I.N.P.S. - NUOVA MODULISTICA MOD. DM PER L'ANNO 1999 - CIRCOLARE DIREZIONE CENTRALE       N. 245/98

 

Con riferimento a quanto precedentemente comunicato con apposita nota informativa, si pubblica, qui di seguito, il testo della circolare n. 245 del 7 dicembre 1998 della Direzione Centrale INPS e relativa alle modifiche apportate alla modulistica DM per l'anno 1999.

 

I.N.P.S. - Direzione Centrale Contributi

circolare 7 dicembre 1998, n. 245

 

OGGETTO: Modulistica DM per l'anno 1999.

 

Sommario:

1. Modifiche al modello DM 10/2.

2. Versione "Euro" del modello DM 10/2.

3. Modifiche al modello DM 10/RA.

4. Soppressione dei modelli DM 10/1 e DM 10/3.

5. Prestampa modelli DM 10/2.

 

1. Modifiche ai modelli DM 10/2

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Sono in corso di spedizione alle sedi regionali le nuove versioni dei modelli DM 10/2 che dovranno essere utilizzate a partire dal periodo di competenza "gennaio 1999", nonché i modelli DM 10/B (buste).

I modelli DM 10/2 sono stati modificati al fine di recepire alcune nuove esigenze e per permettere di effettuare le denunce mensili utilizzando la vauluta "euro".

In particolare:

A) Le caselle relative al periodo di competenza (quadro "A") devono essere compilate riportando il mese su due caratteri e l'anno su quattro caratteri (es. 1999); anche nella casella relativa alla data di esecutività è previsto l'anno su quattro caratteri;

B) per le esigenze statistiche dell'Istat è stato inserito, nel quadro A, il campo "lav. tempo det." nel quale deve essere indicato il numero dei dipendenti a tempo determinato in forza nel mese di competenza, con esclusione di quelle rilevabili da apposita codifica prevista per i quadri B/C. Pertanto non dovranno essere computati i lavoratori con contratto a tempo determinato evidenziati con i codici tipo contribuzione 16, 17, 50, 53, 54, 56, 57, 76, 78, 83. Dovranno, di converso, essere evidenziati i lavoratori con contratto di formazione di tipo "B" per i quali durante il periodo di svolgimento del CFL non è previsto uno specifico codice tipo contribuzione.

C) È stata inserita, sempre nel quadro "A", una casella nella quale è evidenziata la valuta nella quale devono essere esposti i dati sul modello DM 10/2. Il datore di lavoro che intende compilare la denuncia in lire deve utilizzare l'apposito modello con la predetta casella con la dicitura "lire". Qualora intenda compilare la denuncia in euro, dovrà utilizzare l'apposito modello con la casella con la dicitura "euro".

D) È stato eliminato il quadro "H" (residuo sgravi altre dipendenze) in quanto non più utilizzato;

E) è stata inserita, nel quadro "I", una casella da barrare nel caso in cui il datore di lavoro non intenda "compensare" nell'ambito del modello "F24" il saldo a credito azienda della denuncia stessa, al fine di snellire le operazioni di rimborso da parte dell'INPS. La compilazione di tale casella vale come dichiarazione di responsabilità da parte del datore di lavoro ed è facoltativa;

F) sono state meglio evidenziate, nel quadro "I", le caselle relative alla dichiarazione del datore di lavoro in merito alla trattenuta della quota contributiva a carico del lavoratore. Si sottolinea l'obbligo da parte del datore di lavoro di compilare una delle predette caselle e di sottoscrivere la denuncia;

G) sono state modificate le avvertenze poste sul retro al fine di adeguarle alle nuove condizioni operative e normative. In particolare il contribuente viene informato, nel modello in versione "lire", della possibilità di compilare il modello in euro e delle modalità di arrotondamento alla unità di euro nella versione "euro";

H) sono state eliminate le due caselle del quadro "D" dopo il rigo 35, asteriscate.

Le scorte dei modelli DM 10/2 giacenti presso le SAP non dovranno essere più utilizzate.

 

2. Versione "euro" del modello DM 10/2.

 

A decorrere dal primo gennaio 1999 la moneta degli stati membri dell'unione europea partecipanti alla terza fase dell'unione economica e monetaria, ovvero Belgio, Germania, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia, è l'Euro.

Nell'imminenza dell'inizio del periodo transitorio di introduzione dell'euro (primo gennaio 1999 - 31 dicembre 2001), l'Istituto, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente in materia di euro, sta ponendo in essere tutte le attività che consentiranno ai contribuenti di utilizzare l'euro per i pagamenti e le riscossione che verranno effettuate con mezzi diversi dal contante.

Nel contempo è stata adeguata la modulistica per consentire la denuncia delle retribuzioni e delle contribuzioni utilizzando l'euro quale moneta scritturale.

Per quanto riguarda i modelli DM 10/2, come più sopra detto, è stata predisposta una apposita versione con la dicitura "euro" nell'apposita casella del quadro "A", che deve essere utilizzata per le denunce da presentare in euro.

Nei campi nei quali devono essere indicati gli importi relativi a retribuzioni e somme a debito e a credito è stampata tipograficamente la dicitura ",00".

Gli importi relativi a tali dati, infatti, devono essere arrotondati alla unità di euro, in base alla deliberazione del consiglio di amministrazione numero 1123 del 17 novembre 1998.

Il datore di lavoro ha facoltà di presentare le denunce in euro a partire da quelle di competenza da gennaio 1999, indipendentemente dal fatto che abbia o meno effettuato il pagamento totale o parziale del saldo del DM 10/2 in euro o che la denuncia abbia un saldo a debito o a credito del datore di lavoro.

 

3. Modelli DM 10/RA.

 

I modelli DM 10/RA (rettifiche attive da DM 10) sono stati riesaminati nell'ottica di adeguare al modello F24 tutti i riferimenti al modello DM 10/1, presenti nella precedente versione. Il modello DM 10/1, già soppresso per i titolari di partita IVA dal maggio 1998, lo sarà per tutti i datori di lavoro a partire dai pagamenti che saranno effettuati a partire dal 1999.

La "cedola" di pagamento, precedentemente inserita nel modello DM 10/RA, è stata eliminata, in quanto i versamenti, potendo essere effettuati anche in euro, non potevano più essere recepiti dalla cedola stessa.

Si è pertanto provveduto a definire una "causale" (DMRA) da inserire nel modello F24 per effettuare i versamenti relativi a rettifiche attive, informandone il contribuente con una annotazione nel modello DM 10/RA che riporta, fra l'altro: la notizia che il versamento può essere effettuato in euro; l'importo in lire è quello corrispondente in euro; le modalità di compilazione della riga della sezione Inps del modello F24.

In ogni caso anche gli importi a debito del datore di lavoro relativi a note di rettifica emesse per periodi anteriori all'1/1/1999 predisposte sui modelli DM 10/RA nella vecchia versione, potranno essere pagati, a partire dal 1999, tramite il modello "F24".

 

4. Soppressione dei modelli DM 10/1 e DM 10/3.

 

Il modello DM 10/1 viene sotituito dal modello F24 per tutti i datori di lavoro a partire dai versamenti che saranno effettuati da gennaio 1999 anche per periodi di competenza precedenti (es. dicembre '98). Pertanto da tale data il modello DM 10/1 non dovrà più essere utilizzato.

Il modello DM 10/3, dal 1999, viene soppresso. Le notizie riportate su tale modello (numero e retribuzioni dei dipendenti maschi e femmine, dati statistici relativi all'erogazione degli assegni per il nucleo familiare) saranno rilevate dalle denunce annuali che, nella previsione del decreto legislativo n. 241/1997, verranno integrate dal 1999 nelle dichiarazioni unificate.

 

5. Prestampa dei modelli DM 10/2.

 

Le SAP, come di consueto, dovranno prestampare e spedire ai datori di lavoro che non utilizzano sistemi automatizzati i modelli DM 10/2 nella nuova versione che, come precedentemente detto, sono in corso di consegna alle sedi regionali.

La prestampa generalizzata dovrà essere effettuata utilizzando i modelli nella versione "lire".

Con le avvertenze poste sul retro del modello il datore di lavoro viene informato che la versione "euro" del modello DM 10/2 è disponibile presso le dipendenze periferiche dell'Istituto.