I ragazzi durante lintervento sulla facciata del Conservatorio
La Scuola edile bresciana rilancia con nuove proposte utili alla imprese e, soprattutto, a chi aspira a seguire un iter formativo che consente unottima probabilità di passare direttamente dalla formazione al lavoro.
Il quadro di questo nuovo, ma già sperimentato scenario che dimostra ancor una volta la dinamicità dellistituzione di via Garzetta, si suddivide in una serie di capitoli che vanno dalla creazione di figure professionali qualificate alla certificazione della capacità operativa dei dipendenti chiamati ad adempiere funzioni per le quali servono specifiche competenze, anche in tema di sicurezza.
Ma si va oltre. È di sicuro interesse, come serbatoio di futura manodopera, il percorso triennale che assolve allobbligo scolastico voluto dalla recente riforma.
Il ciclo, attivato nel 2002, consente ai giovanissimi di ottenere, sotto il titolo di «operatore edile» cinque diverse specializzazioni: muratore-intonacatore; addetto al restauro; pittore e decoratore; piastrellista e carpentiere.
La differenza è che in questo caso i soggetti sui quali si concentra lattenzione della Scuola Edile non provengono dalle aziende, ma dalle Medie o da altri istituti. «Gli iscritti oggi sono circa 200, seguono le lezioni mediamente con profitto ed hanno lopportunità di accedere con relativa facilità al mondo del lavoro», sottolinea il presidente della Scuola, Tiziano Pavoni. Le professioni più gettonate sono quelle di muratore e addetto al restauro (in linea con lo stage applicato al Conservatorio), con lopportunità di proseguire liter formativa in un quarto anno di approfondimento e di accedere anche agli istituti tecnici per ottenere il diploma di geometra. Il numero degli iscritti fa ben sperare verso un ritorno al lavoro in edilizia, anche se non si può certo parlare ora di uninversione del trend. Eppure, alla Seb stessa sottolineano come sia proprio quello delledilizia un settore ricco di opportunità, dove impegno e buona volontà sono spesso premiati anche sotto il profilo economico. Infine, i dati. I numeri parlano chiaro: il numero di ore di formazione si è attestato a 14.830, mentre sono stati realizzati 17 corsi di prima formazione per un totale di 8.806 ore e la presenza di 365 alunni. Il settore dellapprendistato ha visto la realizzazione di 18 corsi per un totale di 3.392 ore e 325 apprendisti e tutor coinvolti. Nellambito della formazione continua per operai e tecnici sono state varate 18 attività corsuali per un totale di 1.736 ore e 363 allievi iscritti. I corsi alla sicurezza sono stati particolarmente numerosi ed ammontano a 35, per 592 lavoratori formati. Il totale quindi degli allievi iscritti ai corsi per lannualità 2006 è stato di 1.669 di cui 1.540 hanno positivamente concluso le attività formative. Un accenno lo meritano le strutture. Sia la sede di Brescia in via Garzetta, sia quella di Breno, sono state recentemente ampliate con un investimento di 3 milioni di euro.