Gli ospiti dellassemblea del Collegio: il sindaco Paroli, il presidente della Provincia Cavalli e il presidente dellAnce Buzzetti
BRESCIA
Il Collegio dei costruttori edili di Brescia una realtà associativa apprezzata ben al di fuori dei confini provinciali. Ente dal quale trarre suggerimenti per la nostra e le altre città italiane. Lapprezzamento viene da Adriano Paroli. Ieri il sindaco di Brescia è stato il primo degli ospiti ad intervenire allassemblea annuale che si è tenuta nel salone della Camera di Commercio.
«Brescia è un territorio a cui guarda tutto il Paese - ha detto Paroli -. Anche perché storicamente, prima di altre città ha saputo dare risposte ai problemi dei cittadini».
Ma il neoeletto sindaco fa un passo ulteriore quando parla di infrastrutture e crescita del Paese: «Dobbiamo guardare alle grandi potenzialità che può esprimere il territorio bresciano nella sua globalità. Brescia con i suoi 200 mila abitanti è una città media, ma se ragioniamo in termini provinciali allora abbiamo una metropoli da 1 milione e 200 mila abitanti. Il cuore della città deve quindi diventare centro di attrazione di una vasta area, punto di riferimento della provincia. Siamo aperti allascolto ed al confronto sulle proposte che arrivano dal territorio. Uno degli strumenti sui quali operare sarà il Piano di sviluppo del Territorio».
Paroli ha espresso una nuova visione del centro di Brescia: «La nostra città ha bisogno di coraggio - ha concluso - bisogna saper guardare allEuropa. Sapendo discernere quello che è architettonicamente importante conservare, da quello che va invece mutato per una Brescia più razionale e vivibile, coniugando linteresse particolare con quello comune».
Se per Adriano Paroli quello di ieri rappresentava lesordio in qualità di sindaco allassemblea dei Costruttori, il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, può essere considerato un «veterano» del momento assembleare del Collegio. Cavalli ha ricordato come il comparto stia attraversando una fase delicata dopo dieci anni consecutivi di crescita. «LItalia non cresce, cè ansia di ripresa, una preoccupazione diffusa - ha detto Cavalli -. Saranno necessari un paio di anni di assestamento e proprio questo momento di stasi è il più idoneo per progettare una vera svolta. I costruttori sono gli imprenditori che precedono sempre la ripresa economica».
Ledilizia è un settore centrale per il Paese: «Leconomia si ferma se non cè qualcuno che costruisce le strade, le scuole, gli stabilimenti e gli uffici» ha detto Cavalli che ha voluto sottolineare il ruolo svolto dalla Provincia nel corso di questi anni. LAmministrazione provinciale ha in carico più di 1.600 chilometri di strade ed unottantina di edifici scolastici. Ed in questi anni ha siglato più di 300 accordi di programma. Un bilancio lusinghiero, rivendicato con orgoglio da Cavalli: «Tra le grandi opere stradali segnaliamo lintervento sulla Tangenziale Sud che si concluderà a fine 2008, quello sulla Tangenziale di Orzivecchi per la quale sono stati stanziati 10 milioni di euro, dieci milioni anche per la deviante per San Zeno; 75 milioni verranno stanziati da Trento per la strada della Valsabbia. Al Governo vanno poste a gran voce le questioni come la Bre-Be-Mi, lautostrada della Valtrompia. In questultimo caso i soldi ci sono, mancano solo le firme, potrebbero apporsi nel giro di poche settimane». Infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio per le quali si chiedono regole certe, ordine e tempi da rispettare.
«Molte speranze si appuntano sullExpo 2015. Sarà una grande occasione non solo per Milano, unopportunità per vedere concretizzare questi progetti». (raga)