Edizione: 11/05/2008   testata: Giornale di Brescia   sezione:COLLEGIO COSTRU

Partecipata assemblea annuale del Collegio costruttori edili di Brescia ieri nel salone della Camera di Commercio  
Campana: in campo per far crescere il Paese  
«L’edilizia continuerà a fare da traino, ma serve una burocrazia più efficiente ed un fisco meno oneroso»


BRESCIA

La leva fiscale come strumento moderno e decisivo per risolvere gran parte delle problematiche legate alla necessità di case. È uno dei principali temi affrontati ieri dal presidente del Collegio dei Costruttori edili di Brescia, Giuliano Campana, nel corso della partecipata assemblea che si è svolta nel salone della Camera di Commercio. «Infrastrutture, casa e ambiente», questo il titolo scelto dal Collegio - secondo per importanza in Italia per numero di imprese iscritte e contributi versati - che fa giusta sintesi del dibattito oggi sul tappeto nel nostro Paese. «Sono anche i primi temi nell’agenda del nuovo Governo - ha detto Campana nel corso della sua applaudita relazione -. Ci attendiamo moltissimo dal nuovo esecutivo. Nel programma del presidente Berlusconi, nonché in quello dell’attuale opposizione, la soluzione dei problemi legati alla casa ed alle infrastrutture è primaria».
Una modernizzazione del Paese che secondo Campana passa obbligatoriamente attraverso una maggiore efficienza della burocrazia, ma anche un fisco più semplice e meno oneroso. «Il settore delle costruzioni è stato investito da politiche fiscali pesanti: oggi vendere e comprare una casa è diventato difficile ed ancora più costoso, con regole burocratiche troppo confuse. Chi poi acquista da un’impresa, e questo è un’assurdità riservata solo a noi costruttori, corre il rischio di contenziosi ed accertamenti fiscali».
«Proponiamo al Governo - ha proseguito Campana - una sorta di patto fiscale, che riduca l’onerosità e semplifichi le procedure, per un rapporto più corretto ed equilibrato tra il contribuente ed il Ministero delle finanze. L’obiettivo è rendere dinamico il mercato della casa, ampliare e migliorare il mercato delle locazioni, attirare capitali di investimento, occorre modificare la politica fiscale. Per questo occorre una normativa semplice e virtuosa che convinca gli investitori, che preveda una tassazione con imposta fissa e piena detraibilità per le manutenzioni. Mi sento di aggiungere che si potrebbero porre allo studio agevolazioni anche per gli inquilini, riguardanti il canone e le manutenzioni a loro carico».
In questi ultimi anni il comparto dell’edilizia è stato trainante ed ha costituito un’autentica trave portante per i livelli occupazionali. In dieci anni, nella sola Lombardia, gli occupati in edilizia sono cresciuti di 80.000 addetti, pari al 33%, in netta controtendenza rispetto al restante sistema economico regionale. «Mi auguro vivamente che si possa continuare con questo trend - ha detto Campana -, per modernizzare il nostro Paese, per rinnovare strategicamente le città, per rispondere alle indifferibili esigenze di risparmio energetico di una edilizia maggiormente sostenibile».
Il settore edile, nel suo complesso, sta attraversando una fase delicata ed assestamento dopo nove anni consecutivi di crescita del mercato. «Molte speranze si appuntano sull’Expo 2015. Sono previsti investimenti significativi con la speranza di registrare una forte accelerazione dei numerosi progetti che riguardano Milano ma anche parte dell’Italia settentrionale. Bisogna premere l’acceleratore, per ridurre i ritardi accumulati nelle infrastrutture e nell’ammodernamento delle città. Assistiamo ad una cronica carenza dei finanziamenti per le opere pubbliche: mentre l’Italia destina solo il 2% del prodotto lordo, l’Europa investe il 2,9%. Abbiamo a troppi livelli, una burocrazia di poca efficienza, più sensibile alle procedure ed alle formalità complesse e talvolta irrazionali».
Campana invoca una svolta. Che non potrà che vedere nuovamente al centro l’opera dei costruttori. E quelli bresciani, c’è da esserne certi, sono pronti a fare la loro parte.