GLI ORGANISMI E LE NORME PER GARANTIRE CHI LAVORA
Se gli strumenti di prevenzione ci sono, allora la parola dordine è formazione
BRESCIA - Alberto Silvioli, presidente della Cassa Edile, dice: «Gli strumenti ci sono e allora occorre migliorare la cultura della sicurezza». E quando parla di strumenti parla del Durc (documento unico regolarità contributiva), parla della comunicazione dellassunzione del lavoratore il giorno prima dellavvio del cantiere, parla del cartellino che ciascun addetto a un cantiere deve possedere, parla della «congruità» ovvero tanti metri quadrati da realizzare tanti addetti necessari.
Alberto Silvioli aggiunge «la categoria ha sostenuto con favore le misure del Governo che stanno arginando e riducendo il lavoro nero. E ancora lAnce e i sindacati un mese fa hanno sottoscritto un ulteriore accordo che renderà il documento unico di regolarità ancora più organico e preciso. Vanno poi ricordate le molteplici azioni sul fronte della prevenzione e della formazione messe in campo dal sistema degli enti paritetici» (Cassa Edile, Scuola Edile e Comitato per la sicurezza) gestiti con il sindacato dei lavoratori, unica categoria ledilizia ad essersi dotata di strutture intercategoriali che dialogano e ottengono risultati.
E allora come attenuare ulteriormente il problema?
Mario Parolini, vice presidente del Collegio Costruttori, dice: «Facendo cultura e formazione; partendo dalle scuole dove già si fa ma scendendo ancor più in basso».
Il Collegio «fa» infatti scuola ai futuri geometri, ma secondo Parolini occorre «partire da più lontano» diffondendo nei giovani la cultura della sicurezza del lavoro, della prevenzione, del rispetto delle norme, dellattenzione a ciò che si sta facendo.
Insomma va rimossa lidea del «tanto a me non succederà mai».
E la cultura dei cantieri passa anche dalla Scuola Edile, serbatoio di 250 lavoratori allanno «dove - dice Tiziano Pavoni che ne è il presidente - oltre agli allievi si tengono corsi dedicati alle diverse figure professionali presenti sui cantieri».
Giuliano Campana, presidente dei costruttori bresciani conclude invitando a «contribuire a formare una coscienza della legalità e della sicurezza. Di sicurezza e legalità si deve parlare in ogni occasione, fin dalla scuola dellobbligo e si deve proseguire senza soste. Deve essere chiaro a tutti che si ha impresa solo quando cè il rispetto delle regole e che è sempre più necessario guardare alla sicurezza negli ambienti di lavoro, e in particolare nei cantieri, come un obiettivo verso il quale tutti devono essere protagonisti, seppure con differenti ruoli».
La battaglia culturale insomma continua.