IVA - IL RAVVEDIMENTO
OPEROSO NON OPERA IN CASO DI OMESSA DICHIARAZIONE
(Cassazione civile Sentenza, Sez.
Trib., 30/7/08, n.20618)
L’abrogato
art. 48, D.P.R. n. 633/1972, prevedeva il c.d. ravvedimento operoso, cioè
riconosceva al contribuente il diritto potestativo di rettificare la
dichiarazione già presentata per «sanare [...] le omissioni e le irregolarità
relative ad operazioni imponibili, [...] comportanti variazioni in aumento». Il
legislatore ha così consentito al contribuente, che eserciti tale diritto, di
essere sottoposto ad un regime sanzionatorio più favorevole di quello ordinario
che si applicherebbe a seguito dell’eventuale accertamento, ma non ha affatto
riconosciuto tale diritto per sanare l’illecito tributario - ben più grave
della dichiarazione lacunosa o irregolare - costituito dall’omissione di
dichiarazione.