Edizione: 10/12/2007   testata: Giornale di Brescia   sezione:GdB LAVORO

Presentato il rapporto Obiettivo Lavoro Cresme sul mercato delle costruzioni (in crescita del 2%)  
Edilizia, gli alleati contro il «nero»  
Il ruolo delle agenzie per il lavoro nella selezione (anche all’estero) e nella regolarizzazione
Due operai in controluce sullo sfondo di un cantiere. Nei riquadri, dall’alto, Giuliano Campana e Alessandro Ramazza
Due operai in controluce sullo sfondo di un cantiere. Nei riquadri, dall’alto, Giuliano Campana e Alessandro Ramazza
 

 

Luisa Roda

BRESCIA

Giuliano Campana la chiama «la nostra piaga, il nemico numero uno contro cui dobbiamo combattere».
Il presidente dei Costruttori edili di Brescia si riferisce al fenomeno del lavoro nero, che da una parte sottrae manodopera a chi lavora nella legalità, e dall’altra getta in cattiva luce il comparto, spesso «accusato» di eccessiva manovalanza e scarsa professionalità. «I numeri li conosciamo tutti - continua Campana -. Se un operaio in regola prende circa 7 euro netti l’ora, dai "mercanti di merce umana" arriva anche a 15, 16 euro».
Lavoro nero, flessibilità e formazione professionale sono stati i temi affrontati dal convegno «Il mercato del lavoro nelle costruzioni. III rapporto Obiettivo lavoro - Cresme», tenutosi venerdì al Centro pastorale Paolo VI. Occasione dei lavori la presentazione dell’indagine condotta dal Cresme, Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio, in collaborazione con Obiettivo lavoro, agenzia per il lavoro a capitale interamente italiano che tra i soci di riferimento annovera Compagnia delle opere, Legacoop, Acli e Confcooperative.
Dal rapporto, illustrato da Lorenzo Bellicini, amministratore delegato Cresme ricerche, emerge, come, dopo un anno di calo dell’occupazione nel settore, i primi sei mesi del 2007 hanno fatto registrare una crescita tendenziale del 2,1%.
«Brescia e provincia danno lavoro a circa 90mila addetti, compreso l’indotto, tra manovali, carpentieri, ferraioli, capisquadra e altro - continua Campana - con un aumento di presenze del 27% in otto anni. La manodopera è il «motore» del nostro settore, caratterizzato da una crescente richiesta di specializzazione e flessibilità». Una flessibilità che implica sempre una formazione adeguata, «ancora carente, purtroppo, nella mentalità dei lavoratori extracomunitari».
«Il settore delle costruzioni ha fatto passi in avanti nell’ultimo anno - spiega Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro - sia in termini di regolarizzazione dei rapporti di lavoro che di aumento della flessibilità. Sono queste le condizioni essenziali per un mercato concorrenziale e regolare, senza lavoro nero e dumping sociale e economico». (con dumping sociale ci si riferisce, tra l’altro, allo sfruttamento del lavoro minorile, a retribuzioni con stipendi al di sotto della soglia di povertà, all’assenza d’igiene e di sicurezza negli ambienti di lavoro).
«Lo sviluppo della somministrazione di lavoro - continua Ramazza - può portare significative innovazioni in termini di concretezza del mercato e di regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Dalle indagini risulta che le figure professionali delle costruzioni sono tra quelle più difficili da reperire. Dai carpentieri ai ferraioli fino ai capi cantiere e agli ingegneri addetti alla produzione, le figure edili si trovano sempre con maggiori difficoltà in Italia. Per questo siamo impegnati in selezioni all’estero, in Europa dell’Est e America del Sud, alla ricerca di queste figure professionali».
Proprio riguardo alla somministrazione di lavoro Campana aggiunge: «Molto spesso, nei cantieri, abbiamo bisogno di personale qualificato solo per alcuni mesi e per picchi di lavoro inaspettati. Anche questo significa flessibilità, ed è per questa ragione che gli imprenditori edili guardano con favore al lavoro di intermediazione e formazione svolto da agenzie come Obiettivo lavoro».
Le previsioni del rapporto Cresme parlano anche di un sensibile aumento nei livelli di occupazione «dovuto essenzialmente ai processi di emersione del lavoro nero, conseguenza di una incisiva politica di controllo da parte delle istituzioni, e alla ripresa nella realizzazione delle opere pubbliche». Mauro Parolini, assessore provinciale ai Lavori pubblici conferma e, ironicamente, aggiunge: «Durante le gare di appalto dovrei sempre accendere un cero alla Madonna, tanto è incerto l’esito riguardo alla professionalità delle imprese, nonostante le indagini che ci permettono di effettuare. Ciò su cui bisogna puntare è la formazione professionale, e il supporto dell’interinale può favorire una naturale flessibilità. Flessibilità che non è sinonimo di precariato ma di maggiori opportunità per la crescita occupazionle e la regolarizzazione del mercato».
La sede bresciana di Obiettivo lavoro si trova in via F.lli Lechi, 26. Tel. 030.2807419 oppure www.obiettivolavoro.it