STUDI DI SETTORE -
APPLICAZIONE DEGLI INDICI DI NORMALITÀ ECONOMICA
(Interrogazione Camera dei deputati
16/5/07, n. 5-01037)
In materia di studi di settore,
tenuto conto della rilevanza che gli indicatori di normalità economica
(previsti dall’art. 1, comma 14, legge n. 296/2006 - Finanziaria 2007) assumono
nella determinazione dei ricavi e dei compensi, l’Agenzia delle Entrate sta
predisponendo un’apposita circolare con cui, oltre ad esaminare in dettaglio i
singoli indicatori, saranno date istruzioni agli Uffici locali per la loro
corretta applicazione.
Lo ha comunicato la Commissione
Finanze della Camera dei Deputati, in risposta ad un’interrogazione relativa
all’applicazione degli indici di normalità economica.
In base all’art. 1, comma 13, legge
n. 296/2006, ai fini dell’elaborazione e della revisione degli studi di settore
si tiene conto anche di valori di coerenza, risultanti da specifici indicatori
definiti da ciascuno studio, rispetto a comportamenti considerati normali per
il relativo settore economico.
La disposizione troverà applicazione
con gli studi di settore che saranno oggetto di revisione nel corso dell’anno
2007; quale regime transitorio, è stata prevista la rilevanza - al fine della
determinazione dell’ammontare dei ricavi o compensi fondatamente attribuibili
al contribuente sulla base degli studi di settore - di specifici indicatori di
normalità economica di significativa rilevanza.
Sulla base di tali indicatori, il
software GeRiCo elabora l’ammontare dei ricavi o compensi attribuibili al
contribuente, evidenziando in maniera analitica l’ammontare del maggior ricavo
o compenso attribuibile al singolo indicatore.
Tale circostanza consente al
contribuente di poter dimostrare le ragioni che giustificano lo scostamento dai
valori previsti per lo specifico indicatore, con la conseguenza che - in tal
caso - lo studio di settore troverà applicazione senza la maggiorazione
prevista dall’indicatore.