Edizione: 30/12/2008   testata: Giornale di Brescia   sezione:economia
L’ordinaria buona amministrazione: pagati i fornitori 
BRESCIAIl tema è stato solo accennato al tavolo della crisi, ma merita una segnalazione perché dice di come, in molte situazioni, la vera straordinarietà delle cose sta nella loro... ordinarietà. Come quella, ad esempio, di pagare i fornitori. Era da qualche tempo che si registravano malumori e preoccupazioni dopo lo stop ai pagamenti che la Provincia, in particolare, aveva comunicato a fornitori, in particolare alle imprese che avevano fatto lavori di un certo importo. È il problema del patto di stabilità, si disse alle imprese, portate pazienza e appena si apre uno spiraglio provvederemo.
Lo spiraglio, non si sa quanto forzato dalla crisi, adesso è arrivato. E in questi giorni - anche sulla base di quanto ci ha detto il presidente del Collegio costruttori - le imprese hanno ricevuto il dovuto. Non parrebbero esserci problemi particolari con il Comune di Brescia (altra stazione appaltante di prima grandezza), mentre resta qualche intoppo in altri Comuni della provincia. Ripetiamo: la cosa non meriterebbe le classiche due righe di cronaca se non confermasse che il buon amministrare chiede anche i pagamenti dovuti.
Basti un dato. Sulla base di una indagine, i ritardi dei pagamenti nei Paesi europei è di 40 giorni in Germania, di 48 in Gran Bretagna, di 71 in Francia mentre in Italia arriviamo a 135 giorni, ovvero il doppio della media Ue. Ora, 4 e passa mesi di tempo di ritardo è - forse, ma forse - sostenibile in una situazione economica normale, ma diventa insostenibile in momento in cui il credito bancario diventa più difficile. E fare ordinaria (e puntuale amministrazione) diventa quindi un antidoto alla crisi.