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marted́ 22 aprile 2008
economia pag. 35 I DATI DELLA CAPE. I valori relativi allesercizio chiuso a settembre evidenziano unannata record per la Cassa paritetica, ma anche per lintero settore provincialeEdilizia 2007, Brescia grandi numeri ![]() «IL 2007 per la Cape è sicuramente un anno allinsegna dei grandissimi numeri», ha sottolineato il presidente Alberto Silvioli; con lui anche il vice presidente, Francesco Cisarri (leader della Fillea-Cgil) e il direttore della Cassa paritetica, Enrico Parmiani. E i dati parlano chiaro, a conferma della vitalità del comparto ma anche degli effetti determinati dalle nuove regole in materia di regolarità contributiva: il numero medie di aziende presenti durante lesercizio (che ricordiamo è compreso tra ottobre e settembre dellanno dopo) è stato di 4.944 (la media mensile di quelle attive è stata di 3.899), mentre quello dei lavoratori presenti ha sfiorato quota 30 mila, attestandosi a 29.659 (con una media mensile di 19.755); entrambi gli indicatori sono in decisa crescita rispetto allesercizio precedente, mentre i primi mesi del nuovo anno dimostrano uno stabilizzarsi della situazione con una media mensile di lavoratori a 20.197 unità e di imprese attive a quota 3.987. Un trend - come spiegato ieri - sul quale ha influito anche il Durc (Documento unico regolarità contributiva) andato a regime, contribuendo a consolidare lemersione di situazioni prima dichiarate: oltre 13 mila le richieste inoltrate alla Cape nello scorso esercizio (+36%), 11.338 le dichiarazioni di regolarità rilasciate. «Il merito, comunque - ha detto Cisarri - va dato anche allintensificarsi dei controlli nei cantieri». Inevitabile, in questa situazione, anche un sensibile incremento dellimponibile salariale (mitiga le insolvenze contributive, aumentate del 9,68%) passato da 222,296 a 262,481 milioni di euro (+18,07%). LEDILIZIA bresciana cresce e parla sempre più straniero. Anche in questo caso la conferma arriva dai numeri illustrati ieri dal presidente della Cape, Silvioli: nello scorso esercizio i lavoratori di nazionalità non italiana sono risultati 11.505 ed hanno inciso per il 77% sullincremento annuo totale. Lentrata della Romania nellUe ha fatto balzare in testa i lavoratori di quel Paese (quasi triplicati rispetto allanno prima: da 1.087 a 2.776) davanti agli albanesi (2.658). «La presenza degli immigrati è forte non solo nei cantieri, ma anche guardando alle iscrizioni alla Scuola Edile», ha sottolineato Cisarri puntando lattenzione anche sulla capacità della Cape di adeguare la sua azione alle esigenze di lavoratori e alle imprese: «Questo è il suo grande valore aggiunto». IN PROSPETTIVA ledilizia bresciana - in generale lintero comparto - non dovrebbe mostrare particolari segnali di preoccupazione «anche se i costi, iniziando da quelli delle aree, che le aziende devono sopportare - ha detto Silvioli - pesano sempre più sui prezzi e rallentano le vendite. Per superare la situazione che si è delineata servirebbe una nuova ventata di entusiasmo, che purtroppo è mancata negli ultimi due anni». Per Silvioli - per il quale il «Freccia Rossa è una scelta "pesante" per la città, da valutare in prospettiva» - molto dipenderà anche dallevoluzione dei grandi lavori: «se il mercato nel breve periodo non si rigenera potrebbero esserci rallentamenti». Un quadro nel quale il sindacato - come ha ribadito Cisarri - non rinuncia a chiedere, in sede di rinnovo del contratto nazionale, una ridistribuzione del reddito, oltre a una «rivisitazione delle prestazioni assistenziali per gli addetti». C.C. | ||