personale qualificato, regolarmente assunto e che operi in sicurezza. Obiettivi che devono transitare dentro un percorso di formazione e in un confronto serio con le aziende, in modo che queste regole diventino certezze».
Anita Loriana Ronchi