inps - lavoratori comunitari - CERTIFICAZIONE DI MALATTIA PRODOTTA IN LINGUA ORIGINALE   - NUOVE ISTRUZIONI - MESSAGGIO 3 DICEMBRE 2007, N. 28978

 

Con messaggio del 3 dicembre 2007 l’Inps ha comunicato che i certificati di malattia prodotti da lavoratori appartenenti ad uno degli Stati dell’Unione Europea, anche se redatti in lingua originale, sono ora accettati dall’Istituto stesso e le proprie Sedi periferiche avranno l’onere della traduzione.

L’Inps, facendo seguito anche a quanto sancito dal diritto comunitario in tema di nullità delle clausole discriminatorie a danno dei lavoratori cittadini di altri Stati membri, previste da contratto collettivo, accordo particolare o da qualsiasi altro strumento di regolamentazione collettiva circa le condizioni di lavoro, mutando il precedente indirizzo, non ha ritenuto più necessario che i certificati di malattia redatti nella lingua di origine siano tradotti a cura del lavoratore.

I cittadini comunitari, quindi non hanno l’onere di fare pervenire la certificazione di malattia in lingua italiana, ma possono presentarla in lingua originaria rispettando i termini dovuti.

Secondo le nuove indicazioni impartite, il lavoratore che si ammali in uno Stato comunitario può presentare, entro tre giorni dall’inizio dell’inabilità al lavoro, alla competente Istituzione estera l’idonea certificazione di malattia.

Il messaggio in commento ricorda che la certificazione di malattia idonea è quella indicata dagli artt. 18 e 24 Reg. CEE n.574/1972 e il lavoratore deve inoltre essere munito della Tessera Europea Assicurazione Malattia (che ha sostituito il formulario E111, come chiarito nel messaggio dell’Inps n. 27699 del 1 agosto 2005). L’istituzione estera stessa provvederà a trasmettere all’Inps la documentazione medica acquisita, compresi gli esiti dei controlli eventualmente effettuati.

Infine si ricorda che si definiscono cittadini comunitari coloro che hanno la cittadinanza in uno di questi Stati membri: Italia, Germania, Francia, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Austria, Spagna, Portogallo, Grecia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Cipro, Romania e Bulgaria.