Edizione: 29/12/2007   testata: Giornale di Brescia   sezione:ECONOMIA
EDILIZIA & MERCATO 
Il Collegio Edili: «Fisco e supereuro rallentano il mercato immobiliare» 
Giuliano Campana
Giuliano Campana
BRESCIA - Edilizia e mercato. Fisco, oneri, rincari nella lavorazione e costo del denaro rimbalzano negativamente sul comparto edile che oggi, dopo nove anni di gran spolvero, conosce un momento di riflessione.
«La questione fiscale rappresenta senza dubbio uno dei motivi che hanno rallentato notevolmente il mercato immobiliare: se l’acquirente ha sempre maggiore difficoltà ad acquistare, è ovvio che ciò dipende anche dai prezzi, aumentati nel recente passato per fattori indipendenti dall’impresa». Questo concetto rappresenta il punto di partenza del ragionamento di Giuliano Campana, presidente del Collegio Costruttori Edili di Brescia.
«In un certo senso l’edilizia è una delle prime vittime di fattori esterni che prendono le mosse dal supereuro e proseguono con il rincaro dei tassi di interesse. Non c’è dubbio che l’introduzione della moneta unica europea ha eroso la capacità di spesa di molti potenziali clienti. A questo si aggiunga che, a differenza di quanto accade nei momenti di crisi per altri settori industriali, all’edilizia non è mai stato concesso alcun tipo di incentivo».
Una situazione che trova ulteriori difficoltà sul territorio: «Da un lato abbiamo minore disponibilità di aree con quotazioni elevatissime, dall’altro lato c’è il rincaro dei materiali. Gli effetti sono facilmente prevedibili. Dobbiamo però dire che l’incertezza attuale è condivisa da gran parte dell’Europa. Inoltre non si può sottovalutare l’effetto psicologico derivato dal collassamento del sistema dei mutui Usa».
Il 2007 è stato l’anno in cui sono state inaugurate nuove regole di eco-compatibilità del costruire, con obblighi che puntano all’edificazione di strutture a basso consumo energetico. «Ci stiamo confrontando con un complesso normativo non certo facile da interpretare. Dare case di qualità è anche il nostro obiettivo. Va però aggiunto che questo comporta aumenti nei costi che potranno variare dal 6 al 15% a seconda della classe di categoria dell’edificio che si vorrà realizzare. Anche in questo caso il legislatore non fa sconti, mentre la problematica da affrontare riguarda il difficile e costoso matrimonio tra isolamento termico e quello acustico. Questo secondo capitolo - sottolinea il presidente Giuliano Campana - è certamente complesso. Devo però dire che le imprese si stanno attrezzando per rispondere adeguatamente a questa piccola-grande rivoluzione. Avverto però un rischio - conclude Campana: e cioè che sarà necessario tenere in equilibrio l’estetica, gli obiettivi di risparmio energetico e il prezzo finale».