Un Piano triennale di formazione rivolto a progettisti, impresari, operai e tecnici
Sicurezza, legalità e formazione: eccolo il tridente per sconfiggere la piaga degli incidenti, e dei morti, suoi luoghi di lavoro. Ferita che anche nel sempre avanzato Bresciano non vuole saperne di risanarsi. Ed il tallone dAchille della nostra economia continua ad essere il settore delle costruzioni: su 7 morti sul lavoro da inizio anno, infatti, ben 4 erano impegnati in cantieri edili.
È poi ormai chiaro che per sconfiggere, o quantomeno arginare, il fenomeno serve un lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti. Propria questa è la strada che ha portato alla firma, ieri mattina a Palazzo Broletto, del Protocollo dintesa in materia di sicurezza nel settore delle costruzioni. A sottoscrivere laccordo, oltre alla Provincia di Brescia, la Direzione Regionale Lombardia dellInail, lUniversità degli Studi di Brescia, il Collegio costruttori edili di Brescia e provincia, la Feneal-Uil, Filca-Cisl, Cgil, la Cassa assistenziale paritetica edile di Brescia, Scuola edile Brescia ed il Comitato paritetico territoriale di Brescia. Il presidente provinciale Alberto Cavalli ha spiegato che «casi di infortuni, talvolta mortali, sul luogo di lavoro continuano ad essere un fenomeno critico per il territorio bresciano, per questo la Provincia di Brescia, in particolare il settore Lavoro, ha intrapreso da tempo un cammino condiviso che si pone lobiettivo di rendere il luogo di lavoro il più sicuro possibile. Questo è un percorso che vuole sottolineare come la formazione e la sensibilizzazione possano determinare le soluzioni per ridurre il problema infortuni allinterno dei cantieri edili». «Il Protocollo firmato oggi ha continuato il vicepresidente ed assessore provinciale al Lavoro Aristide Peli - individua nella formazione, informazione, monitoraggio delle attività nelle quali coinvolgere proposte progettuali e risorse finanziarie volte ad un unico piano operativo coordinato: la valorizzazione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore delle costruzioni». Lassessore alla Pubblica istruzione Giampaolo Mantelli ha detto che «la prevenzione non deve più essere considerata come un fatto marginale e contingente».
Il Piano si articolerà lungo il triennio 2008/2010 e prevede, per il primo anno, investimenti da parte dei soggetti coinvolti per 250mila euro. Nel dettaglio, sono previsti corsi, articolati in 8-16 ore teoriche, rivolti alla formazione di tutte le principali figure del processo edilizio: progettisti, operai, addetti alla sicurezza del cantiere, il tutto coinvolgendo i datori di lavoro, i tecnici, le imprese. Formazione e seminari di aggiornamento saranno, inoltre, rivolti ai professionisti con il coinvolgimento dellUniversità di Ingegneria che proporrà anche un corso specifico sulla sicurezza in edilizia da inserire nel piano di studi con un Master post laurea. Verranno inoltre proposti studi di miglioramento delle buone prassi di sicurezza, confrontando la situazione italiana con quella di altri Paesi dellUnione Europea; in particolar modo verrà analizzata la situazione nel Regno Unito dove, partendo da una situazione anche peggiore di quella italiana, in breve tempo si sono ottenuti significativi miglioramenti delle condizioni di sicurezza del settore.
Tale progetto di studio potrebbe essere realizzato attraverso un partneriato internazionale. Per le aziende saranno inoltre organizzati seminari volti a far conoscere la possibilità di miglioramento dei livelli di sicurezza, sia attraverso lapplicazione di pratiche corrette, sia come conseguenza ai miglioramenti tecnologici di materiali e attrezzature da utilizzare nei processi produttivi. Infine, sarà creato un team di esperti in materia di sicurezza di cantiere che potrà effettuare consulenze e assistenza diretta presso i cantieri edili e che potrà essere contattato dalle imprese e dai professionisti in caso di necessità.
Francesco Alberti